Jane's POV
La festa è finalmente giunta al termine.
Per quanto sia stata divertente, non ne potevo più. Ho i piedi completamente distrutti perché non sono potuta stare ferma un attimo, ma il sorriso che i miei bambini hanno ancora stampato sul loro spledido visino mi rende felice e capace di sopportare tutti i dolori di questo mondo.
Più di una volta i miei parenti hanno provato ad aprire discorso su quanto accaduto dall'esplosione ad ora. Tuttavia, ho sempre cercato di deviare il discorso e con i miei sguardi ho provato ad intimare a tutti che non era né luogo né momento per parlare delle nostre situazioni familiare così complicate. Nessuno sembrava cogliere la mia supplica silenziosa ed è dovuto intervenire il vecchio in mio soccorso per fermare qualsiasi discorso sul nascere, dovrebbero avere un po' più di rispetto nei miei confronti e gioire con me delle novità. Come ad esempio il bellissimo anello che illumina il mio anulare sinistro come simbolo della proposta di matrimonio. Non che mi sposi a breve, ma non mi sembra ancora vero che Alecx mi ha chiesto di sposarlo sfruttando questo momento. La mia proposta era scontata, non volevo lasciarlo con un misero anello di plastica però la sua è stata così innaspettata e perfetta. Inoltre manco farlo apposta abbiamo preso gli stessi anelli e abbiamo fatto incidere le stesse identiche cose, come se fosse destino che quelle due fascette così semplici e delicate dovessero essere il nostro segno di amore.«Finalmente abbiamo finito di sistemare tutto ed i bambini sono crollati nei loro letti, futura signora Moore» la voce di Alecxander giunge soave alle mie orecchie e mi lascio andare in un enorme sorriso mentre mi viene incontro. Stanca della distanza tra di noi lo raggiungo anche io e con uno slancio gli salto in braccio, lo stringo forte come se fosse un tronco ed io un cucciolo di koala ed appoggio la testa sulla sua spalla sospirando di sollievo e beandomi del suo profumo così mascolino che amo tanto, mi fa rilassare e sentire al sicuro allo stesso tempo. Le sue braccia ed il suo odore sanno di casa, finalmente ne ho una.
«Sei distrutta mocciosa, andiamo a dormire che devi recuperare le forze» credici pure amore, io non voglio dormire, anzi. Voglio finire quello che abbiamo iniziato questa mattina in quella macchina e torturarti per avermi lasciato con la bocca sciutta tutto il giorno, ignobile mascalzone. Continua a credere che io sia distrutta, ti reggo anche il gioco annuendoti con un lieve movimento della testa, ma io so cosa ti farò dopo e fidati sarà piacevole per entrambi. Tranquillizzo il respiro per fargli credere che finalmente le braccia di Morfeo mi hanno accolto e mantengo il gioco tenendo gli occhi chiusi beandomi del calore del suo corpo.
Lo sento trasportarmi con delicatezza per tutta la casa per dirigerci sicuramente nella sua camera padronale, abbandonando quei pochi parenti che sono rimasti in giardino ancora vogliosi di una spiegazione che non avranno a breve.«Non ci credo, sei crollata in pochissimo tempo. Che sei bella, sembri un angelo quando dormi, soprattutto con questi capelli. Ah, quanto ti amo» sussurra dolcemente mentre il lascia dei teneri baci sulla guancia. Continuo a fare finta di dormire anche se il sorriso preme sulle mie labbra per uscire e mostrargli che sono così contenta quando mi dice queste cose, ma resisto fino a quando non si ferma definitivamente. Lo sento armeggiare con le braccia e, mentre mi tiene in equilibrio con un solo braccio sotto al sedere come se fossi la persona più leggera di questo mondo, apre una porta con quella libera. Dall'odore dei miei profumi che mi investe deduco che mi ha portato in camera mia e non nella sua, avanza per raggiungere il mio letto e quando sta per mettermi giù decido di stringermi più a lui intenta a non lasciarlo andare: non ha molte scelte o mi porta in camera sua o resta con me.
«Sarai un angioletto quando dormi ma sei anche una piccola cozza. Anche nel sonno hai deciso che non mi mollerai facilmente oggi. Significa che mi toccherà dormire con te su questo letto anche se preferivo vederti sveglia per farti entrare in camera mia ed ammirare quella sorpresa romantica che avevo preparato per te. Ho sprecato tutti quei petali inutilmente» lo sento mormorare mentre si siede sul letto gigante per levarci le scarpe e stenderci, ovviamente la sua schiena tocca il materasso e il mio petto il suo. Per quanto adori la sua idea di romanticismo, io ho altro in mente. Apro gli occhi di scatto quando lo sento sporgersi su un lato per spegnere la piccola lampada sul mio comodino che ho lasciata accesa in precedenza e, come un piccolo ladruncolo intento a rubacchiare, agisco velocemente e uso la corda dell'accappatoio che avevo lasciato sulla testa del letto per avvolgere i suoi spessi polsi e legarlo in quegli intrecci di ferro battutto.
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.B.A.D. (In revisione)
RomanceLa mafia da secoli segue schemi prestabiliti dove l'uomo è al comando mentre la donna viene mostrata alle sue spalle come trofeo. James Cooper scavalca questi schemi imposti dalla società solo per la figlia e pur di metterla al sicuro da minacce ign...