Capitolo 23

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Lia frugò un po' ovunque mentendo a soqquadro tutta la stanza.
Niente da fare, era scomparsa.
Si sedette sul pavimento riflettendo e contorcendosi una ciocca di capelli.
"Lia ho trovato questa cartina!", Challor entrò fulmineo nella stanza.
"Se tutto va secondo i piani..." si avvicinò a lei mostrandogli la carta "saremo qui, a Osteria, in mezza giornata, potremmo fare rifornimento e poi ripartire subito verso un altro paese, c'è n'è uno esattamente vicino al primo muro".

"Muro?" chiese Lia impacciata.
"Si ogni distretto è separato da delle mure, quello tra il territorio esterno e il nono distretto é il più complicato sia da raggiungere che superare a causa del territorio di montagna, ma poi sarà tutto uno passeggiata".
"Come facciamo a sapere che James è andato di lì?"
"Non possiamo saperlo, ma proprio per questo motivo non volevo nemmeno andare alla cieca, la mia idea è raggiungere Acqeua".
"Acqeua?"
"Si io abito lì, quinto distretto, potremmo prendere alcune mie cose è capire il da farsi, il mio scopo ora è essere il più lontano possibile da Giaspra"

Lia annui.
Challor la guardò e scovò insicurezza e insoddisfazione.
"Qualcosa non va?"
"Si due cose! " disse lei convita.
"OK... dimmi"
"Per arrivare al quinto distretto non potremmo passare dalla biblioteca? , mica è nel terzo".
"Si ci avevo pensato ma presupponendo che la porta sia aperta, potremmo perdere l'occasione di trovare James se facciamo la strada più corta, inoltre dopo la tua reazione di stamattina Giaspra avrà sicuramente reso inaccessibile il palazzo della cascata, gli ci si può arrivare solo con il ponte magico".

Lia annuì di nuovo.
"OK.. E l'ultima cosa?" chiese lui.
"Non trovo Vilis".

Sta volta Cha si alzò.
"Come non la trovi?"
"Di solito è sotto il mio letto con l'arco ma non c'è, è sparita" disse Lia leggermente sconvolta.

Cha fece un verso di disapprovazione e andò subito a vedere se la sua spada ci fosse ancora.
Fece un sospiro di sollievo.
Fir era ancora appoggiata vicino al suo letto.
"Okok, allora tu partirai con l'arco e io con Fir ma dobbiamo cercarci altre armi per sicurezza che metteremo nel mio zaino, pugnali, coltelli qualsiasi cosa".
"Potremmo prenderli nell'arena durante gli allenamenti mentre Giaspra è distratta"
"Perfetto, ora manca solo l'ultimo tassello: come scomparire agli occhi di Giaspra".

Lia si mosse verso di lui con un'idea in mente, anche se folle ma forse l'unica possibile.
Lo guardò dritto negli occhi.
"Stai pensando a quello che penso io?"

Challor sorrise, una profonda intesa si creò tra i due.

***

La notte del terzo giorno dopo la scomparsa di James, la neve scendeva fitta sulle punte più alte della catena montuosa.
Challor osservava il panorama taciturno mentre aspettava Lia.
Si trovava nella stanza ornamentale dove veniva custodito il piedistallo del sacro libro un tempo al centro della biblioteca di Nereide.
Ora il libro apparteneva a Duihnir, suo nonno acquisito, e l'unico in grado di resistere alla grande energia che creava per far sì che non collassasse l'ultimo e l'unico portale interdimensionale.

Si diceva che quel volume conteneva uno dei più potenti incantesimi mai creati nella storia.
Una magia  che creava un Portale tra mondi.
Pochi erano in grado di leggere le sue scritture ma la sua forza era tale che qualcuno era convinto ci fosse scritto pure il futuro visto in qualche portale interdimensionale, ma ovviamente erano tutte storie.

La stanza era una delle poche ad avere finestre che davano sull'esterno ed era strategica per studiare la strada che avrebbero seguito una volta fuori.
Lia spuntò qualche minuto dopo.
Indossava la sua tenuta da battaglia: pantaloni elasticizzati aderenti neri e il corpetto che lei aveva modificato di azzurro, però aveva aggiunto una cintura composta da diverse foderi con all'interno due coltelli e un Gladio.

Cronache di Thule: L'ultima RosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora