Capitolo 10 - Liam

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Mi svegliai con un dolore allo stomaco che mi tolse il respiro. Mi lamentai e mi stiracchiai prima di alzarmi a sedere, e mi sentì leggermente infastidito quando mi trovai faccia a faccia con un'altra persona.

"Kaylis Hope Johnston!" guardai con aria feroce la bambina di cinque anni che in questo momento era con le ginocchia sul mio stomaco. Inclinò semplicemente la testa e mi sorrise innocentemente; sbattendo le sue ciglia. Bambina manipolatrice.

Scossi la testa, ma era davvero difficile continuare a fissarla male. Lei sapeva benissimo come tirarsi fuori dai pasticci, come faceva anche Faith. Loro due sono tenere ma sono anche una combinazione mortale.

Allargò gli occhi e continuò a fissarmi. Il mio labbro si contrasse ed entrambi sapemmo che aveva vinto, di nuovo. Lo faceva sempre.

"Liam"un enorme sorriso comparse sulla sua faccia quando capì di essere stata perdonata. "Ti voglio bene" si avvicinò a me e si aggrappò con il suo piccolo corpo attorno a me. Le sue mani erano unite insieme dietro al mio collo. Si rannicchiò contro il mio petto ed io intrecciai le braccia attorno al suo bacino e l'abbracciai.

Lei può essere un dolore al culo, ma le parole non potevano esprimere quando volevo bene alla mia sorellina.

"Liam" sentì un'altra voce gridare e quando Kaylis si tolse, un'altro piccolo corpo salì su di me.

Faith.

Volevo bene anche a lei come una sorella, non quanto la mia sorellina, ma siamo lì. Le guardai, e come sempre sorrisi a quanto sembravano uguali.

"C'è una ragione per il quale vi troviate nelle mia stanza?" chiesi.

"Addison è sveglia" cinguettò Faith. E ora tutto aveva più senso.

"Te lo ha detto la mamma di venirmi a svegliare, Kaylis?" chiesi.

"Si!"

"E che dovevi saltare su di me?" alzai un sopracciglio.

"No, l'ho deciso io perchè sapevo che mi avresti perdonato!" gridò e poi entrambe corsero via dalla mia stanza mentre mi sedetti scioccato.

Cioè, so che lei sa quando fa qualcosa di sbagliato o di fastidioso, ma non l'ho mai sentita dire che lo fa perchè poi la passa liscia! Ragazzaccia manipolatrice.

Saltai giù dal letto e mi affrettai ad indossare le scarpe prima di dirigermi verso la casa della signora Lalan. Non bussai neanche, entrai e basta. Mi assicurai di togliere le scarpe prima di camminare, e la signora Lalan ed Addison erano lì sedute semplicemente a fissarmi.

Sorrisi dolcemente a loro "Kalila!" gridai, cercando di suonare normale "Ho bisogno di te ragazza!" arrivò scendendo le scale saltellando e sorridendo.

"Si bellissimo."

"Beh ciao bellissima" era come una sorella per me, quindi questa era semplicemente una conversazione normale.

"Di che cosa hai bisogno?" chiese.

"Kaylis mi ha detto che lei fa quello che vuole con me perchè sa che la perdonerò." Incrociai le braccia e lei vacillò un sorriso, sapeva dove stavo andando a parare con questo, fece un piccolo passo indietro. Misi un dito sul mio mento come se stessi pensando "mi chiedo chi sia stato ad insegnarglielo" la guardai e lei mi sorrise.

"Capito" fu tutto quello che disse prima di voltarsi, ma sapevo quello che stava arrivando. Non riuscì a fare altri passi prima che il mio braccio si aggrappasse al suo bacino per poi alzarla sulla mia spalla.

Secrets in silence - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora