Capitolo 3 - Addison

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Avere Liam nella mia stanza per così tanto tempo era snervante, continuava a guardarmi mentre sistemavamo le cose e sembrava come se lui potesse guardarmi dentro, come se lui sapesse tutto.

Sapevo che era impossibile; la cosa più snervante era che potevo vedere che lui voleva sapere. Non volevo parlarne, che è anche la ragione per non aver detto a mia zia che io sono stata spedita qui perchè ho un crollo mentale. Ciò conduce alla domanda sui miei genitori che io non voglio rispondere e a che cosa è dovuto il mio crollo mentale, il quale io non voglio definitivamente rispondere.

Mi sdraiai sul mio letto e ammirai la camera. Era bellissima e ho potuto vedere che hanno fatto di tutto per farmi sentire a casa. Ho una camera con una cabina armadio, un mio bagno e i murales erano bellissimi.

Sapevo che il panorama di Seattle era stato pitturato per me, ma non ero sicura degli altri. L'unica cosa che mancava era un cielo dipinto sul soffitto, forse avrei potuto parlare con zia Lalan riguardo a questo. Era come se il cielo nella mia vecchia stanza, mi confortasse alla notte.

Stetti sdraiata sul mio letto per un'altra ora e mezza prima di decidermi che era l'ora per farmi vedere da tutti gli altri. Non so che cosa farò, ma dopo tutto quello che hanno fatto per farmi sentire comoda, mi sento ancora peggio.

Onestamente mi aspettavo che sarei stata messa in una piccola bianca camera con un letto senza nient'altro dentro. Lei è la sorella di mio padre dopo tutto. Ma ho già potuto vedere che lei non è affatto come lui, mi chiesi come lui fosse così... lui.

Presi il mio quaderno degli appunti e camminai lentamente verso la porta, cercando di rimandare il più possibile. Ero imbarazzata; io proprio non ci riesco a credere di aver combinato un casino del genere. Seguì il rumore e finì nella cucina dove zia Lalan stava ai fornelli.

Scrissi "mi dispiace" e mi diressi verso di lei toccandole la sua spalla e il contatto, sorprendentemente, non mi fece dare di matto.

Lei saltò e si voltò con una mano sul suo petto "Oh Addison, piccola mi hai spaventato" mi fece un piccolo sorriso. Alzai il foglio per farglielo leggere.

"Tesoto, va tutto bene. Ma tu stai bene ora?" annuì.

"Grazie per la mia camera, è bellissima" sorrisi.

"Prima era la seconda camera di Kalila che utilizzava per dipingere, ma lei ha dipinto il panorama per te, c'è qualcosa che hai bisogno di cambiare?"

Ci pensai, chiedendomi se potessi dirglielo dopo tutti i problemi che le ho fatto passare, ma poi immaginai che l'onestà era la cosa migliore.

"Nella mia vecchia camera, avevo un cielo dipinto sul soffitto con adesivi fosforescenti nel buio, mi chiedevo se potevo farlo."

"Un minuto" camminò fuori dalla stanza e ritornò con una ragazza più o meno della mia età con capelli biondi ondulati. Era bellissima e aveva quell'aria di fiducia attorno che vorrei avere anche io.

"Ciao Addison" sorrise, ma tenne le sue distanze.

"Allora, Addison voleva sapere se potevamo dipingere un cielo con delle stelle adesive fosforescenti."

"Vuoi avere il cielo di notte o di giorno?"

Non ho mai pensato a questo, davvero. "Tu che cosa suggeriresti?"

"Giorno, poi è luminoso durante il giorno, ma alla notte, una volta spente le luci, verranno fuori delle stelle."

Annuì e sorrisi.

Secrets in silence - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora