Mesi passarono e piano piano i due nuovi arrivati si abituarono facilmente al loro novizio stile di vita.
I piani di Giaspra, dopo nemmeno una settimana, vennero a galla ed essi consistevano nell'addestrare tutti e tre sia in capo del Dono Flusso sia nel combattimento.Lia alla mattina si cimentava nelle arti della battaglia con Giaspra mentre James e Cha si allenavano in una stanza tutta per loro nel combattimento con le spade e il corpo a corpo, un allenamento tutto maschile, così lo aveva definito la ninfa.
Poi al pomeriggio si riunivano tutti e tre per migliorare il Dono Flusso.
Poche erano state le spiegazioni riguardo il motivo di tali scelte ma alla fine Lia decise di non farci più caso.E così fu per molti mesi, fino a quando James non scomparve.
Tutto iniziò a farsi più interessante una mattina quando Lia trovò una strana lettere circondata da un'aurea argentata, fluttuare sopra di lei e svegliarla di colpo.
Essa si ergeva su di lei muovendosi delicatamente e dopo un momento di esitazione la prese con mano tremante.
La aprì e al suo interno poche righe spiegavano il da farsi:
"Ciao Cara;
Ho appoggiato sul tuo comodino i vestiti neri dell'altra volta, sono una tuta perfetta per l'allenamento, ti prego di infilarla e venire tra dieci minuti nella sala addestramento sul retro.
Non farmi aspettare troppo.Giaspra"
Dopo aver letto quelle parole così formali si era voltata verso la sua nuova famiglia, James e Cha, ed entrambi stavano leggendo dei messaggi scritti apposta per loro.
Challor ovviamente fece un ghigno sorridendo a Lia "E questo è solo una delle poche cose eccezionali che lei sa fare..." Disse ironico ripiegando la busta e appoggiandola sul letto.
James smise alla fine di lamentarsi, si limitava a eseguire le richieste della giovane e bella Ninfa e anche quella volta nessuna parola ribelle uscì dalla sua gola.
Lia si alzò dal letto stiracchiandosi rumorosamente e la sua mente si concentrò su altro, il vestito.Era ben piegato sul comodino e già dal colore nero schiarito capì che il suo corpo non sarebbe mai stato contento di soccombere al suo interno.
Si alzò e prese la parte superiore, il tessuto morbido e elastico.
Era un corpetto lungo per un pelo fino ai fianchi e la zona del seno leggermente scurita.
Lo buttò sul letto affranta poi raccolse il pantalone della stessa stoffa, era di un nero penetrante a vita bassa lungo fino alle ginocchia e molto aderente, gettò pure quello.Come posso mettermi una mostruosità del genere?, pensò.
Sembrava quei generi di vestiti usati per la guerra e la battaglia, comodo e attillato.
Si mise le mani tra i capelli e poi riprese l'abbigliamento, si tolse il pigiama velocemente e nello stesso modo si vestì per non farsi vedere da Cha che in quel momento era nel bagno.Andò verso il telefono e cercò di specchiarsi ma chiuse le palpebre, non aveva coraggio di guardarsi. Socchiuse un occhio e poi un altro e quasi le venne da svenire.
Non si riconobbe.
Il vestito non regalava certo immaginazione, mostrava ogni lineamento del suo corpo, e il seno, cerchiato da quel colore nero penetrante, si faceva più prospero.
La scollatura era meno di quello che si aspettava ma lo stesso mostruosamente enorme.Alzò un braccio per farsi una coda bella alta e la maglietta scoprì i fianchi.
Pareva un'altra persona, quel vestito non rispecchiava il suo essere, si sentiva coperta fino all'animo, anche se esso era pieno di scollature.
Si mise le scarpe e andò di corsa alla porta indugiando lì per qualche secondo.Guardò l'uscio, sospirò e si fece seria, era pronta per quello che l'aspettava?.
Si voltò verso gli altri e domandò: "Voi non venite?"
Loro due scossero la testa. "Mi sa che tutti e tre abbiamo indicazioni differenti" rispose James sospirando.
STAI LEGGENDO
Cronache di Thule: L'ultima Rosa
FantasyLia è una ragazza di 17 anni con una vita apparentemente normale. Vive in una piccola città, con tre fratelli e una madre evidentemente troppo assente. Ma per fortuna Alene, la sua migliore amica, è sempre pronta a salvarla dalla sua contorta famigl...