Capitolo 25

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Revisionato
Alecxander's POV

Cinque giorni.
Questo è il numero dei giorni che sono passati da quando la mocciosa ha preso un piccolo borsone ed è andata via di casa, di nuovo.  Ormai, sembra quasi che il partire così di punto in bianco e tornare quando vuole lei, sia la sua più grande passione. Non si domanda se la sua assenza possa ferire qualcuno, non ha fatto caso ai bambini che vivono ancora nel trauma di lei che scompare per anni: semplicemente ha lasciato un bigliettino sul tavolo della cucina che è stato trovato da Dimitri alle prime luci dell'alba. 

"Sono partita per risolvere affari urgenti. 
Dovrei rientrare Lunedì mattina.
Jane"

Tre semplici righe.
Un piccolo telegramma che non dava alcuna spiegazione su dove fosse diretta, cosa doveva fare e chi doveva incontrare. Il signor Cooper era stranamente tranquillo, cosa che non poteva dirsi di Francisco e di sua madre. I suoi amici erano indifferenti, Alec ha solo sperato che non fosse diretta in Inghilterra per uccidere il fratello e Victor si chiedeva se avesse chiamato per dei rinforzi. I bambini, come avevo immaginato, appena hanno appreso la notizia sono scoppiati a piangere. Vi erano gridi isterici che si spargevano per tutta la villa, soprattutto grazie alle piccole, Emma e Janette. Entrambe preoccupate che la loro nuova amica di gioco non torni più ribadendo la sua vecchia partenza: era partita per pochi mesi e si è ritirata dopo un anno e mezzo. Beh, io spero che torni in tempo per poter trovare insieme a me una soluzione su come evitare un matrimonio con quella Pamela Gomez che, giusto per aggiungere carne sul fuoco col rischio che non si cucini bene, verrà oggi a villa Cooper per incontrarmi.

Dovrei essere felice di vedere la mia futura sposa ma la verità è ben altra: sono frustrato e arrabbiato al tempo stesso con me stesso e col mondo. Il mio compito era ingannare Jane, sedurla e ucciderla, per rendere fieri i miei uomini, magari sposare questa Pamela e dare eredi forti al mio clan. Ma sto fallendo, non riesco a far cadere Jane ai miei piedi (semmai sta accadendo l'inverso), mia zia non è contenta è fa sempre più pressioni per ucciderla, mi ha anche chiesto di mandare un sicario ovunque lei si trovi ora per eliminarla.
Se solo potessi farlo. 
Non ci riesco, qualcosa mi blocca a fare qualsiasi cosa con lei. È come se ci fosse un muro gigantesco che, ogni volta che provo a ferire Jane, blocca ogni mio tentativo di attacco. Al contrario, sembrano rimbalzare su quel muro e trasformarsi in un altra forma di desiderio, un qualcosa di più caldo e viscerale che mi spinge a volerla proteggere con tutto me stesso. Avevo voglia di proteggerla dalla sua famiglia, da quel bastardino russo eanche da quel Tom. Proprio quest'ultimo se le stava per dare pesantemente con Jane e qualcosa in me è scattato: mi è bastato vedere la faccia distrutta di lei per andare incontro al damerino russo poco prima che andasse via e dargli uncazzotto ben assestato sullo zigomo, ribadendogli di non avvicinarsi più alla mocciosa a meno che non sia lei a volerlo al suo fianco. Uso la scusa dei miei vecchi sentimenti che corrispondono perfettamente a quelli della ragazza, sono quelle emozioni che provavo quando volevo spiccare dinanzi a mio padre ma lui sceglieva senpre chi reputava migliore di me anche se, è un paragone forzato. So che sotto ci sta ben altro.

«Perdonami se ti riporto nel mondo dei vivi Alecxander ma sono arrivati i Gomez. Lasciatelo dire amico, ti ritrovi proprio nella merda e per quanto oggi ti possa salvare con l'allenamento dei bambini, ho l'impressione che quella gatta morta non ti lascerà stare tanto facilmente»  Stephen entra in cucina strappandomi brutalmente dai miei pensieri. Lui sembra tranquillo, la seconda gravidanza di sua moglie lo rende più affabile, forse perché tra poco stringerà la sua principessina tra le braccia. Tuttavia, so che questo mi ha dato un buon amico e alleato: gli ho raccontanto del matrimonio combinato e della mia repulsione nei suoi confronti, ha lasciato un sospiro di rassegnazione e mi ha iniziato a dare una mano d'aiuto per liberarmi della ragazza a cui sono legato tramite contratto, ma con questa affermazione ha appena smontato quasi del tutto le mie speranze.

.B.A.D. (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora