-Happy birthday
Prima di uscire dal cancello dò un'occhiata alla scuola. Non mi sembra nemmeno di essere qui da così tanto, ieri sembrava settembre, eppure siamo già a marzo. Non posso dire di aver passato un anno magnifico e tranquillo, ma sono felice. Seppur con un pizzico di malinconia, in particolare oggi. Decido di saltare scuola per rispettare le tradizioni di questo giorno speciale. Faccio inversione e scendo i gradini andando controcorrente.
Guardo il cielo. È sereno. Non le vedo ma so che ci sono, le stelle. Non ti vedi ma so che ci sei, vicino a Marta. Oggi è un giorno con la g maiuscola, con tutte le tradizioni che ha ogni ricorrenza che si rispetti.Per festeggiare l'anniversario della nascita di mia sorella si inizia con un gelato all'Ice, come ai bei vecchi tempi. Ci sono poche cose che prendo sul serio come la scelta sei gusti del gelato. Spesso se non trovo l'abbinamento giusto prendo due palline dello stesso gusto, per andare sul sicuro. Oggi però no. Questo gelato non è per me. È per una stella.
Entro e saluto Sandro che si trova dietro al bancone. Ormai sa che ho bisogno dei miei tempi e non mi chiede che cosa desidero, aspetta che sia io a parlare. "Vorrei un cono lampone e cioccolato, per favore".
"Ecco a te" "Grazie Sandro" "è un giorno particolare?" "Sì come lo sai?" "Quelli non sono i gusti che prendi sempre." Ci credo, io odio i gusti alla frutta. "Bhe il lampone è il gusto preferito di mia sorella e oggi è il suo compleanno" "Capisco, goditi il gelato".
Mezza verità, Lisa adora tutti i gusti di frutta, ma il lapone credo la rappresenti appieno. Di un rosa tendente al viola, femminile, piacevole, ma con un gusto deciso. Per me ho optato per un semplice cioccolato.
Le traduzioni devono continuare. Adoro passeggiare per le strade di Firenze. Il Ponte Vecchio era il nostro posto preferito. Qui ci siedevamo ore e ore a guardare il fiume nel suo placido scorrere.
È proprio vero, panta rei. Le cose belle e quelle brutte. Amavamo questo luogo. E chi non lo ama? Mi pulisco la bocca con il tovagliolo e lo metto in tasca nel momento esatto in cui suona il telefono.
"Pronto?" "Ehi Maglionemacchiato ricordi il favore che mi devi?" Come dimenticarselo. "Forse potrei ricordami qualcosina, giusto un accenno. Perchè?" "Bhe ho bisogno di te. Vediamoci al 20 di via Garibaldi. Ti aspetto, bye." Attacca e rimango immobile. Non oso muovermi. Via Garibaldi, numero 20.
Che cavolo Fil, ci sono milioni di indirizzi a Firenze, perchè proprio lì? Non ho nessuna intenzione di tornare in quel posto. Allo stesso tempo sono perfettamente consapevole di dover andare.
E comunque lui può averlo detto come luogo di incontro, non significa che vuole che entri proprio lì.
Dal Ponte Vecchio la strada non è molto lunga, ma sicuramente piena di ricordi. L'avrò fatta milioni di volte, è la prima volta che la percorro da sola. Una volta arrivata vedo Fil davanti alla ex casa discografica. Non sapevo avessero messo un telo per ristrutturarla.
"Ehi di cosa hai bisogno?" "Andiamo di fretta eh? Ok, allora ciò che tu farai oggi per me sarà una cosa in cui sei molto brava, per cui non ti dovrai preoccupare" "Ovvero?" "Cantare" Scoppio a ridere . "Tu sei pazzo, se sei venuto fino qui per sentirmi cantare, mi dispiace che tu abbia fatto tutta quella strada". Alza gli occhi al cielo. "Lo sapevo che avresti reagito così, Dan mi aveva avvisato". Mannaggia a te Dan, ti sei ricordato di Capodanno. "Per cui ho preparato un'alternativa, alla quale però tu non potrai dire di no se ti rifiuti di fare la prima" "Tutto a parte il canto" "Ottimo".
Si sposta dietro di me e mi scosta i capelli per mettermi una benda sugli occhi. "Odio essere bendata" "Niente storie, hai fatto la tua scelta". Mi prende per mano e io mi libero. Allora mi prende per i fianchi. Peggio ancora. Mi fa girare e perdo il senso dell'orientamento. Spoiler non l'ho mai avuto, ma questi sono dettagli. Quando mi fermo ci spostiamo avanti e Fil scosta una specie di tenda. Un profumo molto buono arriva alle mie narici, mi sforzo di afferrare un sogno che non riesco a ricordare.
Quando Fil mi toglie la benda sto ormai piangendo, ma non per dolore come l'ultima volta in questo posto, ma per nostalgia di tutto ciò a cui ho rinunciato quando ho detto addio.
Quando le persone care muoiono non portano con sè un pezzo di chi hanno amato, altrimenti sulla terra rimarrebbero solo anime infelici che non avrebbero nulla al di fuori delle lacrime; infatti devono essere le persone che rimangono, a vivere anche per chi non c'è più, portando dentro di sè la luce di coloro a cui si è voluto bene. Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta.
Io sono una ragazza ansiosa, paranoica, testarda e complicata, ma ho la fortuna di non essere sola.
"Piccola perchè piangi?" "Non chiamarmi piccola" "Come vuoi. Fai un bel respiro, la festa sta per cominciare".
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Twins~ Un mondo per una
Ficção GeralPerchè si nasce da soli se poi, da soli, non si è in grado di affrontare la vita? I problemi e le difficoltà di un' adolescente che deve fare i conti con un mondo molto più grande di lei per uscire dal guscio e imparare a camminare con le proprie g...