Capitolo 26 - Liam

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Quando le sue delicate labbra incontrarono le mie il mio cuore saltò, e quando ricambiò il bacio mi sentì disperato per riuscire a baciarla ancora di più, per essere vicino a lei. Pensavo che mi avesse spinto via quando feci correre la mia lingua contro le sue labbra, ma mi scioccò quando le separò.

Quando la mia lingua incontrò la sua mi sentì così tanto bisognoso di lei in quel momento, non sessualmente ma solo essere fisicamente vicino a lei. Continuai a baciarla fino a quando nessuno dei due riuscì più a respirare.

Non seppi che cosa dirle dopo quel primo bacio, così la baciai di nuovo, non voglio che lo rimpianga, avevo così tanta paura che lo facesse, ma volevo sentirmi contro di lei di nuovo, così mi girai portandola con me.

Non mi sarei mai aspettato da lei che accettasse il bacio ed ora che ero sopra di lei, corpo contro corpo, sentì la carne del suo fianco sotto le mie dita e sentì che i miei sentimenti per lei si stavano approfondendo. Non so come, dopo tutto quello che ha passato, abbia permesso di farmelo fare.

Pensai che l'avrei fatta dare di matto, ma sembrò fare l'esatto opposto.

Semtì il mio cellulare squillare ancora e ancora ma non permisi a me stesso di importarmene fino a quando mi passò il pensiero di chi potesse essere, l'unica persone che mi chiamerebbe così tante volte di fila. Lo presi e parlai con mia madre prima di tornare indietro.

Non sapevo che cosa dirle, tranne le poche parole riguardanti il tempo, ora mi sentivo timido a starle attorno, non sapevo il perchè, ma mi sentivo così. Continuai ad aspettare che se lo rimpiangesse, ma non ci fu alcun segno.

Seppi che tutti sapevano qualcosa di quello che era successo quando li raggiungemmo ed internamente gemetti, dovrò aspettarmi una bella chiacchierata con i miei genitori, e questo sarà molto imbarazzante e mi farà sentire a disagio, soprattutto con mia madre.

Durante la cena continuai a tenere il contatto con gli occhi di Addie più che potei e poi restammo in uno strano silenzio quando lavammo i piatti, fu una sorta di punizione per essere arrivati in ritardo e per non aver risposto subito al cellulare.

Sembrò così confusa e a disagio ed io non seppi come aiutarla, odiavo vederla così. Continuò a guardarmi con la coda dell'occhio, così la tirai da un lato e prima che potesse parlare la voltai e la baciai.

Misi una mano sul muro dietro di lei e l'altra sul suo fianco, e quando mise le sue braccia attorno a me realizzai che potevo davvero farlo.

Massaggiai la mia lingua con la sua, ma non riuscì a bastarmi di lei, specialmente quando sapevo che avevo solo un minuto. Bloccai tutto ciò che c'era attorno a me perchè tutto ciò che importava ora era che, anche se fossero passate già due ore, lei mi stesse ancora baciando.

Il mio cuore sembrò fermarsi quando sentì qualcuno schiarirsi la gola, la mia più grande paura fu che ci fosse un genitore nella stanza e fui sollevato quando vidi che c'erano Asher e Kalila.

Beh non sono sicuro se essere sollevato o no, loro potrebbero essere molto cattivi.

"Allora" iniziò Asher.

"Che sta succedendo qui?" finì Kalila.

E qui, io ed Addie ci congelammo sul posto, ero ancora abbassato al suo livello ed eravamo ancora petto contro petto, beh per quanto ci consentisse la differenza di altezza e le sue braccia ancora attorno a me.

"Uh, niente" disse Addie e Kalila sogghignò.

"Davvero, a me sembra che stiate facendo qualcosa, poi penso che Liam sia un pessimo baciatore." Disse ed io la fissai.

Secrets in silence - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora