REVISIONATO
Jane's POV
Cinque giorni. Sono passate più di centoventi ore dalla tempesta che ha rischiato di sconvolgere tutto con l'uccisione di qualcuno: io o Alexander. Il tempo è volato così in fretta ma è bastato per riuscire a far ambientare i gemelli qui in America (dopo quello che è accaduto, nessuno si sentiva di mandare i ragazzini in Russia da soli, eravamo tutti terrorizzati all'idea che potesse succedere altro). Questo scorrere incessante delle ore è stato ricco anche di attesa, abbiamo dovuto aspettare che mio zio venisse operato e uscisse vivo da una sala operatoria, dopo aver ricevuto un proiettile vicino ad un rene: i momenti di paura sono stati alti, aveva perso molto sangue e per fortuna ora sta bene, tra qualche giorno sarà dimesso.
Per quanto riguarda mio padre e Dimitri, sono ancora furiosi come per la questione del Diavolo Rosso: per loro sono stata a contatto con un boss diverso da loro, ho osato creare rapporti con lui per proteggere me e i bambini offrendo sicuramente qualche accordo in cambio, per rinfacciarmi alla fine che io sono sotto i loro imperi, era compito loro proteggere tutti noi. Mica si ringrazia un estraneo per aver salvato il loro culetto mafioso, si tende solo a criticare me. Ma, credo che il loro comportamento sia dovuto alla paura che provano nei miei confronti, o per meglio dire per la mia figura da "uomo d'onore mascherato" che è sbarcato in America e ha fatto la sua comparsa proprio qui da loro, senza che ne sappessero niente.
Tuttavia la mia presenza li ha incentivati: ora cercano Alexander in ogni dove, non avranno pace fino a quando non lo troveranno per metterlo dentro una fossa e risollevare il loro onore ed io sono d'accordo con loro.Ma non è questo l'importante.
La cosa che ora ha più importanza è che mio zio, coricato in un letto d'aspedale per riprendersi, vuole vedermi ed io non ne so il motivo preciso. Sono un po' titubante su quello che mi vuole dire. Infatti non ho nemmeno il coraggio di oltrepassare questa porta bianca che ci divide, sono ferma qui da una decina di minuti: ho quella sensazione nella bocca dello stomaco che vuole dirmi qualcosa, non so cosa di preciso, ma io solitamente ci prendo sempre. Questa intuizione è molto negativa e il fatto che sia così persistente non è un buon segno.
Posso sempre tornare indietro, e lo avrei fatto. Mi ero voltata giusto in tempo per scappare quando la porta si è aperta rivelando la figura della moglie di mio zio che mi guarda consapevole del mio tentativo di fuga e mi fa cenno di entrare. Per meglio dire, mi costringe ad oltrepassare quella porta mentre lei resta fuori lanciandomi un'ultima occhiata preoccupata mentre chiude la porta dietro di sé.Ed eccolo lì il mio incubo più grande: mio zio steso sul suo lettino fermo e immobile mentre guarda fuori dalla finestra con uno sguardo completamente apatico, sembra che abbia spento ogni sentimento per il momento. Tuttavia, percepisco che ha delle domande e vuole delle risposte proprio da me, perché io sono il protagonista di tutti i suoi se e perché.
«E così alla fine non sei per niente come ti desideravano i tuoi genitori. Tuo nonno ha sempre avuto ragione sul tuo conto: "O la gloria o la morte del clan, ecco chi è Jane Cooper. Avete dato vita ad uno spirito libero, e spirito libero rimarrà". Queste erano solo alcune delle parole che gli ho sentito dire non so quante volte a tua madre quando, con un diavolo per capello, cercava di insegnarti un po' di galateo e altre stronzate del genere» faccio finta di non capire dove vuole andare a parare con il suo discorso, anche se, ormai so perfettamente dove vuole arrivare con il suo discorso.
«Sono cresciuto con il mio migliore amico, ho accudito sua figlia come se fosse anche mia. La bambina che ho visto crescere sotto i miei occhi, impugnava sempre il pugnale giocattolo in un modo così perfetto e particolare che nessuno è mai riuscito a imitare. Nessuno si è mai avvicinato anche solo lontamente a imitare quella presa, e sono sicuro che neanche questo fantomatico diavolo rosso potrebbe esserne capace. Jane, sotto le spoglie di quel mostro ci sei tu» non è stata manco una domanda la sua, ormai è proprio certezza. E il mio cuore fa di nuovo male: mi ha definita mostro nonostante io li abbia salvati.
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.B.A.D. (In revisione)
RomanceLa mafia da secoli segue schemi prestabiliti dove l'uomo è al comando mentre la donna viene mostrata alle sue spalle come trofeo. James Cooper scavalca questi schemi imposti dalla società solo per la figlia e pur di metterla al sicuro da minacce ign...