Capitolo 8

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Le prime luci dell'alba iniziarono ad illuminare i corridoi del Labirinto, così, io e Minho, andammo a recuperare Alby, e ci incamminammo verso la Radura.
" Spero di non vederne mai più uno... " dissi mentre tenevamo Alby. Minho non rispose.

Finalmente ci trovammo davanti alla Radura. Tutti i Radunai stavano ormai tornando verso le capanne, come se si fossero arresi ad aspettarci.
" Non è possibile!! " esultò Chuck, indicandoci.
Mi sentivo esausta e molto affamata, l'unica cosa a cui pensavo era che appena arrivata potevo finalmente riposarmi.
Appena usciti dal Labirinto appoggiammo Alby a terra, e vidi Newt arrivare zoppicando da lontano. Si fermò e mi abbracciò calorosamente.
" Pensavo di averti persa... " sussurrò Newt al mio orecchio. Quella frase mi fece provare qualcosa. Nel momento in cui ci allontanammo, gli sorrisi e lo riabbracciai.
" Cos'è successo ad Alby? " domandò Frypan.
" È stato punto- " iniziò Minho.
" Ne hai visto uno? " chiese Chuck rivolgendosi a me.
" Ne ho visti un paio... " risposi facendo profondi respiri per calmarmi.
" Ma non li ha solo visti... " ribatté Minho, " Li ha uccisi. " terminò. Tutti mi guardarono increduli a quello che avevano appena sentito. Sentii il tocco di Newt sulla spalla, e ci guardammo.

Gally era furioso. Avevano organizzato un'Adunanza, per aver infranto la regola principale. Quella di non oltrepassare le mura. Minho era in piedi a qualche metro da me, Gally continuava a blaterare e rimproverare, e Newt con le braccia incrociate, annuiva o scuoteva la testa in senso di disapprovazione.
" Prima Clint, poi Alby! Da quando è arrivata lei, tutte le cose stanno andando a rotoli! E poi, infrange la regola principale! Noi abbiamo portato equilibrio in questo posto grazie alle regole, e penso proprio che lei debba essere punita per quello che ha fatto. " grugnì Gally, facendo gesti con le mani indicandomi.
" Ha salvato Alby. " replicò Newt, spostandosi dal muro su cui si era appoggiato, " Minho, tu eri con lei, dicci cos'è successo. ". Minho alzò lo sguardo e guardò tutti. Anche quelli seduti sulle panche più in alto.
" Dico solo che io me la sono data a gambe levate, ma lei è rimasta e ha salvato Alby. Ha salvato la vita ad Alby. E in più, ha ucciso due Dolenti. Nessuno in tre anni l'aveva mai fatto. " disse Minho con tono calmo, " Non so se è coraggiosa o fuori di testa. " terminò.
" Nessuno può oltrepassare quelle mura oltre ai Velocisti! E questo deve capirlo. Deve essere punita. " ripetè Gally infuriato. Nel momento in cui iniziai ad immaginarmi bandita o esiliata dalla Radura, Newt sospirò e disse: "Esattamente. Nessuno può oltrepassare quelle mura tranne i Velocisti, per questo dico di nominarla una di loro. ". Lo guardai sorpresa, e tutte le persone che si trovavano nel Casolare rimasero a bocca aperta. Guardai verso Gally, e notai che era ancora più arrabbiato di prima.
" Sei impazzito Newt?! " disse Gally.
" Sono d'accordo con Newt. " ribatté Minho alzandosi, " Nominiamola Velocista. " terminò convinto. Finalmente il mio obbiettivo si stava per realizzare.
" Siete delle teste di caspio... non capite che lei ci sta rovinando tutto quello che abbiamo costruito in questi tre anni?? Le regole ci hanno tenuti uniti per tutto questo tempo! " continuò Gally, mentre cercavo di trattenermi a non alzarmi e tirargli uno schiaffo.
" Hai ragione Gally. Ha infranto la regola principale... " iniziò Newt, ma ero convinta che Newt non avrebbe detto nulla di male, " Una notte in Gattabuia... " disse.
" Una notte?! Non- " gridò Gally, ma venne interrotto da un suono molto familiare.
" Cosa? È la Scatola? " domandò Chuck, seduto su una delle panche. Tutti si alzarono, e corsero fuori. Così feci anch'io.

Appena arrivata, tutti i Radunai erano attorno alla Scatola. Mi misi vicino a Minho.
" Ma non tornava ogni mese? " gli chiesi perplessa.
" Esatto. " rispose guardandomi per qualche secondo, e poi rigirandosi di nuovo.
Newt e Gally aprirono la Scatola, e ci furono dei bisbigli e risatine. Cercai di spostarmi per vedere cosa ci fosse o chi ci fosse là dentro.
Era un ragazzo dai capelli castani, forse un anno o due più piccolo di me. Ad un tratto ricordai il sogno. Era lui il ragazzo seduto davanti a me. Era lui Isaac. In quel momento sembrava quasi privo di vita, morto. Newt saltò all'interno della Scatola, e cercò di scuoterlo per provare a svegliarlo.
" Respira... ma sembra in coma... " disse Newt, sempre con tono confuso. Vidi un foglio accartocciato nella mano del ragazzo.
" Newt! Ha qualcosa in mano! " dissi.
Newt prese il foglietto aprendolo, ma lo richiuse all'improvviso.
" Che c'è?! " domandò qualcuno.
" È per... " mi guardò, " È per Autumn. ".

Promesso? Promesso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora