Capitolo 33 - Addison

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Per tutto il giorno mi sentì come se fossi in un altro mondo. Mi persi nei miei pensieri per tutto il giorno e anche durante la cena e andai a dormire presto con Liam e Keisha in quanto domani, Liam, si dovrà svegliare presto.

Con i pensieri tornai al campo, il modo in cui mi chiamò dolcezza, come fosse naturale il suo bacio per dirmi 'ciao' e 'a dopo', come al sicuro mi sentissi quando mi strinse tra le sue bracia e come naturale mi sentissi stare con lui.

Ci comportavamo come se avessimo una relazione. Lui c'è sempre quando io ne ho bisogno, dorme con me e mi apro a lui. Trascorriamo molto tempo insieme e abbiamo avuto un appuntamento. Ci baciamo come fanno tutte le coppie, ma noi non siamo una coppia.

Mi sentì confusa tutto il giorno mentre cercai di immaginarmi come terminare tutto questo, so che in un'altra vita potremmo stare insieme senza problemi, ma so che dovrà tutto terminare tra tre settimane e mezza, ma continuavo a ricordarmi ogni giorno quale fosse l'esatto motivo del perchè dovrò tornare a casa.

La mia famiglia mi odia, sono abusata e colpita, non mi è permesso di parlare e mi hanno praticamente addestrata per diventare un avvocato provvisorio, abbastanza per far si che i miei genitori ottengano ciò che vogliono, anche se ciò significa che devo essere una moglie schiava casalinga. Non c'è niente per me lì.

Nessuna vita, nessun amore, nessuna vera famiglia.

Ma so che i miei genitori manderanno all'inferno questa famiglia e me se non tornassi. Mi importa troppo di queste persone per permettere ai miei genitori di fargli del male. Ho accettato ormai da molto tempo il mio destino e questo sarà il mio ultimo e solo assaggio di libertà prima che le cose peggiorino.

Appena tornerò a casa, mamma inizierà a parlare del matrimonio ed io non avrò nessuna scelta, sarà meglio per Liam che io termini tutto quello che abbiamo ora, ma non riesco a farlo. So che così sarò egoista, ma so che lo ferirò e che mi ucciderà dovermene andare.

Ogni giorno che passavo con Liam era un altro giorno per chiamare i miei genitori e rifiutarmi di tornare a casa.

Ma non ho questa opzione.

Liam si svegliò presto e con i movimenti e la mancanza sua e di Keisha nel letto mi svegliai. Si assicurò di darmi un bacio prima che tornai a dormire per un altro paio d'ore.

Continuai a pensare alla sensazione delle sue labbra sulle mie mentre mi riaddormentai. Cercherò di ricordami quella sensazione ogni singolo giorno prima che me ne andrò.

Un paio d'ore dopo mi alzai ed aiutai a preparare la colazione per tutti noi prima di pulire. Io e Kalila decidemmo di uscire e di distenderci al sole, cercando di far abbronzare il nostro stomaco e la nostra schiena.

"Allora, che ne pensi di questo posto?" chiese.

"Lo adoro."

"Avrai intenzione di ritornare per farci visita?" chiese ma io non ebbi una risposta a quello.

"Non lo so. Ma lo spero davvero tanto."

"Perchè?" chiese.

"Non so se mi sarà permesso."

"Addison, hai diciannove anni, sei un'adulta, puoi fare quel che cavolo vuoi. Non permettere che loro controllino la tua vita." Disse duramente.

Ha ragione, legalmente non possono fare un cazzo, ma ho il terrore di andare contro di loro.

La ragione del perchè dovrò tornare a casa è perchè i miei genitori sono persone cattive. Non importa se mi trovassi lontano di dieci miglia o di duecento, loro troverebbero un modo per trovarmi e mi farebbero vivere una vita d'inferno.

Secrets in silence - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora