La rappresentazione pur disegnata e copiata innumerevoli volte era perfettamente dettagliata, erano stati furtunati fino ad all'ora.
Lia strappò il foglio del muro è lo stracciò in mille pezzi.
Non solo Giaspra aveva deciso di ignorare la scomparsa di James ma aveva ingaggiato cercatori di taglie sulle loro tracce.
Il bottino era una somma molto rilevante.
Giaspra stava mettendo anima e corpo in quella spedizione.Cha corse verso una via laterale più buia delle altre.
Ormai i soli erano calati e dovevano al più presto cercare un riparo.Raccolse del fango da terra e con il solito rituale magico riuscì in un batter d'occhio a tramutarsi in un ragazzo dai capelli castano chiaro.
Sperò che quello bastasse e ritornarono sulla strada principale."Stai bene così" disse Lia con un mezzo sorriso.
Lui si voltò verso di lei e gli fece l'occhiolino.
Lei alzò lo sguardo al cielo.
Ormai le strade erano totalmente deserte e si sentivano solo i loro passi riecheggiare.Ad un certo punto un uomo attirò la loro attenzione.
"Scusate! " disse un a voce.
Si voltarono tutti e due di scatto e si trovarono davanti due uomini.Uno era alto è molto massiccio, portava pensati vestiti di cuoi e stivali neri di tessuto.
Più di tre armi appese alla sua cintura."Siete voi i viandanti appena arrivati? " continuò lui.
Cha guardò Lia pietrificato e non ebbe tempo di rispondere che l'altro umo di mezza età sostenne: "Si che sono loro, sono identici alla foto, sono i ricercati".
Cha perse un battito sgranando gli occhi, Lia afferrò il braccio del suo compagno terrorizzata."Calma Ristont" disse l'uomo massiccio.
"Mi stai dicendo che un giovanotto e questa carina schiava sono i ricercati?", Chiese voltandosi vero di lui."Si" rispose Ristont convinto.
L'uomo fece una sonora risata che rimbombò tra le case.
"Non ci credo, ti sarai sbagliato di nuovo nella smania di avere quei soldi, quante volte li hai visti loro due da stamane?", rise profondamente.
"E poi ti sembrano i ricercati?".Ristont abbasò gli occhi.
"Mi sa che troppo lavoro fa male!", esclamò ancora colpendolo con una pacca alla schiena.
Ristont fece un piccolo sorriso "forse bevo un po' tropo".
"Può darsi amico", un altra pacca.Lia e Cha rimasero sconcertati ad osservare quella scena.
"Scusatemi ragazzi, posso offrirvi qualcosa da bere?".
"Noi veramente stavomo per cercarci un alloggio" si rifiutò Cha."Ma si tranquillo, qui c'è ne sono un sacco, dai venite e pure tu Ristont" disse ancora l'uomo prendendo Cha da un braccio.
"Comunque io sono Laito e voi?".
Si incamminarono verso il primo bar più vicino.
"Io sono Bren e lei è la mia schiva, l'ho chiamata Cyra""È davvero graziosa, hai fatto un bel affare vero?".
Cha annuì debolmente.Arrivati al Bar Laito si fermò di colpo.
"L'elfa non può entrare" disse.
"No ecco, lei mi segue ovunque io vada, non mi va di lasciarla qua fuori da sola".Laito guardò Lia con sguardo attento.
"Vedi, sono travestiti" urlò di nuovo Ristont.
"Ma per favore, falla finita, comunque così sia".
Aprì la porta e una volata di vapore si condensò all'aria gelida proveniente da fuori.Una cameriera in tiro con indosso tacchi alti a spillo e vestiti che non nascondevano nulla all'immaginazione, li fece accomodare a un tavolo libero in legno.
Il locale era pieno e invaso da un odoraccio di sudore e mangiare
"Per lei, il solito giusto Laito?" chiese la cameriera.
"Sicuro" rispose lui.
"E per loro?".
"Faccia lo stesso, offro io, per l'elfa un bicchiere d'acqua, non vorrei mai farla licenziare se si ubriacasse".
I due uomini scoppiarono a ridere e Cha fece un lieve sorriso.
"Va bene tesori, arrivò subito", si voltò e fece l'occhiolino a Laito.
Lui le sorride maliziosamente e con le dita le fece segno come per incontrarsi in un secondo momento.
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Cronache di Thule: L'ultima Rosa
FantasyLia è una ragazza di 17 anni con una vita apparentemente normale. Vive in una piccola città, con tre fratelli e una madre evidentemente troppo assente. Ma per fortuna Alene, la sua migliore amica, è sempre pronta a salvarla dalla sua contorta famigl...