Capitolo XXIX

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BETTY'S POV
Entrai in casa che ormai era notte.
Feci scattare lentamente la serratura e spinsi leggermente la porta, quello che bastava per permettermi di entrare.
Tutte le luci erano spente. Tirai un sospiro di sollievo.
Ma neanche a pensarlo, si accese la luce e Luke sbucò da davanti a me.

-dove sei stata?- mi chiese

Non potevo dirgli la verità, avrebbe dato di matto. Pensai velocemente a una scusa plausibile. Ne trovai una.

-ero da Veronica. Mi aveva invitata da lei il pomeriggio, così sono andata e mi sono fermata a dormire a casa sua. Oggi siamo andate insieme a vedere dei negozi e non mi sono resa conto di che ore fossero- dissi cercando di apparire innocente e onesta

Lui fece un sorriso e mi abbracciò

-mi hai fatto spaventare, non farlo più senza avvisare- mi sussurrò.

Io annuì. Dopo di che mi baciò. Per forza di cose dovetti ricambiare anche se con lui non sentivo le farfalle nello stomaco, i suoi baci non mi trasmettevano niente.
Mentre mi stavo per staccare lui mi avvicinò ancora di più facendo trasformare il bacio un uno molto più passionale. Riuscì però ad interromperlo in tempo. Ero stanca e volevo solo andare a dormire. Così lo liquidai e salii in camera mia mentre lui usciva da casa.
Una volta sola mandai di fretta un messaggio a Veronica.

-ehi V ho un problema. Domani ti spiegherò tutto. Troviamoci da Pop's alle 8:00

Inviai. Lei visualizzò pochi istanti dopo.

-io e Archie volevamo dirvi delle cose. Pensavamo alle 9:00 da Pop's quindi per me è te va bene l'ora che hai proposto tu

Accordai. Poi però lo lessi meglio: loro due volevano dirci qualcosa. Al plurale.

-dirci, a chi ti riferisci?- le chiesi, anche se in fondo conoscevo la risposta

-ma come? A te e a Jughead ovviamente

Ma certo, ovviamente.

La salutai, mi andai a lavare solo i denti ed infine crollai sul letto.

Il giorno seguente

Mi svegliai presto anche se i miei genitori lo erano già.
Gli dissi la stessa scusa che avevo dato a Luke la sera prima. Se la bevvero ed io uscii di casa per andare da Pop's.

Appena arrivai non trovai nessuno ancora, quindi mi sistemai nel solito tavolo e quando Pop Tate venne a chiedermi l'ordinazione, la feci anche per lei: conoscevo i suoi gusti ormai a memoria.

Dopo circa cinque minuti la porta del locale si aprì e da essa spuntò in tutto il suo splendore Veronica Lodge che mi raggiunse.

-hai già ordinato?- mi chiese

-si il tuo solito- le risposi facendole l'occhiolino

Si sedette e si susseguirono istanti di silenzio finché non decisi di tirare tutto fuori

-per tutti ieri sera sono stata da te intesi? Non mi chiedere nulla è troppo complicato, però devi stare al gioco soprattutto con Luke perché lui non deve sapere la verità

-e perché nemmeno io la posso sapere?- mi chiese infastidita

-la saprai, solo non adesso- le promisi

Lei mi squadrò con un'espressione impaziente e fui costretta a raccontarle tutto

-wow. Quindi sei stata quasi rapita per scoprire il punto debole di qualcuno che non ricordi e sei entrata nei Serpents?

-sì. A questo proposito non so se sono entrata.
Perché Jughead mi ha portata via prima che potessi farlo, però ormai avevano tutti già votato

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