Cento anni prima
Il vento accarezzava i suoi lunghi capelli neri, così scuri che potevano confondersi al colore dell'inchiostro.
Volavano intorno al suo viso come serpenti, ed emanavano un fascino tenebroso su tutta la sua figura.
Alta, possente, sicura di sé, guardava con sprezzante orgoglio l'inizio del suo piano.
La sua loggia, era abbastanza alta da crearle una visuale perfetta e permetterle di avere un controllo diretto su tutto il suo dominio.Certo ancora era piccolo in confronto al mondo intero, ma ben presto sarebbe cresciuto. Stava filando tutto liscio, tutte le sue programmazioni si erano svolte come da lei studiate, niente e nessuno poteva fermarla.
Sorrise compiaciuta, diede un suo ultimo sguardo all'orizzonte, e fece per entrare nel suo palazzo, quando un urlo da terra attirò la sua attenzione.
Si voltò di colpo irritata, guardò un attimo sotto di sè, prese un sospiro e si buttò giù dalla loggia.
Scese piano piano, come se un filo la stesse calando dolcemente dal cielo, posò i piedi sul terreno nello stesso modo e si trovò davanti una creatura che certamente stonava in quel contesto.
Bianca e pura, emanava una luce tenue dal suo corpo.Si fissarono per qualche istante poi la creatura angelica disse: "Stai sbagliando e lo sai, tu non sei così, non ti riconosco più".
In sua risposta l'oscura figura sorrise, la guardò con disgusto e rispose: "Tu non sei nessuno per dirmi quello che devo fare, guarda... guarda cosa la mia mente è riuscita a creare, non è meraviglioso ?"."No, per niente, è semplicemente frutto di una mente corrotta, non sai quello che stai facendo, sono sicura che sei ancora lì, Adya, celata in quella corazza nera che ti sei creata" sospirò con rimpianto l'angelica figura.
Adya, nessuno la chiamava più così da molto tempo, a stento riusciva a ricordare i tempi in cui lei era stata Adya.
Distolse lo sguardo in un momento di debolezza, ma poi tornò a fissarla.
Socchiuse gli occhi e disse: "Stai zitta, vattene, non mi fai più nessun effetto, non sei che un semplice verme per me, ora sparisci e non tornare, non mi hai mai capita e non pretendo che tu lo faccia ora ".Detto questo la guardò un altro istante, poi si voltò e con passi che facevano tremare l'aria, tornò nel suo palazzo.
La nobile ragazza rimase lì, pensierosa, ma non poteva lasciar perdere, non dopo tutto quello che era successo.
S'incamminò dietro di lei, e quando la raggiunse toccò la sua spalla.
Adya si bloccò, facendo lunghi respiri, lentamente si voltò verso di lei e la scrutò pronta a sentire la nuova ondata di prediche che la vecchia amica avrebbe detto pur di persuaderla."Ti prego ascoltami, non posso credere che a te piaccia tutto questo!" disse guardando Adya negli occhi, indicando il castello nero, e tutto in torno.
Ovviamente ancora non la capiva, era stato questo uno degli errori più grandi che aveva commesso.
Non aveva mai provato ad ascoltarla, ad aiutarla nella sua confusione, semplicemente gli diceva quello che doveva fare, come se fosse l'unica cosa più importante, forse anche più importante di lei stessa.Adya guardò l'oscuro terreno, a lei piaceva il suo palazzo tenebroso, per lo meno le piaceva l'effetto che poteva creare agli altri, quella piccola paura e coscienza che proprio in quelle mura si celasse qualcuno di più potente, qualcuno pronto a cambiare le regole.
Sì, forse aveva completamente distorto la natura che la circondava, e i suoi piani sicuramente non erano quello che il mondo cercava, ma erano giusti, oh si che lo erano.
Era l'unico modo, l'unico modo per mettere a posto le cose, a patto che ci fossero distruzione e morte.
Ma in fondo c'è sempre qualcosa da pagare, prima della quiete finale.Finalmente si decise a rispondere e sospirando disse: "Invece di continuare a pensare con la tua di testa, tu prova ad entrare nella mia, a capirmi".
L'amica socchiuse gli occhi, poi le prese la mano.
Le due mani allacciate creavano un contrasto stupendo, nero e bianco che si univano, in un equilibrio perfetto.
"Ci sto provando, e da tanto tempo che ci provo, ma davvero non riesco a capirti, quello che vuoi fare è follia,".
Adya a questo punto rise, la sua risata riscosse la bianca figura facendola rabbrividire.
"Se davvero tu stessi provando a capirmi, sicuramente non avresti risposto in questo modo, te lo ripeto, vattene prima che io te lo faccia fare con la forza, non credo che tu voglia conoscere il mio amico più stretto" disse Adya con disprezzo."Adya ti prego...." tentò di dire la sua amica, ma Adya non le fece finire la frase che urlò: "Ti ho detto vattene, non voglio farti del male, maledizione, non a te".
L'amica la guardò e poi disse: "Se ti è rimasto un po' di cuore, non faresti del male a nessuno..."
Adya non ce la fece più, era stanca di ascoltare.
Con un movimento rapido la prese dal colletto dell'abito candido che l'amica indossava.
Era molto più bassa dell'oscura figura, e si ritrovò in un batter d'occhio sospesa per aria con Adya che la teneva per un braccio, i due visi distanti pochi millimetri.Adya la fulminò con il suo sguardo rosso sangue "Credimi, fai attenzione, meglio che tu non conosca il mio lato peggiore" le disse rovesciandole tutta la sua rabbia addosso.
Poi la mollò con violenza facendola cadere a terra.
L'amica non riusciva a dire una parola, la guardò con le lacrime che quasi gli salivano agli occhi, ancora distesa sul freddo terreno.
"Mi dispiace tanto, solo non dimenticare quello che è stato, quella che eri, chi sei davvero" disse alla fine e un istante dopo scomparve lasciando nell'aria piccoli sfavilli di luce.Adya non era sempre stata così.
La prima volta che si erano conosciute, scrutava la sua amica con uno sguardo timoroso e pieno di meraviglia ed era pronta a scoprire e conoscere cose a lei ignote e prodigiose.
Ma evidentemente era andata troppo oltre, aveva varcato soglie invalicabili, soglie da cui non si poteva più tornare indietro.
In poco tempo era cambiata diventando sempre più logorata e sofferente.***
Spazio autore
Spero che questa prima parte vi sia piaciuta.
La mia storia si sviluperá giorno per giorno quindi sarà piuttosto imprevedibile.Cercherò di fare del mio meglio in modo che voi possiate sognare insieme a me e avventurarvi in un nuovo mondo fantastico e meraviglioso ma, aimé, con un pizzico di pericolo.
Per chi volesse interagire con me e i miei protagonisti ho creato una pagina Instagram: il_mondo_di_thule.
Vi aspetto numerosi!.Un bacione a presto ♥️
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Cronache di Thule: L'ultima Rosa
FantasíaLia è una ragazza di 17 anni con una vita apparentemente normale. Vive in una piccola città, con tre fratelli e una madre evidentemente troppo assente. Ma per fortuna Alene, la sua migliore amica, è sempre pronta a salvarla dalla sua contorta famigl...