Capitolo 21

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L'arco era sguainato davanti a lei pronto a scoccare una freccia dalla punta di metallo acuminata.
Prese un lungo respiro mentre il suono di spade incrociate si diffondeva tutto in torno.

Guardò svelta alla sua destra dove James e Challor stavano duellando con le proprie armi.
Cha con Fir, la spada in grado di scomparire, James con Vilisi dal potere di illuminarsi con una tenue luce contro le tenebre più profonde.

Li osservò per qualche istante ammirando i loro fluidi movimenti che in così poco tempo erano stati in grado di raggiungere senza problemi.

Challor si accorse di Lia e mentre stava per parare un colpo la fissò a sua volta.
Essa fece un piccolo sorriso distogliendo lo sguardo.
Tornò a concentrarsi sul bersaglio.
Un altro respiro.
Scoccò la freccia.

Abbassò l'arco fissando il dardo compiere il suo leggero ma spietato volo e... Si conficcò esattamente nel centro.

Sorrise e iniziò ad avanzare verso il bersaglio ma un tonfo la fece saltare sul posto.
Si voltò di colpo e trovò Challor letteralmente a terra con la spada di James puntata verso il suo collo.

Il petto di Cha saliva su è giù frenetico mentre con le mani dava segno di resa.
Fir lontana di qualche passo.

"Mai perdere la concentrazione, soprattutto per osservare mia sorella" disse a denti stretti James premendo più vicino Vilis.

Poi la scostò e gli porse la mano.
Challor la prese e lentamente si rimise in piedi.
Continuarono a fissarsi.
Un applauso riscosse tutto in torno.

"Bravi ragazzi, davvero eccellente" disse la ninfa complimentandosi con loro.
Poi si rivolse a Lia, "E anche tu, proprie niente male".

Lia gli sorrise.
"Challor solo stai un po' più attento la prossima volta, nella vita reale non ti puoi permettere simili errori".

Lui annui facendo un leggero ghigno.
"Andiamo, lo sanno tutti che sono meglio di lui, se non fosse stato per Lia, lo avrei battuto..."

James scoppiò a ridere, "Questo è tutto da vedere fratello, intanto ora ti ho sconfitto" e gli colpì una pacca sulla schiena.

"La prima ma anche l'ultima..." rispose lui irritato rivolgendo a Lia un mezzo sorriso.
"Ragazzi Umiltà, smettetela" li ammutolì Giaspra

I due tacquero, ma non smisero di fissarsi.
"Voglio vedere Lia ora, contro uno di voi" continuò.
Tutti e tre i ragazzi esclamarono in coro.
"Cosa? Io non sono in grado di competere..." cercò di dire Lia mentre sua fratello aveva iniziato a fare dei versi simili a una risata brutalmente trattenuta.

"OH si che lo sei, se no per cosa ti addestro a fare? La fuori bisogna essere pronti a tutto, ad ogni situazione" spiegò la ninfa.

"Manco stessimo andando in guerra" disse a bassa voce Lia mentre tutti e quattro tornavano al centro dell'arena pronti per il prossimo combattimento.
Challor vicino a lei sghignazzò,
"Di sicuro un motivo ce se lei ci sta insegnando, sembra che ci stia preparando a qualcosa, qualcosa che è sicura dovrà avvenire, se no nulla ha senso."
"E perché allora non dircelo e besta?, solo io vedo tutta questa storia un po' folle, ammetto che inizia a piacermi l'arte delle battaglia ma almeno sapere a cosa andiamo in contro" insistete Lia.

Cha scosse la testa confuso.
"Comunque ci sai proprio fare con l'arco" aggiunse poco dopo.

"Grazie Challor, stavi davvero guardando me...?" disse Lia bloccandosi e guardando fisso di fronte a sé.
Challor gli toccò il braccio delicatamente mantenendo i suoi occhi su di lei.
Il cuore di lei perse un battito mentre loro due erano immobili al centro dell'arena.

Cronache di Thule: L'ultima RosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora