Capitolo 15

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Mi scaraventai sulla porta, iniziando a dare pugni. Non poteva essere possibile. La rabbia si propagò dentro di me.
" No!! No!! Chuck!! " gridai quasi piagnucolando.
Le lacrime iniziarono a scorrere come se qualcuno avesse aperto al massimo un rubinetto. Non potevano avermi rubato Chuck.
" Chuck!! Aprite quella porta! Apritela! " gridai di nuovo singhiozzando.
Caddi a terra in ginocchio. Sentivo un vuoto diffondersi dentro di me, come se mi avessero tolto qualcosa. Presi il viso tra le mani, continuando a piangere a singhiozzi.
" Ce l'avevamo fatta... " sussurrai nell'enorme dolore.
Mi alzai di colpo, con la rabbia che prendeva il sopravvento, e andai verso i muri, cercando quella leva. Era come se fossi fuori controllo. Non vedevo nulla, ma non m'importava. Qualcuno mi bloccò per le spalle.
" No!! Lasciami!! " gridai cercando di staccarmi o fargli mollare la presa, tirando delle gomitate, " Gliel'avevo promesso! " gridai ancora, in preda al panico. " Gliel'avevo promesso... " bisbigliai rinunciando. Lasciai cadere le ginocchia a terra, e sentii che le braccia che mi avevano presa, erano di Newt.
" Mi dispiace... " sussurrò da dietro, anche lui con la lacrime agli occhi. Mi girai, e rimasi con lui in un lungo abbraccio.
Provavo angoscia, tristezza, e soprattutto rabbia. Rabbia verso le persone che avevano intrappolato i ragazzi dentro il Labirinto, che avevano progettato i Dolenti. I Dolenti che avevano ucciso Alby e Chuck.
Chuck... 
Il suo nome continuava a vagare nella mia mente tra i singhiozzi e le lacrime.
" Forza... andiamo. " disse Isaac toccandomi la spalla. C'era un filo di luce che proveniva dalla porta, ma non si vedeva quasi nulla. Mi alzai lentamente tirando su con il naso e asciugandomi le lacrime. Dovevo andare avanti, non dovevo mollare.
Iniziammo ad avanzare verso il lungo tunnel, e l'immagine del piccolo e solare bambino si insinuò nella mia mente, mentre delle lacrime silenziose e piene di sofferenza mi rigavano il viso.

All'improvviso si accese una serie di luci accecanti che continuavano fino in fondo al tunnel, che era in realtà un corridoio. Stavo tenendo la mano a Newt, e appena me ne accorsi la tolsi.
" Ragazzi... " bisbigliò Frypan fermandosi davanti ad una porta con scritto ' uscita ' .
" È uno scherzo? " disse Minho prendendo la maniglia. La spinse, e la porta si spalancò. Entrammo uno alla volta guardandoci intorno. Schermi, computer, tasti, luci. Osservai turbata intorno, ed era tutto così irreale. C'erano vetri rotti dappertutto, persone distese a terra con delle pistole in mano. Sangue.
" Dove siamo? " chiese con un filo di voce Winston.
" Non ne ho idea... " rispose Minho.
Ci dividemmo, e iniziammo a guardarci in giro.
" Da quanto tempo ci stavano osservando... " disse Newt accanto a me, guardando degli schermi che mostravano degli schemi di cervelli o robe del genere. Ci separammo anche noi, e ad un tratto vidi Isaac davanti a me dietro ad alcuni schermi semi-trasparenti. Era proprio come lo ricordavo, il suo sguardo. Curioso, coraggioso. Vidi un computer con la richiesta di un'impronta digitale, e senza esitare misi l'indice sopra. Un'enorme schermo si accese al centro della stanza facendomi sobbalzare. Io ero stata lì. Facevo parte di quello. Della C.A.T.T.I.V.O. Ci avvicinammo a quello schermo, e ad un tratto apparse una donna dai capelli quasi bianchi, tirati in una coda bassa. Era la dottoressa. Quella che avevo visto nei miei ricordi.
" Salve ragazzi... sono la dottoressa Ava Paige direttrice della C.A.T.T.I.V.O., e se siete qui a sentire questa comunicazione, vuol dire che avete superato la prima fase del test. " iniziò la dottoressa cordialmente. " Sarete confusi, molto confusi... ", ci guardammo a vicenda, e Newt mi prese per mano, " Ma vi garantisco che tutto ciò ha senso. Purtroppo il mondo è stato colpito dalle eruzioni solari, che hanno annientato il pianeta completamente... " disse, mentre una serie di immagini iniziò a scorrere sullo schermo.
" ... causando distruzione e morte. E non solo. Si è diffuso un virus mortale, quello che noi abbiamo chiamato l'Eruzione. Fa perdere ogni traccia di umanità a chiunque, i ricordi, la persona stessa. " continuò. Delle immagini del virus si ampliarono sullo schermo. C'era un uomo che continuava a muoversi agitatamente e a sputare una sostanza scura. Ricordai di Clint, era successa la stessa cosa.
" Tranne gli immuni. La maggior parte di voi è immune al virus, e siete la nostra unica e sola salvezza. " si fermò per qualche secondo, sentendo degli spari dietro di lei. Si ruppe un vetro. " Stiamo cercando da molti anni una cura- ", si sentì un altro sparo e lei si fermò. Prese una pistola e se la puntò sulla testa.
" Diamo il via alla seconda fase della prova. E ricordate, la C.A.T.T.I.V.O. è buona. " concluse. Mi girai di scatto per non vedere l'orribile scena, e la vidi. Vidi la dottoressa distesa a terra. Prima che nessuno potesse dire qualsiasi cosa, delle porte si spalancarono e degli uomini armati corsero verso di noi. Avevano delle strane tute addosso. Tutto accadde così velocemente. Uno di loro gridò: " Prendetela! Lei non è immune! La riportiamo dalla C.A.T.T.I.V.O.! "
" Cosa... " bisbigliai quasi non trovando la voce. Dopo tutte le cose terribili che avevo sentito e vissuto, non riuscii neanche a capire ciò che aveva appena detto l'uomo. Mi prese per le braccia e le portò dietro la schiena. Cercai di liberarmi, ma ero troppo debole. Quando alzai lo sguardo vidi i miei amici che venivano trascinati e presi dalle braccia verso l'uscita vera e propria. Un bagliore giallo e luminoso proveniva da quella direzione. Ma in seguito, realizzai che mi stavano trasportando dalla parte opposta.
" Newt!! " gridai con la gola secca.
Newt finalmente si accorse di ciò che stava accadendo, e iniziò a cercare di liberarsi. Scalciai, sforzandomi a liberarmi dalla forte presa dei due uomini.
" Autumn! No!! Lasciatemi!! " gridò Newt. Mi rivolse un ultimo sguardo con gli occhi lucidi, e poi, non lo rividi più.
" No!! Cosa state facendo! Isaac! Minho!! Newt! " gridai di nuovo scalciando.
Perché mi stavano portando via? Perché mi stavano separando dai miei amici?
" Basta, ferma! " esclamò l'uomo armato.
" No!! Lasciatemi andare! Newt! " urlai sgolandomi.
" Non ne posso più! " disse un uomo. E mi colpì  alla testa.
Provai un dolore lancinante, prima di perdere i sensi,  guardando quel bagliore di luce arrivare dall'uscita che stavo da tanto cercando.

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