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"le faremo sapere il più presto possibile signore"
Dice un'infermiera a Jhonatan.

"Ei,devi stare tranquillo, andrà tutto bene,so che è difficile,ma lei ce la farà,ne sono sicura"
Cerco di tranquillizzarlo ma non ne vuole sapere,continua a fare avanti e indietro per il corridoio dell'ospedale in cerca di risposte su come stia Hellen ma niente,siamo svegli da sta mattina alle quattro,Hellen aveva un forte mal di testa ed ora eccoci qui, potrebbe vivere e togliersi quel maledetto tumore,ma potrebbe anche morire,potrebbe vivere anche col tumore,insomma,non si sa nulla.

Finalmente due ore dopo un'infermiera esce dalla stanza di Hellen ed io,Jhon e Kim ci fiondiamo su di essa,Jhon sta perdendo la calma e lo capisco benissimo,ma deve cercare di stare tranquillo,non servirà a nulla agitarsi

"Può ricevere visite per venti minuti,una persona alla volta"
Che maleducazione!
Jhon di questo proposito sbotta tutt'un tratto,l'infermiera si gira verso di noi quando sente Jhon che la chiama,Jhon si avvicina pericolosamente a lei
"Pensi che se c'hai un cartellino addosso con scritto il tuo nome e ti descrivono tutti come infermiera puoi fare ciò che vuoi? Pensi che trattare male me come mia sorella o altre persone ti renda più superiore a noi? Ti assicuro che non serve una laurea per diventare coglioni e maleducati,potevi farne a meno,che tanto questa dote già dalla nascita gliel'hanno data,ora può andare,infermiera di sto.." lo fermo e gli faccio segno che così può bastare,l'infermiera lo guarda infastidita da testa a piedi e se ne va, probabilmente fino ad ora ha trovato quelli che si spaventano di lei,beh,da Jhon ci si può aspettare di tutto,tranne che abbia paura di qualcosa.

Gli do un dolce bacio sulla guancia e lo faccio sedere su una delle tante sedie vuote.
Sono le tre del pomeriggio e non abbiamo nemmeno pranzato,comincio ad avere fame e Kim mi chiede di andare a prendere qualcosa da mangiare alla macchinetta dell'ospedale ma non voglio lasciare solo Jhonatan

"Vai tranquilla Jen,voglio parlare con mia madre"
Obbedisco e io e Kim andiamo a prendere qualcosa alla macchinetta,giusto per distrarre un po' anche lei.

"Jen se dovesse non farcela io-io non.."
"Ei,lei ce la farà,devi crederci dannazione! È Hellen lei,non è una donna qualunque,sai meglio di me quante cose ha dovuto superare,e guardala cazzo,sta lottando contro un tumore al cervello con tutte le sue forze, non permetterà che voi finiate non so dove perché non ce l'ha fatta,ce la farà,te lo prometto"

La abbraccio e lei scoppia in lacrime insieme a me subito dopo.

Prendiamo i panini e saliamo al piano di sopra da Jhon ed Hellen,Kim apre lentamente la porta e trova Jhonatan con la testa appoggiata sul petto di Hellen e le mani di Hellen sul capo di Jhon,Hellen è così pallida..
Ci avviciniamo di più a lei ed Hellen si gira verso di noi
"Kim.."
"Mamma" dice Kim in lacrime
"Perché piangi?"
"Ho paura"
"E di cosa tesoro?"
"Di perderti"
Hellen si gira verso la finestra e si asciuga velocemente il volto dalla piccola lacrima appena scesa,Kim corre ad abbracciarla ma Hellen la rassicura
"Ti prometto,che se mai dovessi andarmene,resterete la mia soddisfazione più grande"
A quel punto Jhon si alza dal petto di sua mamma e Kim gli stringe la mano,Jhon nel frattempo viene verso di me e io lo abbraccio, è distrutto.

Io e Jhon usciamo a prendere una boccata d'aria fresca e Kim rimane dentro ancora per un po'
"Mamma ho bisogno che tu ti prenda ancora cura di me,che sopporti ogni singolo mio difetto,o quando ti urlavo contro perché mi dicevi le cose giuste e io puntualmente pensavo fossero sbagliate,e più di tutto mamma,ho bisogno che tu rimanga qui,con me e Jhon,io..io non immagino una vita senza di te,io.." Kim scoppia a piangere e Hellen si alza con fatica a sedere
"Ei Kim,ascoltami, è così che si diventa adulti,con certi inciampi,con qualche ruzzolone di troppo. Quando ti senti fuori tempo,fuori luogo,fuori tutto. Ti vorrei dire che sei stata strepitosa in questo piano ben delineato con cui abbiamo provato a mettercela tutta.
Non fare caso a quello che sarà,sono i piccoli dettagli quelli con cui arricchisci la tua vita,quelle lucine impercettibili che ti continuano a far brillare anche quando tutto sembra essersi spento. Sei tu.
Sei tu coi tuoi lacrimoni da bambina nonostante tu abbia ormai ventiquattro anni,i tuoi sorrisi,sei tu col tuo coraggio,con la tua tenacia.
Sei tu anche quando stoppi tutto perché,diamine,devi riprendere fiato.
Sei tu,e fidati di me,sei bellissima così,e io ti prometto,sia a te,che a Jhonatan,che resterete la mia vita,per sempre"
A quel punto Hellen e Kim si accorgono di Jhonatan fuori la porta che guarda fisso Hellen con le lacrime agli occhi,Hellen gli fa segno di avvicinarsi,Jhon obbedisce e Kim esce dalla stanza.

"Ei ometto,ti ricordi quando papà mi tirò i primi schiaffi e tu eri sempre pronto a difendermi pur di farti male tu? Ora sei grande,ma resti sempre il mio bambino,sei fortunato ad aver trovato Jennifer,trattala bene,ricorda i valori che ti ho trasmesso,ricorda di non farla mai piangere,ricorda che qualunque cosa,io ti guarderò da lassù,ti ho promesso che non me ne sarei mai andata,e così sarà,io probabilmente non ci sarò più,ma sarò sempre qui" gli dice Hellen poggiando una mano sul cuore di Jhon,la mano scivola ed Hellen si lascia andare.
I bippettii smettono di suonare,tutto si blocca.
"No..mamma no.." io e Kim entriamo e troviamo Jhonatan che tiene con forza Hellen,ormai lasciata andare del tutto,aveva promesso che ce l'avrebbe fatta,per Jhon,per Kim,per loro..
Kim si butta a terra,io scoppio in lacrime,per me è stata come una seconda mamma,Jhonatan diventa freddo,si asciuga le lacrime,e va verso Kim
"Alzati,la mamma non vorrebbe questo,la mamma vuole che andiamo a casa,col sorriso,so che è difficile,ma ricordi? La mamma sorrideva sempre,anche quando scoprì la malattia,anche quando papà la picchiava,e ora? Ora probabilmente non c'è rimasto nulla,ma so che da lassù lei ci sarà sempre"

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