La mattina seguente Lia si svegliò piuttosto tardi.
Non era riuscita ad andare all'allenamento, ancora troppo sconvolta per la verità che le era piombata addosso.Si girò di fianco aprendo gli occhi lentamente.
I letti accanto erano vuoti, solo che stranamente quello di sua fratello era in ordine come se nessuno si fosse coricato la sera prima.Mise il braccio destro sul cuscino e sommessamente si alzò anche se avrebbe preferito rimanere sotto le coperte per l'eternità.
I piedi al contatto con il freddo pavimento le fecero venire i brividi in tutto il corpo.
Inarcò le dita dei piedi mentre si allungava verso il comodino per raccogliere i vestiti che avrebbe indossato.Una soffice veste blu a maniche lunghe stile Giaspra ricoprirono i suoi sinuosi lineamenti.
Sospirò lavandosi velocemente la faccia.Quando tornò in camera notò il suo telefono abbandonato sul comodino di Challor.
Gli lo aveva regalato, ormai scarico da settimane, per far sì che studiasse la tecnologia umana che tanto gli interessava ma in quel momento se ne pentì amaramente.Sarebbe tornata a casa e uno smartphone serviva sempre.
Un secondo rumoroso sospiro interruppe il silenzio della stanza.Uscì dalla camera camminando con passo felpato nell'andito verso l'arena dove a quest'ora normalmente tutti si stavano allenando, compresa Lei.
Ma quando arrivò la trovò totalmente vuota, un altro brutto segno.
Sperò non fosse per colpa sua, di non aver turbato la normale routine giornaliera.
Chiuse la porta e si chiese dove potessero essere i suoi compagni ma dopo aver fatto il giro di tutte le stanze a lei conosciute non ne vedi neanche l'ombra.Confusa tornò in camera e si sdraiò sul letto.
Guardò fissa davanti a sé.
Il frastagliato tetto di mattoni gli sembrò più cupo del solito.
Pensò che il giorno prima aveva proprio esagerato reagendo in quel modo con Challor.
In fondo se era pericoloso stare sulla terra, piano o no, Giaspra lì stava aiutando e Cha aveva deciso di restare.Qualcuno bussò alla porta facendola trasalire.
Si mise a sedere mentre il biondino entrava.
"Ciao Lia, come stai?" chiese.
"Bene credo..." guardò Challor, la sua espressione la turbò e non poco."Challor cosa... Tu stai bene?" continuò Lei preoccupata.
Lui abbassò lo sguardo scuotendo la testa leggermente.
"Lia, non andare in panico" inizio lui.
Lei si alzò e gli si avvicinò.
"No no siediti" disse lui porgendogli una mano.Si sedettero insieme.
Challor gli prese tutte e due le mani guardandola dritta negli occhi.
"Ecco... James è scomparso" disse lui in un soffio.Lia lo fissò senza capire.
Challor strinse di più la presa.
"Io e Giaspra, appena ce ne siamo accorti, lo abbiamo cercato un po' ovunque qui vicino alla foresta, ma non abbiamo trovato nessuna traccia e la Sfera degli Eventi non riesce a individuarlo, ecco sembra semplicemente svanito e non credevo fosse possibile."Lei rimase qualche momento paralizzata poi saltò in piedi e corse verso l'andito.
"Dove vai ora?" urlò Cha.Lia arrivò alla porta dell'ufficio di Giaspra e senza neanche bussare entrò.
L'ambiente era parzialmente illuminato e la ninfa stava frugando con un grosso globo blu notte.
Al suo interno si vedevano delle immagini in movimento.Lia rimase ferma sul giaciglio e con tono sicuro disse: "Mio fratello è scomparso!".
La ninfa si alzò e le immagini nel globo scomparvero.
"Ciao Lia entra, so che non sei mai stata in questa stanza ma c'è sempre una prima volta".Giaspra schioccò le dita due volte e i fuochi Levitanti si illuminarono colorando tutta l'ambiente formato da un piccolo tavolo di legno bianco al centro con due sedie dello stesso materiale e scaffali colmi di libri in tre lati.
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Cronache di Thule: L'ultima Rosa
FantasyLia è una ragazza di 17 anni con una vita apparentemente normale. Vive in una piccola città, con tre fratelli e una madre evidentemente troppo assente. Ma per fortuna Alene, la sua migliore amica, è sempre pronta a salvarla dalla sua contorta famigl...