Capitolo 11 - Addison

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Andai fuori casa dopo aver mangiato e mi diressi verso il campo per vedere il cavallo selvaggio, a nessuno piace ma c'era qualcosa in lui che amavo. So che era sciocco ma quando sapevo che nessuno era lì in giro andavo fuori e lo guardavo.

Guardò con circospezione la prima volta, ma sembrò rilassarsi ogni giorno sempre di più quando venivo.

Oh cosa stavo facendo? Feci un grande passo. Ero così stanca di stare sola, e stavo solo ferendo me stessa isolandomi dagli altri. Loro non mi farebbero del male, ma era un pò difficile farsi toccare.

Sentì come se il cuore stesse battendo fuori dal mio petto quando partecipai alla preghiera. Sarò onesta ho perso tutta la fede in Dio per ciò che è successo, ma oggi era un giorno che mi fece sentire il bisogno di unirmi con la famiglia e ringraziare davvero Dio per avermi mandato queste persone nella mia vita.

Loro mi facevano sentire di nuovo viva, come se forse potrei parlare o essere normale, loro mi davano la speranza.

Mi sedetti lì con il cavallo selvaggio di fronte a me, lui rimase lì fermo a fissarmi mentre lo guardavo anche io. Presi la mia decisione e mi alzai, feci un passo avvicinandomi a lui, sorridendo ma in realtà ero terrificata.

So che questo probabilmente non avrà una bella fine ma volevo comunque provare. Erano tutti così cattivi con lui. Lo forzavano solo a fare quello che volevano e sapevo come ci si sentisse senza potere. Lui voleva solo scegliere di combattere, dentro aveva il fuoco ed era rinfrescante.

Porsi la mia mano e mi fermai lì dov'ero, dopo pochi secondi feci un altro passo avanti e mi fermai di nuovo. Il cavallo rimaneva semplicemente lì. Quando feci un'altro passo avanti, ero circa a dieci piedi di distanza da lui e sembrò stare ancora bene così feci un'altro passo.

Feci altri piccoli passi fino a ritrovarmi a quattro piedi di distanza da lui, i suoi occhi erano spalancati dalla paura così come i miei. Ma gli feci un sorriso e feci un'altro passo. Ora ero a tre passi di distanza e lui non si muoveva. Ancora uno e potevo toccarlo.

Annuì verso di lui e mi trascinai avanti, poi gli diedi la possibilità di muoversi verso di me. Mi guardò per un lungo periodo e lentamente voltò la sua testa e fece toccare il suo muso sulla mia mano mentre trattenni il respiro. Non mossi la mano perchè non volevo insistere.

Ma il modo in cui strofinò il suo muso contro la mia mano mi fece sentire felice ed in uno stato d'animo davvero rilassato. Mossi la mia mano lentamente e lo accarezzai gentilmente per un paio di minuti. Fece un passo indietro e lasciò uscire un piccolo sbuffo o un sospiro o qualcos'altro per poi andarsene.

Lasciai la metà del campo sorridendo per poi tornare a sedermi contro il cancello. Quello è stato davvero la ciliegina sulla torta per questo giorno.

I successivi giorni passarono. Potevo dire che le persone erano confuse e si aspettavano che esplodessi da un momento all'altro, ma non lo feci. L'ultima volta li ho allontanati ed ero sicura che stessero aspettando che lo rifacessi, e l'ho quasi fatto, sto ancora lottando contro questi istinti che mi dicono che non posso fidarmi di nessuno se non di me stessa, che questa era una brutta idea.

Sapevo che non lo era ed io dovevo avere una conversazione con me stessa molte volte durante il giorno per farmi fare dei passi avanti. Questa era una buona cosa, potevo davvero farlo.

Trascorrevo molto più tempo con la mia famiglia, non solo con Liam, e il loro sorriso era sempre più genuino con il trascorrere dei giorni. Zia Lalan e zio Ethan mi guardavano come dei genitori orgogliosi, che era un'altra cosa strana per me. Non ho mai visto i miei genitori mostrarmi delle emozioni positive, lasciamo stare l'essere orgogliosi.

Secrets in silence - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora