Capitolo XXII

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BETTY'S POV

Un mese dopo

Oggi era la vigilia di Natale.
Di solito questa festività mi metteva allegria e spensieratezza, ma non quest'anno.
Jughead avrebbe dovuto spiegarmi una volta per tutte il suo comportamento ma dalla sera del Ballo non ci ho più scambiato parola.
Lui stava insieme a Kristel ed io con Luke.
Ebbene sì avevamo ufficializzato la nostra relazione e tutti i miei amici ne erano entusiasti.
In realtà quando stavo con lui mi dimenticavo di Jughead, e questo era sempre un bene.

I miei genitori sono tornati una settimana fa: erano andati a trovare i miei nonni in Florida e gli avevano fatto compagnia. Ora erano a casa con me ed avevano approvato anche loro Luke. Non gli dissi nulla di Jughead.

Tradizione di Natale della famiglia Cooper: la vigilia con amici, il 25 in famiglia.
Oggi io e Veronica saremmo andate in discoteca per distrarci mentre anche i ragazzi avrebbero organizzato qualcosa. Poi il giorno dopo ci sarebbe stato il pranzo al quale ormai partecipava anche Luke.
Io però ero agitata. Avrei dovuto dare a Jughead un appuntamento per le spiegazioni, ma dopo quello che mi aveva fatto non trovavo il coraggio.
In ogni caso oggi Luke era dalla sua famiglia, così decisi di andare da Pop's per allontanarmi dai miei problemi.
Ed è li che trovai il mio coraggio.

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JUGHEAD'S POV
Questa situazione mi stava uccidendo: avevo picchiato la mia ex migliore amica e stavo insieme ad una ragazza velenosa che avrei in teoria dovuto sposare.
È vero che mi sono unito maggiormente ai Serpents però mi ero allontanato dai miei amici, gli unici che ci sono sempre stati.
Dato che mancava un giorno a Natale, andai da mio padre: era il momento delle spiegazioni. Ma quando entrai la sua espressione non presagiva nulla di buono.

-papà che succede?

Lui sospirò e mi guardò con una faccia triste.

-Jughead- fece una pausa -quello che sto facendo è molto pericoloso: se i Kisher venissero a conoscenza del nostro tradimento non so cosa mi farebbero. Dobbiamo spingerci più in là: mi serve più tempo

Io rimasi impietrito: cosa voleva intendere?

-cosa vuoi dire?- chiesi

-che dovremmo arrivare quasi al matrimonio

Ora sì che ero scioccato. Il fidanzamento era una cosa ma far trapelare il matrimonio era tutt'altra.

-mi avevi promesso questa data di scadenza. Perché ora cambia tutto?- ero infastidito.

-ho saputo che hai picchiato Betty...

Mi girai d'improvviso verso di lui: come aveva fatto a venirne a conoscenza?

-come lo hai saputo?- chiesi a voce roca. Stavo ancora male a pensare a cosa le avevo fatto.

-me lo ha detto Sam. Mi ha raccontato che quando Kristel ti ha trovato nel corridoio tu le hai rilasciato uno schiaffo sulla guancia e che poi dopo essere caduta se n'era andata.

-io... stava piangendo nel bagno. Me ne sono accorto quando è scesa dagli spalti. Così l'ho seguita. Quando è uscita dal bagno aveva ancora gli occhi lucidi ed un'espressione triste in volto. La feci fermare e dopo un breve dialogo ho dovuto dirle che per Natale avrebbe saputo la verità. Lei non mi credeva quindi... la stavo per baciare ma venni interrotto da Kristel. Ero in panico completamente. Prima di compiere il gesto le chiesi scusa, ma non penso sia bastato.

-Jughead, ho capito che con Betty la situazione è complicata ma per adesso mi servi qui con i piedi per terra. SWEET PEAAAAAA!!!!

Chiamò a gran voce il Serpent che ci raggiunse rivolgendomi un sorriso.

-vieni devo dirti una cosa...

Gli disse tutto, estremamente tutto. Sweet Pea era rimasto orfano da quando aveva cinque anni; da allora mio padre si è preso cura di lui come fosse suo figlio. Eravamo praticamente fratelli e mi fidavo ciecamente di lui.

-... ora che sai tutto capisci il nostro comportamento. Al momento c'è molta tensione. Tu dovrai essere le nostre orecchie in giro per la città. Ci stai?

-ovvio capo- rispose il Serpent

-bene. Puoi andare da Pop's per favore. Ordinati da mangiare e prendi qualcosa anche per noi. Grazie.

Il Serpent non se lo fece ripetere ed uscì dalla roulotte, accese il rumoroso motore della sua moto e partì in direzione del locale.

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