-Juice- Harry Styles"Che cosa posso regalare ai gem?""E io che ne so Tom?Non ne ho la più pallida idea" "Sto pensando a una fornitura di tabacco annua per Dan..." "Vuoi rovinarti Tom...non hai idea di quanto fumi quel tossico..." "A proposito di tossici...è ora che tu conosca nonna Emy..."Nonna Emy?! Non era in Nuova Zelanda l'ultima volta che ho avuto notizie da lei?" " bhe, le tue ultime notizie risalgono a circa 5 anni fa, io credo sia arrivata l'ora che tu la conosca finalmente."
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"Te la spassi in questa casa eh?" Una signora sulla sessantina seduta in soggiorno mi fissa. Entra Dan. "Wow, se non te la spassi tu io ci faccio un pensierino..."Fischia. Dan ride. "Se vuole sono libero". Se esisti, Dio, poni fine a questa conversazione … "Suppongo che tu sia nonna Emy, Tom mi ha parlato di te..." "Tom, proprio un bel ragazzo se solo non fosse mio nipote.... " Spalanco gli occhi. Lei continua". Comunque sono io, l'insostituibile nonna Emy". Assume una posa da guerriero vincitore che Mussolini levati.
Ridiamo. È un sacco estroversa. Entra Theo. "Ehi Dan stavo pensando di invitare anche la squadra alla festa...."Si ferma e fissa la nonna. "Io sono nonna Emy, incantata". Gli prende la mano e la bacia senza contegno. Secondo me non vede un ragazzo dalla prima guerra mondiale. Theo è a dir poco scandalizzato e si fissa la mano che ormai è viola.
Mi guarda in modo interrogativo "Lei vive qui?" È visibilmente preoccupato. Io rido. Speriamo di no.
Risponde lei "Purtroppo abito con mio marito non molto lontano... per cui se vuoi qualche sera puoi chiamarmi". Gli fa l'occhiolino.
Credo che Theo stia per vomitare e, mentre Dan se la ride, Tom vorrebbe sotterrarsi ed è viola di vergogna. "Ora devo andare a prendere il vestito per la festa...anzi credo verrò in pantaloni tanto sono su ruote..." "Anche noi dobbiamo comprare i nostri vestiti" dicono all'unisono i ragazzi. Dan mi passa di fianco "ovviamente offri tu vero? Che servirebbe essere ricca sfondata se no?" Sbuffo, per fare scena, ma ovviamente acconstento.So benissimo che i gem non se li potrebbero permettere e che io, al contrario, posso. Già si sono trovati entrambi due lavori part-time, in fondo con tutto ciò che si fuma Dan potrei davvero dar fondo al mio patrimonio. Sorrido, immagino la mia famiglia che rientra in villa e vede la mia vita di ora. Anche loro sarebbero felici. Escludendo la carrozzina. Aggrotto la fronte. Ho deciso di non sporgere denuncia, per questa volta, anche perchè non avendo prove nè testimoni oculari vorrebbe dire utilizzare il mio nome in questura, e non ho ancora capito il vero motivo che spinge Gio a tutto questo, per cui voglio aspettare. Spero solo che lui e la sua famiglia stiano bene. E poi io ora ho un sacco di guardie del corpo. Guardo le ruote, sarà difficile annoiarsi.
...
Fisso il mio nuovo acquisto, se nonna Emy non ci avesse provato con il commesso non lo avrei sicuramente comprato. Almeno niente tacchi. I pochi benefici di essere in sedia a rotelle. Dall'altro lato però mi fanno un male cane le braccia, mi serve del ghiaccio. Mi dirigo verso la cucina e incontro Tom.
"Tutto ok?" "Sisi vai tra Tom...solo che le mie braccia sono stanche per tutti i miei spostamenti...sai è dura far girare le ruote..." Prende un foglio e disegna una tabella. "Che cavolo fai? Non ci credo. Dimmi che non hai diviso la settimana in modo che o tu o Dan o Theo mi spingiate in carrozzina…" il suo sguardo soddisfatto parla per lui. Direi che l'ha fatto davvero....
"Attento! gira, scalino...sei un fallimento " "Piccola Noa dovrai accontentarti dell'autista Daniel" "Gli autisti sono caduti proprio in basso..."gli faccio una linguaccia. In risposta accelera fino a quando non gli urlo di fermarsi. "Ti odio Dan" "L'odio è in sentimento molto forte piccola, sono onorato" "Smettila di chiamarmi piccola" sbraito "Ma tu sei piccola". Mi tocca i capelli. "Non toccarmi i capelli". Mi accarezza una guancia. "Non toccarmi le guance"
"Sei una rompiscatole" "Almeno non sono un autista tossico..." Fa girare la sedia, veloce, veloce. Mi viene da vomitare. "Okok, scusa l'autista è un lavoro dignitoso, uno dei più dignitosi al mondo...". Si ferma. Ride soddisfatto della vittoria.
"Dan, passami il cellulare, non lo accendo dall'altro giorno al parco". Trovo un sacco di messaggi dalla mia vecchia vita, uno in particolare che non aspettavo.Mio zio insegna a Firenze ed è stato male...così passo a salutarlo
Se mi incontri per strada non cambiarla.
FDBDB, De Biagi. Il prof De Biagi è suo padre. Lui sarà a Firenze. Mi sento svenire.
...
"Il gelato alla fragola è il migliore che ci sia" Apro gli occhi "Mm che stai dicendo, fa vomitare" "Sicuro che questo ti avrebbe svegliata" tira un sospiro di sollievo. Alzo la testa.
"Che ore sono?" Dan guarda l'orologio e si incupisce. "È quasi ora della festa". "Ma sei pazzo?!vai a prepararti" "Non ho nessuno intenzione di lasciarti da sola...non dopo che ti ho visto morta" "Tranquillo Dan non ti preoccupare, ti giuro che proverò a non morire" "Sai, se mi lasci mi metto il vestitino rosso." Dan ride. "Potrei aiutarti io a mettere il vestito.."Nonna Emy fa decisamente male a tutti. "Daniel Stevenson, esci subito dalla mia camera" "Ok ok ci vediamo dopo"
Esce. Riapre la porta.
"Se il vestito lascia troppo poco all"immaginazione non ti faccio uscire, che poi sono geloso" Mi fa l'occhiolino. "Non sei tu il problema, sono io. Ti vedo come un amico" lo canzono.
"E che amico ti è capitato però. Sei una ragazza fortunata, guardiamo in faccia la realtà" indicandosi "guarda che ben di Dio, cosa vuoi di più? Non mi manca nulla" "La modestia sì". Gli chiudo la porta in faccia.Sorrido, adoro Dan, è proprio una bella persona, è uno sbruffone, ma poi ci tiene.
A posteriori avrei preferito che fosse rimasto dato che ho dovuto chiamare nonna Emy per farmi aiutare a mettere il vestito rosso striminzito. Ma fortunatamente, dopo solo qualche commento sulla mia biancheria intima, a suo dire, da vecchia e non provocante, stavo di nuovo tranquilla sulla mia sedia a rotelle.
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Twins~ Un mondo per una
General FictionPerchè si nasce da soli se poi, da soli, non si è in grado di affrontare la vita? I problemi e le difficoltà di un' adolescente che deve fare i conti con un mondo molto più grande di lei, uscire dal guscio e imparare a camminare con le proprie gamb...