I CAN'T FALL IN LOVE!

Capitolo VII

BETTY'S POV
Ero nella sala relax aspettando che Archie reagisse all'incontro con Jughead. Mi sarei aspettata di tutto da lui: urla, insulti, schiaffi e pugni ma mai, e dico MAI, mi sarei aspettata di vedere il rosso abbracciato al corvino. Gli occhi iniziarono a pizzicare ed ad inumidirsi; temevo di scoppiare a piangere, vederli abbracciati come se nulla fosse successo mi faceva crollare tutte le sicurezze e le corazze che mi ero costruita negli ultimi anni. Così aprì bruscamente la porta ed uscii sbattendola altrettanto forte. Fu allora che cominciai a piangere mentre andavo a rifugiarmi nei bagni.
Mi chiusi dentro ad uno dei quattro presenti, presi il cellulare e chiamai Veronica.
Dopo poco lei si trovava dall'altro lato della porta.

-ehi B cosa è successo?- mi chiese preoccupata

-V, Lui è tornato- Veronica rimase in silenzio per un po', probabilmente per assimilare l'informazione poi mi rispose

-e dove lo hai visto?- mi chiese calma e dolce

-ero in segreteria per il cambio di chiavi del mio armadietto quando lui uscì dall'ufficio del preside e quest'ultimo me lo ha affidato per il solito giro. Allora gli ho detto che mi serviva tempo prima di perdonarlo. Volevamo trovare Archie per chiedere a lui cosa ne pensava; ed io non mi aspettavo una reazione del genere

-ossia B? Cosa ha fatto Archie?

-lo ha abbracciato V. Non una parola, non un'azione fisica, niente. L'ha solo abbracciato sorridendo come se niente fosse successo

-per questo stai male? Per il fatto che Archie è riuscito a perdonarlo mentre tu no?

-non lo so, sono confusa.

Allora aprì la porta e la mia amica mi accolse a braccia aperte, consolandomi.

-ci provo a parlare io con Archie va bene? Però con il misterioso ragazzo dallo strano cappello devi pensarci tu, anche perché io nemmeno lo conosco

Entrambe scoppiammo a ridere. Avrei dovuto presentarlo sia a Veronica che a Kevin, ma al momento mi serviva del tempo per stare da sola e riflettere. Dunque andai a casa, vi entrai ed essendo da sola mi misi sul letto guardando il soffitto e piano piano le palpebre si appesantirono facendomi addormentare.

Mi risvegliai dopo qualche ora. Erano circa le 5 di pomeriggio. Mi misi seduta sul ciglio del letto e presi il telefono sbloccandolo: vi erano varie notifiche da parte di Archie, Veronica, Kevin, una di mia madre e un messaggio da un numero sconosciuto. Iniziai a leggere quella di mia madre.

-ciao cara, oggi io e tuo padre saremo a cena fuori e Polly è da una sua amica per studiare. Se vuoi puoi ordinarti una pizza. Ti voglio bene, mamma.

Sorrisi al messaggio ma non avevo fame, quindi avrei anche risparmiato per la cena.
Poi lessi quelli di Kevin.

-ehi bella, Veronica mi ha raccontato tutto. Mi dispiace non averti potuto consolare a scuola, ma giuro che domani rimedieremo. Io, te e Veronica da Pop's alle 7:15. Non fare tardi, un bacio.

Pensai di dirgli che passavo questa volta, ma tanto sarebbe stato inutile smuoverli, a tutti e due.
I messaggi di Veronica dicevano lo stesso di quelli di Kevin ma in più c'erano parole di consolazione che mi fecero sentire meglio.

Il prossimo fu Archie, che sembrava alquanto impaziente e preoccupato.

-Betty tutto bene?
Perché te ne sei andata?
È stata colpa di Jug?
Ti prego rispondimi.

Avrei voluto tanto rispondergli ma non mi sentivo pronta. Però commisi un errore: era un gesto normale e naturale che facevo da anni ormai, ossia affacciarmi alla mia finestra dalla quale riuscivo a vedere quella di Archie. E guarda caso anche lui vi era affacciato. Ci scambiammo uno sguardo malinconico ma anche desideroso di fare pace. Per cui gli scrissi un messaggio.

-domani da Pop's alle 7 va bene?

Lui lo ricevette e mi sorrise annuendo

-ci sarò, grazie Betty, per avermi dato una seconda possibilità. Spero farai lo stesso con Jughead.

Gli sorrisi ma scossi la testa in segno di no.
Lo volevo fare, ma se io ho aspettato 4 anni, lui può anche aspettare qualche giorno.