Capitolo 9

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Lia non riusciva a capire dove si trovava, in torno a lei e ovunque, vedeva solo un bagliore, così potente che non le permetteva di scorgere altro.
Soltanto grazie al contatto diretto con Cha, capì di non essere sola.
Si strinse vicino a lui impaurita.

Tutto ad un tratto, il vuoto scomparve e si ritrovarono in una stanza polverosa, colma di scaffali, libri, ampolle e carte buttate a terra alla rinfusa.

Quando arrivarono, i tre ragazzi caddero a terra a causa del contraccolpo, e il pulviscolo era così consistente che scoprirono di essere ricoperti da piccoli frammenti bianchi e grigi.
Si guardarono a torno frastornati.
Erano arrivati lì come per magia e non c'era traccia dello strano fulgore.

Il posto era scuro e tenebroso.
"Dove siamo? "chiese Lia.
Non ci fu risposta, ma un esclamazione di James: "che figata, guardate qua!!!" disse meravigliato con in mano una specie di liquido fluttuante azzurro.
Challor si irrigidì, "dove l'hai presa? È una pozione molto potente, dammi qua" lo rimproverò affrettandosi a toglierla dalla sua mano.

Dopo qualche secondo il fluido si solidificò formando una piccola goccia d'acqua a forma di lacrima.
Cha l'appoggiò delicatamente su uno scafale.
James sgranò gli occhi e presto il suo cervello allarmato rielaborò le informazione.

Aprì la bocca per qualche secondo, poi la richiuse.
Non riusciva a formulare una frase concreta dopo tutto quello che era successo.
Si voltò verso Lia sconvolto, lei lo rassicurò con un sorriso.

Nel frattempo, Cha si guardava in torno, sperando che fossero dove lui aveva intuito .
"Perché sei così tranquilla Lia? Tu ne sapevi qualcosa di..." si bloccò allargando le braccia, "di... tutto questo?" disse James, con voce tremante.
Lia si avvicinò a lui e gli rispose: "si in parte, ma non so cosa stia succedendo, e principalmente dove siamo".

Cha era concentrato studiando il locale e poco dopo si accorse che dietro Lia c'era una porta, stava per raggiungerla quando essa si aprì di colpo.
Una figura esile spuntò dall'uscio.
Lia la osservò, e quando i suoi occhi si abituarono alla luce, scoprì una favolosa donna.

Essa era di forma umana, ma percepiva da lei una strana differenza, però quasi insignificante.
Aveva lunghi capelli blu che le cadevano fino al fondo schiena, era vestita con una gonna corta, un corpetto e scarpe quasi invisibili, tutto di azzurro.

La sua pelle bianchissima e pura.
Sembrava essere fatta di acqua virtuosa.
Se quel locale fosse stata la sua dimora, non le si addiceva neanche un po.
James era ipnotizzato da quella vista
Lia si avvicinò e gli diede un pizzicotto, lui si riscosse guardandola come per dire -cosa ho fatto ora?-.

La giovane donna li scrutava e presto disse: "curioso, molto curioso",
Aveva una voce stupenda, quasi divina.
"Cos'è curioso?" chiese Lia con coraggio.
La ragazza fece una risata dolce,"voi siete curiosi, chi si aspettava che avreste messo in repentaglio tutta Thule, due ragazzini adolescenti e per giunta, UMANI!!" esclamò lei con meraviglia.

"Ho capito tutto" disse James, "sto sognando!!" improvvisò passandosi la mano tra i capelli con nervosismo.
Un'altra lieve risata dalla divina donna.
"Può darsi" rispose con mistero, poi aggiunse "tranquilli, vi abituerete presto a vivere qui".

Quelle semplici parole scombussolarono totalmente i tre ragazzi, maggiormente James che si era ritrovato coinvolto con un semplice schiocco delle dita.

"Vivere!!!" esclamarono in coro.

"Rilassatevi, a tempo debito vi sarà spiegato tutto" li tranquillizzò lei.

"Comunque mi presento, sono Giaspra, e questa è la mia dimora" continuò varcando la soglia della lugubre stanza.
"Cha, mi aiuterai a farli sentire a proprio agio, vero?" disse ancora, vedendo che i ragazzi non accennavano a seguirla.
"Calma, calma, tu la consci? Ma chi cavolo sei?" strepitò James verso Cha, "cos'è, ci stai facendo un losco scherzo?, guarda che se è così giuro.." continuò facendosi minaccioso, ma fu bloccato da Giaspra.

Cronache di Thule: L'ultima RosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora