Capitolo 24

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Revisionato
Jane's POV

La felicità che riempie il mio cuore oggi è immensa, non solo perché sono riuscita ad ottenere la custudia di Josh in pochissimo tempo ma anche perché finalmente i due bambini possono tornare a casa. Questa notizia mi ha fatto accantorare per un bel po' i miei problemi principale, ossia mio nonno e Alecxander. Per la prima persona, mi metterò a fare ricerche quando finalmente i bambini saranno a casa, per il secondo...beh! Diciamo che il mio piano di evitarlo come la peste sta funzionando alla grande nonostante la sua continua insistenza nel volermi parlare a tutti i costi. Ogni tanto è proprio impossibile evitarlo e l'unica risposta che gli dò, sono delle semplice calate di testa perché mi assento con la mente per non ascontare quello che ha da dirmi. 

«Stai fermo, devo metterti il fiocchettino piccolo sacco di pulci» ed eccomi qui a concentrarmi su un cucciolo veramente iperattivo che mi sta dando del filo da torcere. Volevo solo mettergli un nastri azzurro al collo per farlo sembrare davvero un regalino per i piccoli ma lui non collabora, morde il nastro con i denti e lo sfilaccia tirandolo oppure, quando vede che sono vicina al mio intento, mi morde la mano e scappa via. Sbuffo esasperata e provo con tutta la pazienza che ho in corpo, di riuscire a prenderlo e tenerlo fermo ma, nel cercare di prenderlo al volo dal suo saltino che fa per scendere dal mio letto, mi ritrovo con il corpo spalmato per terra. A mia discolpa non ho visto un vecchio pezzo di nastro mangiucchiato che ho lasciato per terra e ci sono inciampata come una scema attirando l'attenzione del cucciolo che mi fissa con i suoi occhioni eterocromatici: io lo so che si sta prendendo beffe di me anche lui.
Alla fine, forse impietosito dai miei tentativi finiti così in tragedia, si avvicina a me e mi mostra il collo per farsi mettere il nastrino. Lo guardo sospirando di sollievo e sto per fare il fiocchettino quando delle urla al piano di sotto mi fanno sobbalzare facendo scappare il cucciolo dalla mia presa: giuro che chiunque sia adesso me la paga e per quanto riguarda questo piccolo sacco di pulci, beh che stia pure buono buono così come si trova, io mi sono seccata. Mi alzo dal pavimento, scendo al piano di sotto sbattendo i piedi di proposito e, proprio sulla rampa di scale, riesco a capire chi sono le persone che devo sterminare ora: mia sorella che si guarda in cagnesco con Jonathan e un Tom particolarmente euforico che se la ride. 

«Si può sapere cosa sta succedendo qua sotto? Vi ho sentito urlare da camera mia» domando con il tono alterato ma mi ammorbidisco subito quando vedo il piccolo Jonathan disperato con le lacrime che minacciano di uscire dai suoi occhioni scuri mentre mia sorella si accosta al fianco di Tom, stringendogli la gamba muscolosa.

«Ho detto a Jonathan che lo lascio perché Tom è il mio nuovo fidanzato ma non vuole lasciarmi e sta facendo una scenata. Deve capire che è finita tra noi, che venga pure da te ora» dice mia sorella come se fosse normale una cosa del genere. Guardo Tom per farmi dare una mano e risolvere in fretta questa situazione che, per mia sfortuna, lui trova particolarmente interessante la dinamica che si è creata e afferra tra le sue braccia mia sorella, sollevandola in aria per lasciarle un bacio sulla guancia. I risultati sono facilmente intuibili: mia sorella è rossa come un pomodoro mentre stringe le sue braccia intorno al collo di Tom e Jonathan è rosso a causa della rabbia che sta provando in questo momento.  

«Janette, il rapporto tra te e Tom è letteralmente pedofilia. Inoltre Tom è patito di cioccolato, rischieresti uno shock anafilattico ogni tre per due. E fidati, lui non rinuncia al cioccolato per amore nei tuoi confronti. Guardo invece Jonathan che per te ha rinunciato alla crema e alla nutella pur di evitarti rezioni allergiche» cerco di andare a favore del piccolo Jonathan che osserva mia sorella come se fosse la cosa più preziosa di questo mondo mentre lei rifiuta con prepotenza Tom adesso. Veramente, il piccoletto è d'ammirare: ho saputo da mio zio Luke che Jonathan non ama le marmellate ed è allergico al burro di arachidi, potrebbe magiare creme di ogni tipo ma, per paura di provocare qualche reazione allergica a mia sorella, preferisce mangiare in bianco qualsiasi cosa di dolce. Se non è amore questo, non so cosa lo sia.

.B.A.D. (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora