Capitolo 21 - Addison

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Il modo in cui restammo lì seduti e parlammo come se fosse la cosa più naturale del mondo, fu una delle ragioni del perchè mi trovai così attratta da lui, era diverso da tutti quelli che ho incontrato.

Non ho mai incontrato nessuno così paziente o così disposto ad evitare tutti i problemi che avevo. Le persone di solito erano curiose, ma lui si trovava comodo nel mio silenzio. Mi fece delle domande ma se non ero pronta per parlarne lasciava stare, non ha mai insistito.

Di solito aspettava che fossi io ad andare da lui e quando volevo provare a toccare delle persone, rimaneva lì e mi incoraggiava.

Ora stavo parlando e non l'avevo ancora elaborato, ma stavo avendo una normale conversazione con lui ed ero distesa contro il suo petto come se volessi farlo per sempre; come se non avessi mai paura, come se non fossero passati anni senza parlare, come se fossi semplicemente una normale ragazza.

Questo posto mi dava speranza, questo posto mi faceva sentire come se tutto potesse essere okay.

Questo giorno al laghetto fu migliore dell'ultimo. Mi ricordai come pensai che fosse quello il giorno migliore e come tenermi stretto il ricordo quando tornerò nel buio, ma questo era veramente il miglior giorno della mia vita ora come ora.

Ho il mio cavallo, il ragazzo che significa molto per me ogni giorno e potevo finalmente comunicare con lui. C'erano così tanti segreti che tenevo ed entrambi lo sapevamo, ma eravamo contenti ora.

Trascorsi tutto il giorno ridendo e mi rattristì quando fu l'ora di tornare a casa per la cena, volevo restare qui fuori così per sempre. Tornammo indietro insieme cavalcando e per la prima volta non rimanemmo seduti in un beato silenzio osservando tutto ciò che c'era attorno a noi.

Portammo Hadley e Connelly al fienile e li togliemmo le selle per poi portarli dentro al recinto nell'area che connetteva le due fattorie. Ci dirigemmo verso casa e mentre camminammo fianco a fianco, urtai Liam con la mia spalla e lui fece lo stesso.

Ma poi trattenni il fiato quando mi prese la mano e mise le sue dita tra le mie. Guardai lontano da lui per nascondere il rossore che si stava formando sulle mie guance.

Ci dirigemmo verso il tavolo, era strano non cucinare con mia zia ma Liam tirò fuori la mia sedia per farmi sedere e lui si sedette affianco a me. Sorrisi a tutti quanti e loro mi fissarono solamente, lo odiavo davvero quando lo facevano, a questo punto era diventato al di là dell'inquietante.

"Il vostro fissare in gruppo sta diventando davvero inquietante" diedi voce ai miei pensieri e loro mi fissarono ancora di più ma con gli occhi spalancati. "Non sta migliorando ragazzi" li informai. "Chi vuole fare la preghiera?" chiesi e tutti si ripresero mentre Faith ridacchiò.

"Posso farlo io per favore?" pregò, era così tenera.

"Certo." Le sorrisi e lei divenne raggiante.

Presi con una mano quella di Faith e con l'altra quella di Liam. Tutti si tennero la mano e Faith iniziò.

"Grazie signore per la mia famiglia e per l'altra mia famiglia, grazie per il delizioso cibo e grazie per Addison che è così felice, è bella quando sorride. Amen!" gridò e noi la seguimmo.

Il mio cuore si sciolse alle sue parole. Era così giovane e così innocente. Ha davvero un'anima buona ed era rinfrescante da vedere.

"Allora Addison, come sta il cavallo?" chiese il padre di Liam.

"Il suo nome è Connelly e sta bene." Gli dissi mentre ci passammo i piatti.

"Lo hai davvero cavalcato e lui te l'ha permesso?" chiese.

Secrets in silence - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora