Capitolo 45 - Addison

4.1K 107 27
                                    

L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Liam era lì, questo deve pur sempre significare qualcosa. Riesco a vedere che l'ho ferito e anche se sono passate due mesi la ferita è ancora fresca, credetemi è anche fresca per me.

Una volta che mi svegliai, rimase distante mentre la mia famiglia e il dottore entrarono. Mi fecero un milione di domande per controllare la mia memoria e, sfortunatamente, mi ricordai tutto. Mi fecero altri test e mi dissero che dovevo restare qui almeno per un'altra settimana per vedere come guarivo e per essere sicuri che stessi bene.

Sono rimasta incosciente per due settimane.

"Addison vuoi qualcosa da mangiare?" disse mia zia ed io scossi la testa e distolsi lo sguardo. Questo non era il modo in cui volevo che mi vedessero, sapevo che avevo detto io ai dottori di chiamarli, ma pensavo che tutto questo non sarebbe accaduto.

Li stavo portando via dalle loro vite e Dio, sembravo terribile, potevo solo immaginare come fossi due settimane fa.

"Addie, la polizia vuole parlare con te." Entrò Ethan.

"Non oggi. Non voglio parlare con loro." Dissi.

"Piccola, devi farlo." Disse Lalan ed io scossi la testa.

"Per favore, voglio solo stare da sola." Sussurrai.

"Okay." Disse Ethan e lo guardai portare fuori dalla stanza zia Lalan ed io feci un sospiro di sollievo. Odiavo stare in questa situazione e odiavo essere sempre la vittima. Odiavo sentirmi così debole, non ho potuto combatterlo non ho potuto cambiare ciò che è successo.

Mentre guardai il mio corpo mi ricordai di tutto quello che mi fece e quando sollevai il mio camice per guardarmi lo stomaco mi sentì come se fossi in quel posto.

Sentì un bruciore contro il mio viso e mi strinsi la guancia. Ho detto qualcosa a suo padre che secondo Than avrebbe messo a repentaglio tutto.

"Hai quasi mandato tutto a monte, a me non servirai più a niente se succederebbe." Entrò in camera da letto ed io sapevo quello che sarebbe successo così corsi e mi chiusi in bagno.

"Oh Addison, pensavo che lo sapessi meglio, ora esci da qui." Tirò un pugno contro la porta ed io saltai. Mi rannicchiai in una palla nella doccia.

Sentì la porta scheggiarsi e cercai di non fare alcun suono, anche se sapevo che lui già sapeva che mi trovassi qui. Aprì la tendina della doccia e mi tirò per i capelli portandomi nella sala pranzo prima che mi spinse per terra.

Mi sentì male quando fece scivolare la lama sotto la mia maglietta e la tagliò poi fece lo stesso con i bottoni dei miei jeans. L'aria fredda colpì la mia pelle ed io volevo che tutto finisse, non volevo più vivere così e sapevo che se avessi cercato di combatterlo le cose sarebbero peggiorate e lui si sarebbe arrabbiato ancora di più.

Forse se questa volta mi uccidesse sarebbe meglio. Scappai e lui mi prese e mi gettò di nuovo a terra. Urlai quando mi tagliò la carne della mia coscia e del mio braccio.

Strinse il coltello vicino alla mia gola mentre mi usò di nuovo cosa che mi fece venir voglia di prendere il suo coltello e tagliarmi i polsi. Quando finì non c'erano alcune lacrime, come sempre ero semplicemente vuota, e comunque lui non meritava di vederle.

"Ciao." Mi voltai per vedere Liam stare lì in piedi imbarazzato ed io distolsi lo sguardo. Ero stata stupida per aver pensato che fossi abbastanza per lui. Ha preso la decisione di aspettare fino al matrimonio e questa per me è una decisione che non potrò mai prendere. Non potrà mai amarmi se sapesse che tipo di persona sono.

Secrets in silence - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora