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"che ore sono?" Chiedo a Jhon distrutta,non che avessimo fatto chissà che cosa,ma per essere le mie prime volte direi che è tutto un po' stancante,ma al solo pensiero di lui che mi stringe a sé,farei di tutto
"Le cinque e un quarto" risponde lui
Entrambi ci guardiamo e cominciamo a vestirci velocemente,persi dall'euforia non ci siamo accorti nemmeno per un secondo che ore fossero e tra poco più di dieci minuti arriverà sua mamma,e per essere la prima volta,non mi va di farmi vedere così.
Ci vestiamo e usciamo.

"Bella" Jhon saluta tutti i suoi amici allo Skatepark,il solito parco dove si ritrova tutta la compagnia e si siede,io saluto tutti col bacio sulla guancia, è presto e siamo qui soltanto in cinque,io,Jhon,Micheal,Marc e Vincent,adoro il loro modo di vivere,anche se agli occhi di tutti sembrano solo dei drogati,non lo sono,adoro il fatto che qualunque cosa ognuno ci sia per l'altro,adoro il loro legame e chi non li conosce di loro noterebbero solo le cose negative,in realtà no,dovrebbero imparare a guardare oltre l'apparenza,gli occhi di chi è triste,ma fa di tutto per non farlo pesare al gruppo,ridere e scherzare come se non ci fosse un domani senza un valido motivo.
Le parole di Vincent e Jhon mi hanno aperto una realtà diversa da quella che vivono tutti, Jhon mi piace per questo,perché io con lui riesco ad uscire da tutto questo schifo.

"Tutto bene Jen?" Mi chiede Vincent
"Sisi dai tu?" Gli rispondo io sorridendo,sono sempre un po' imbarazzata nonostante lì conosca già,Jhon se n'è accorto e mi chiede se ho voglia di andare con lui e Vincent a prendere le sigarette,annuisco e andiamo.

Durante la strada parliamo un po' di tutto, Vincent sta cercando in tutti i modi di farmi sentire a mio agio,rido e rispondo a tutte le sue domande

"Jen e tu perché non fumi?"
"Perché non lo trovo necessario"
"Hai ragione, non è una cosa necessaria,se non inizi è meglio per te,non pensare che sia una bella cosa dipendere da tutta questa roba" mi risponde lui.
"Lo so che non è bello,ma oltre non trovarlo necessario, probabilmente ripeto sempre le solite cose,ma vedere mio fratello tornare a casa fatto e stra fatto,occhi rossi e non accorgersi neanche che io gli sono davanti e chiedere a mia mamma "Jen dov'è?" Mi viene da vomitare,i miei genitori sono quelle persone che per noi due si toglierebbero il cibo dalla bocca per darlo a noi,mio padre la mattina si alza alle cinque del mattino per andare a lavorare,va senza soldi per darli a Caleb,lui invece di pensare a quanti sacrifici hanno fatto anche solo per quei dieci euro visto che non navighiamo nell'oro,se ne sbatte,e fuma,fuma e basta,ecco perché sono sempre stata contro a tutta questa merda,perché vedo ogni giorno che passa i miei genitori farsi in quattro per noi e vedo poi i risultati,tutto qui"

Alle mie parole Jhon e Vincent rimasero in silenzio per qualche minuto,forse ho sbagliato a parlare in quel modo e di questo argomento davanti a loro? Non lo so,non mi riuscivo più a trattenere,con qualcuno ne dovevo pur parlare..

"Capisci perché mi piace? Jen è bella per la sua maturità,ha sedici anni ma sembra ne abbia diciotto per gli argomenti che tratta,e in che modo lì tratta, è bella si,ma cazzo,con quanta responsabilità parla,ha le palle di dire tutto in faccia fregandosene se dopo qualche minuto la gente disprezza ciò che dice o gli urla contro" alle parole di Jhon sorrido,perché per una volta,la prima volta, c'è stato qualcuno in grado di apprezzarmi non solo per il mio bel faccino da angioletto,ma di aver capito fino in fondo che dietro quel faccino di angioletto non c'è proprio nulla.

"Si, è una bella persona, state bene insieme,lei potrà tenerti testa e farti evitare queste cazzate,tu potrai tenergli testa ed insegnargli nuove cose"

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