-Tatuaggi, psicologi feat. Ariete
Filippo's pov
Chi è la ragazza che ha preso il posto della Tretti oggi al parco? Ha una gemella e non lo sapevo? A parte che non so quasi nulla di lei, se non fosse stato per il progetto di peers education non saprei manco il suo nome.
L'ho riconosciuta solo per il palese disagio che sembrava provare camminando sui tacchi. Per quanto carina sia vestita così sta molto meglio quando si trova a suo agio in un felpone.
Magari mio.
Sempre parlando oggettivamente.
Da quanto l'ho vista scendere da quella macchina non riesco a smettere di pensare al ragazzo alla guida, Andrea, ha detto lei; così è quello lo stronzo che ti fa soffrire eh?
Sta sera sarà l'ultima volta. Non mi importa quanti locali daranno una festa per l'inaugurazione sta sera, ma fidati che ti troverò.
Noa's pov
Con tutta questa gente rimarrò qui a servire fino all'anno prossimo, manco fosse l'unico bar in città. Sono stanca morta e sono solo le 22.00.
Altro giro altro regalo. Appoggio l'ennesimo vassoio sul tavolino in fondo al locale.
"Ecco a voi: Cosmopolitan, Margarita e birra. Enjoy" dico mentre consegno i cocktails ai diretti interessati. Poi recupero il mio vassoio e mi giro per tornare al bancone.
Andre sbuca all'improvviso alle mie spalle. "Non ho mai capito come mai ogni tanto parli inglese" "Vuoi farmi prendere un infarto?" Ridacchia " mi stavo solo accertando che quei ragazzi tenessero le mani a posto. Per gli occhi poco ci posso fare."
Alzo gli occhi al cielo. "Colpa della tua mini divisa." "No, dico seriamente sis come mai parli inglese ogni tanto?" "Non è vero, poi senti chi parla, sis da cosa deriva secondo te?" "Tutta colpa della tua influenza. Ma come mai questa cosa?"
Sento il famigliare bruciore agli occhi e il nodo in gola. Mi impongo di stare calma.
"Adoro viaggiare" faccio spallucce "fin da piccola i miei ci portavano in tournée con loro in giro per il mondo."
Mi manca tutto questo. Ma sono contenta di avere il mio fratellone, anche se non parliamo mai di cosa è successo.
Mi abbraccia. È strano abbracciare qualcuno, ma a volte serve.
In un abbraccio i cuori sono più vicini che mai, non servono altre parole.
"Vorrei lo stesso che ha ordinato lui se è possibile" Mi giro di scatto. Una strana sensazione mi pervade, delusione, come se mi aspettassi di trovare qualcun altro.
"Isa, che ci fa qui?" Andre sorride "La risposta è facile, ti vuole bene e non è disposta a perderti. Ora io tolgo il disturbo. Buona fortuna. "
"Se vogliamo davvero avere questa conversazione mi servirà un cocktail o due" sorride " Vado matta per il Negroni". Alla fine io mi prendo una birra e ci sediamo.
"Ascolta Isa, mi dispiace per come ho reagito."
Bevo un sorso di birra e aspetto la sua reazione. Dalla sua espressione si aspettava una spiegazione o qualcosa di più.
"Senti, è come se ora il mio fosse un mondo per una, non so cosa dire o fare, né come comportarmi. Ho il timore che le persone, per un motivo o per un altro, mi possano abbandonare. Ho tanta paura, non sono nè simpatica nè altruista nè solare nè tantomeno gentile come sei tu. Sono solo molto confusa e insicura. Sono un fascio di nervi"
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Twins~ Un mondo per una
General FictionPerchè si nasce da soli se poi, da soli, non si è in grado di affrontare la vita? I problemi e le difficoltà di un' adolescente che deve fare i conti con un mondo molto più grande di lei per uscire dal guscio e imparare a camminare con le proprie g...