Capitolo 4

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Arrivò la sera, e tutti i Radunai organizzarono un falò.
Ero seduta per terra, con la schiena appoggiata ad un tronco di un albero caduto, letteralmente esclusa da quella serata. Ma non perché lo ero stata. Perché lo volevo io.
Come potrei andarmene?
" Cosa ci fai qui pive? Tutta sola. A che pensi? "
esclamò Gally, arrivando da dietro.
" Niente. Sono solo stanca. E confusa. " replicai.
" Niente? È il tuo primo giorno! Dovresti almeno venire con noi! A conoscerci meglio, no? " disse di nuovo Gally, con un tono così tranquillo. Pensai che avesse bevuto qualcosa.
" Ehi testa di caspio, lasciala stare! " disse qualcuno. Newt.
" Ok... ok. Proprio noiosa questa. " rispose Gally andandosene.
Newt si sedette vicino a me, sorridendo leggermente.
" Gally ha bevuto un pò. Però è sempre aggressivo. Non calcolarlo. " spiegò Newt.
Di punto in bianco sentii dei rumori metallici provenire dal Labirinto. E la curiosità prese di nuovo il sopravvento. Però, prima che dicessi qualsiasi cosa, Newt mi precedette.
" Lo senti questo? " esordì guardandomi e indicando con il pollice il Labirinto, " Sta cambiando. Ogni notte cambia. È per questo che i Velocisti ogni giorno corrono là dentro, per segnare i cambiamenti, e cercare un'uscita." terminò.
Ma un'altra cosa attirò la mia attenzione. Forse uno strillo, ma non di una persona. Era come un suono che farebbe una creatura mentre viene squartata. Il solo pensiero mi fece avere la pelle d'oca.
" Cos'era quello? " domandai allibita.
" Quelli sono i Dolenti. Si aggirano la notte nel Labirinto. È possibile incontrarli anche di giorno, ma è più raro. " rispose, bevendo un sorso dal barattolo che aveva in mano.
" Sono... pericolosi? " chiesi di nuovo.
" Non si sente dai versi? " disse ridacchiando, "Comunque sì, lo sono. Lo sono eccome. Si può essere punti. Essere punti da un Dolente da il via ad una specie di processo chiamato Mutazione, permette di ricordare momenti della vita passata. È doloroso. Molto. Si può guarire solo grazie al Siero. " concluse bevendo un altro sorso.
" Ricordare la vita passata?? " chiesi più che incuriosita. Entusiasta.
" Perché sembri contenta di sentire questo? Sto dicendo che uccidono. Sono terrificanti. Hai capito? " disse guardandomi.
" Capito. D'accordo... d'accordo. " risposi scuotendo la testa, come per scacciare il pensiero di essere punta da uno di... quelli.
" Bene così. " chiarì, girandosi nuovamente verso il Labirinto di fronte a noi.
Sentivo acclamazioni, cantare ed esultare.
Dopo una lunga decina di minuti, decisi di parlare. Ovviamente non mi fidavo di Newt così tanto da dirgli che mi sembrava di non vederlo per la prima volta, e di non vedere il Labirinto per la prima volta.
" Ne hai mai visto uno? " chiesi.
" No. " rispose seccamente. Poi sospirò e continuò cambiando argomento, " vieni, sei tu l'ospite d'onore.". Ridacchiai insieme a lui, e notai di nuovo una smorfia sul suo viso mentre si alzava.
" Che hai? " chiesi curiosa. Forse era caduto. Ma come faceva ad essere così doloroso?
" Niente. Solo una storta alla caviglia. " rispose. Ma sentivo che stava nascondendo qualcosa. Cercai di non farci più caso. Andammo da tutti gli altri vicino al falò, e Newt mi presentò ad alcuni ragazzi. Frypan, il cuoco, Zart, Winston, Clint, Jeff e Minho. Ero stupita di ricordarmeli tutti. Qualcosa mi diceva che non ero brava a ricordare le cose.
" Ehi Minho! Lei è- " iniziò a dire Newt, fermandosi poi d'improvviso, ricordandosi che nessuno sapeva ancora, una cosa semplice come, il mio nome.
" Piacere sono Minho. " disse il ragazzo sorridendomi. Volevo solo chiedergli del Labirinto e dei cambiamenti. La cosa di sapere era ormai diventata tutt'altro che di mia volontà. Non volevo più avere a che fare con il tutto, ma sentivo che dovevo. Sentivo che c'erano delle vite nelle mie mani.
" Come si diventa Velocisti? " chiesi direttamente, senza neanche iniziare una conversazione. Tutti intorno iniziarono a ridacchiare.
" Non potresti mai essere una Velocista. " balbettò Gally, stando in piedi vicino a Minho.
" Solo perché sono una ragazza, non vuol dire che non posso, Gally. " risposi nervosamente.
" Wow mi hai chiamato per nome. Questo sì che è coraggioso! " disse sarcasticamente. Quanto mi dava sui nervi quel ragazzo.
" Gally, ora basta. Non è divertente. " disse Newt seriamente, entrando nella conversazione.
" Ah ho capito. Quindi formate già una coppia? Ovvio! Sei il primo che ha visto! " farfugliò Gally, " Non immagino neanche quello che avrete fatto prima! Newt? Vuoi dirci cosa sta succedendo? " continuò ridendo.
" Sei proprio una testa di caspio Gally. " rispose Newt. In quel momento, l'attenzione di tutti i radunai era su loro due. E sembrava che Gally stesse veramente cercando di creare qualche specie di scontro.
" Sei patetico. " continuò Newt, " È il momento di andare. " terminò, facendomi cenno di andare. Ma proprio nel momento in cui Newt fece il primo passo per andarsene, Gally lo spinse a terra. Newt, cadendo senza preavviso, fece un ghigno di dolore, serrando i denti e strizzando gli occhi. Stava toccando la sua gamba. Non ricordo cosa mi fosse preso in quel momento, ma la rabbia prese il sopravvento. Mi avvicinai velocemente a Gally e gli tirai uno schiaffo.
" Giuro che se lo fai un'altra volta io- " cercai di finire ma venni interrotta.
" Ora basta! Siete delle teste di sploff! La festa è finita! " esclamò Minho.
Dei ragazzi, tra cui Frypan che sembrava essere molto amico di Gally, aiutarono Gally prendendolo per le braccia.
Mi girai verso Newt, che si era già alzato da terra, " Tutto bene? " chiesi.
" Sì, grazie. " mi rispose serenamente.

Ero stesa nell'amaca, e dopo tutto quello che era successo il primo giorno in quell'incubo, avevo decisamente bisogno di dormire. Così appena mi misi in una posizione comoda, mi addormentai in un secondo. Sognai...

" Mi dispiace molto per la tua decisione... " disse la voce di una donna.

" Cambierai tutto. Riuscirai a salvarli, Autumn. " sentii la voce di un ragazzo, non riuscendo a vedere il suo viso.

Autumn.

Vidi immagini di persone sfocate, colori, computer e varie tecnologie.

" Mi dispiace così tanto Autumn. " disse di nuovo la voce della donna.

Vidi Newt. Seduto davanti a me, sorridente.

Aprii gli occhi di scatto e presi un respiro. Mi accorsi che tutti erano già svegli, e non c'era nessuno nelle amache.
" Autumn... " mormorai.

Promesso? Promesso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora