Capitolo 13

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Correre. Appena entrammo nel Labirinto, l'unica cosa a cui pensavo era correre. Ero poco più indietro di Minho, forse qualche passo. Lui invece sembrava sapere tutte le possibili vie a memoria. Dopo qualche svolta a destra e a sinistra, si fermò.
" Settimo settore. Eccolo. " disse con un respiro quasi regolare. Appoggiai le mani alle ginocchia. Non pensavo fosse così faticoso. Non appena alzai lo sguardo, notai il numero 'sette' dipinto enormemente su una parte del muro.
" Dove l'avevi vista? " disse di nuovo Minho ponendo le mani ai fianchi.
Iniziai a guardarmi intorno, e ricordai. Era da qualche parte in fondo, dietro a della fitta edera. Camminai verso quel punto lentamente, come se stessi andando ad istinto. Avevo paura di trovarmi uno di quegli esseri davanti agli occhi, però mi preoccupava di meno. Mi preoccupava di più non trovare l'uscita. Arrivai d'avanti ad un vasto muro, con dell'edera. La spostai con la mano, e quello che vidi mi lasciò a bocca aperta. Non potevo crederci. Era proprio lì. Era come una botola di forma circolare e di grandi dimensioni.
" Non ci posso credere. Come ho fatto a non notarlo in tutti questi anni? " disse Minho. Sembrava quasi frustrato. Era bloccato lì da tre anni, e una possibile via d'uscita si trovava d'avanti ai suoi occhi.
" Come si apre? " chiese dopo qualche secondo, avvicinandosi.
" Il codice. Serve il codice. " mormorai. Guardavo con occhi spalancati quella botola. Non aveva alcuna maniglia o roba del genere. Minho tossì e spostò con forza l'edera. Ora si poteva vedere meglio, formava come una spirale che finiva al centro.
" Dove vorresti metterlo il codice? Non c'è nulla. " affermò.
" Deve esserci da qualche parte... " risposi osservando attorno alla botola, " L'avevo ricordato. Me lo ricordo. ". Minho restò in silenzio, anche lui a guardarsi intorno. Ad un certo punto, si chinò al di sotto della botola.
" C'è qualcosa! " esclamò eccitato.
Mi chinai accanto a lui e ci guardammo a vicenda. C'era qualcosa nascosto tra le piante, e quando Minho le spostò, apparse una piccola leva. La tirai velocemente e la botola di aprì rumorosamente. Sobbalzammo entrambi girandoci di colpo verso essa. C'era un'altra porta circolare senza spirali dall'altra parte. Apparse d'improvviso una forma a cerchio di un colore rosso. Ci avvicinammo lentamente turbati da tutto ciò. Era veramente l'unico modo di uscire? Era la vera e propria via di fuga?
" Spero che non esca un bellissimo Dolente. " blaterò per rallegrare la situazione.
" È qui che bisogna comporre il codice... " bisbigliai in seguito. Ero troppo entusiasta. Ma avevo paura. Molta paura.
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Digitai velocemente il codice, prima che lo dimenticassi. E la porta si spalancò. All'interno c'era solo oscurità.
" Cosa? " bisbigliò Minho stupefatto.
" Non posso crederci... Minho questa è l'unica via d'uscita... " mormorai. Finalmente il mio compito era quasi compiuto.
Trovato qualcosa? disse la voce di Isaac all'improvviso.
Diedi un piccolo colpo alla testa, come se riuscissi in qualche modo a scacciare quella voce dalla mente.
Ehi? Tutto bene? Siamo tutti ansiosi... tutto ok? disse di nuovo.
Le parole si proiettarono nella mia mente. Diedi un altro colpo alla testa. Mi sentivo completamente fuori di testa.
" Dobbiamo assolutamente avvisare gli altri! Andiamo! Andiamocene! " replicò Minho, girandosi e iniziando a correre. Poi si fermò, accorgendosi che io non avevo mosso un muscolo, e continuavo a toccarmi la testa.
" Che hai? " chiese avvicinandosi a me.
Chiusi gli occhi, cercando di nuovo di scacciare quella voce dalla mia testa.
" Ehi... dobbiamo muoverci... " disse dolcemente.
Mi senti? Devo avvisare gli altri? È successo qualcosa? disse ancora Isaac, Chiamo Newt? State bene?
BASTA!! gridai.
Aveva funzionato. Ero riuscita a immaginarmi le parole, lettera per lettera.
Finalmente... mi stavo preoccupando... Trovato qualcosa? iniziò di nuovo con un respiro di sollievo.
Quindi... sei reale? La tua voce. È reale? chiesi confusa. Sembrava tutto così strambo e inspiegabile.
Sì, sono io. Isaac. rispose, Trovato qualcosa? chiese di nuovo.
L'abbiamo trovata. Abbiamo trovato la tana dei Dolenti, una possibile uscita. Avvisa tutti, ora. spiegai sperando che fosse tutto reale.
Poi, si disconnesse. Come con un clic, tutto si spense.
" Autumn!! " gridò Minho preoccupatamente, scuotendomi dalla spalla.
Scossi la testa e mi rivolsi a lui.
" Sì... andiamo. " dissi senza aggiungere nient'altro. E così, iniziammo a correre di nuovo verso la Radura.

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