I CAN'T FALL IN LOVE!

Capitolo XXXV

BETTY'S POV
Il viaggio durò tra le tre e le quattro ore ma dopo ciò che vidi appena scesa dalla vettura pensai che ne fosse valsa davvero la pena.
La villa di Veronica era immersa nel verde, come fosse nel bel mezzo di un bosco, se non fosse che più avanti si apriva una visuale sul lago. L'acqua rifletteva i colori del cielo del primo pomeriggio, dando al fondale un colore tra il blu scuro e il verde. 
Continuai a guardare estasiata quella vista quando la voce di Veronica mi riscosse.

-allora, vi piace?

Tutti rispondemmo con assenso

-bene iniziamo ad entrare per sistemarci nelle varie camere...

Ed iniziò ad entrare seguita a ruota da Archie con le valigie, da me e Jughead.

Veronica a volte può essere proprio incorreggibile.
Un giorno che mi sono fidanzata e lei già mi mette in camera con lui e un letto matrimoniale: non che non abbia già dormito con lui o che me ne dispiaccia, solo che non ero pronta.
Sbuffai roteando gli occhi al cielo, al che Jughead notando i miei gesti ridacchiò.

-ho capito cosa stai pensando, ma non preoccuparti- disse avvicinandosi sempre di più -ormai siamo una coppia e questo va benissimo- indicando il letto

Convinta annuì e gli lasciai un bacio casto sulle labbra; senza che lui ebbe il tempo per approfondirlo mi staccai e cominciai a disfare la valigia mentre con la coda dell'occhio vidi lui fare lo stesso.

Sistemato il tutto scendemmo nel salone arredato in modo rustico, da montagna, ma con quel tocco chic che i Lodge mettevano ovunque.
Ci sedemmo sui due divani di pelle sprofondandoci dentro e cominciammo a chiacchierare del più e del meno.
Archie e Veronica era seduti vicini e a volte si baciavano o semplicemente si sfioravano con i corpi.
Io e Jughead eravamo sullo stesso divano ma leggermente più distaccati: c'era ancora tanto imbarazzo tra di noi ed era quasi palpabile.
Ma poi lui, inaspettatamente, approfittò di un momento in cui gli altri due si baciassero per avvicinarsi a me.
Mi prese la mano e dolcemente la intrecciò con la sua.
Si girò e mi rivolse un sorriso talmente dolce che sembrò stesse per esplodermi il cuore. Ricambiai il sorriso e continuammo la conversazione con i nostri amici.

Non ci rendemmo conto che era già quasi ora di cena finché Archie non ce lo fece notare

-ragazzi voi non avete fame?- chiese nel modo più innocente possibile

-oddio sono già le 21. Non me n'ero minimamente accorta- esclamò Veronica- dato che è tardi che ne dite di ordinare una pizza da asporto?

Tutti noi acconsentimmo e in meno di 20 minuti ci stavamo già gustando il nostro pasto nella sala da pranzo.
Dopo cena vedemmo un film d'azione per poi separarci nelle varie camere per la notte.

Una volta entrata nella nostra mi fiondai immediatamente in bagno per riuscire a stare più tranquilla.
Mi feci una doccia: il calore dell'acqua mi rilassò all'istante, distendendo anche i muscoli e ci rimasi finché il vetro non si appannò per la troppa umidità.
Presi un asciugamano e me lo arrotolai attorno al corpo mentre con un altro feci un turbante per i capelli.
Per fortuna mi ero già portata il pigiama in bagno così mi vestii e asciugai i capelli con il phon tenendoli però ancora umidi.
Decisi di farmi una treccia, lavai i denti ed uscii dal bagno.
Jughead mi stava aspettando sdraiato sul letto in posizione supina ed appena mi vide uscire esclamò qualcosa che somigliava ad un "finalmente" seguito da un "grazie Dio" che mi fecero ridacchiare mentre lui entrava nella stanza chiudendosi poi a chiave.
Mi infilai dentro le coperte e cazzeggiai un po' con il telefono finché dopo quasi 20 minuti il sonno sopraggiunse: impostai una sveglia sul telefono, mi misi sdraiata, spensi la lampada nella mia parte di letto e caddi in un sonno profondo.