Somebody to you || Liam Payne

Capitolo 12

In radio passano le mie canzoni preferite, canticchio abbassando il finestrino.

Un venticello attraversa i miei capelli solleticandoli.

Finalmente sono arrivata a casa.

Ieri ho chiamato i miei per avvertirli che sarei venuta e mi hanno detto che Nath è già li da ieri. Rivedere la mia famiglia dopo settimane, mi mancava.

Scendo chiudendo lo sportello mentre mio padre mi viene incontro.

"Hei tesoro, ti trovi bene con la macchina?" Sorride allargando le braccia.

Annuisco con la testa.

"Certo papà, è fantastica!"

Mi accompagna dentro e vengo travolta da un buonissimo odore.

Mamma sta cucinando, per me.

Mi sembra di essere tornata bambina, eppure circa un mese fa abitavo ancora qui.

Viene anche lei a salutarmi.

"Dov'è Nath?" Chiedo.

"Di sopra nella sua stanza a giocare a quei videogames inutili." Sorride "Ti sta aspettando, vai a salutarlo."

Salgo le scale e apro la porta. Nath vedendomi si alza dal letto e viene ad abbracciarmi.

"Ciao sorellina." sorride.

Ricambio l'abbraccio, è davvero il miglior fratello del mondo.

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Mastico il pane mentre la mamma mi riempie il piatto.

"Allora Ebony come va coi ragazzi?" Chiede.

Nath ridacchia tirandomi un colpetto sulla spalla.

"Questa domanda non la scampa nessuno!" Ride.

Mi limito a fare spallucce mentre nella mia testa passano le immagini di quei momenti impossibili da cancellare.

L'ultima volta che ho parlato con Liam dopo il bacio, ma soprattutto Niall. Non riesco ancora a capirci niente.

Ricordi sfuocati si proiettano davanti a me.

Io che cado sopra di lui, il bacio, io che scappo frettolosamente con la scusa più banale di sempre.

Perchè?

Perchè sono scappata?

Non lo so.

"Ebony tutto bene?" sussura mia madre.

"Si, grazie mamma, stavo pensando alla marea di cose che dovrò studiare al ritorno."

Altra scusa indecente, magari tutto è una scusa, pure io lo sono.

"Dai non pensarci, hai bisogno di prenderti una pausa." Si alza dal tavolo portandomi un bigliettino.

"Ti ho prenotato la parrucchiera per oggi pomeriggio, magari ti servirà a distrarti un po'."

Sorrido ringraziandola per essersi preoccupata dei miei capelli, in effetti sono parecchio orrendi.

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Esco spingendo la porta di vetro, mi sento rinata.

Ora sento il bisogno di fare un giro e di andare a trovare un po' di amici. Non ne ho tanti qui, molti li ho persi tra i vari cambiamenti di scuola ma andare a trovare un po' di vecchie conoscenze fa sempre bene.

Attraverso di fretta la strada sfiorando un alto ragazzo che subito riconosco.

"Matt!" Esclamo salutandolo.