37 - Troppo grande per me

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Ciao ragazze mie, eccomi quiii!
Pronte a un nuovo capitolo?

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Grazie mille, vi voglio bene.

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Emma

Voci di sfavillanti leggende echeggiano nei cuori di noi mortali. Si librano nell'etere anime al profumo d'aneto, che, se le inali, poi vedi che peto! E biribam e biribum, e quel che vuoi si chiama tupirupirù! Bambagiò di qua, bambagiò di là, io sono Emma, la cuacuarracarà!

D'accordork, sì, potrei aver bevuto un po' troppo questo tardo pomeriggio, ma a volte, come dicono i poeti, l'alcol si rende indispensabile, perché aiuta chi fa fatica anche solo a esistere.

Chi sono questi poeti?

Beh, provate a indovinarne uno.

C _ A _ _ _ _    B _ _ D _ _ _ _R_

Fatto? Avete risposto?
Beh, non avete vinto un cazzo.

E poi, a dirla tutta, non sono neppure tanto sicura che il tizio in questione avesse questo parere preciso sull'alcol.

Va bene. Okay. Andiamo oltre.

Specifico: ho vissuto benissimork fino a che mia madre non è arrivata al teatro e ha bellamente deciso di dato di matto. Era un pomeriggio di prove; Jorg mi aveva assegnato una parte nel loro spettacolo e io ero concentrata a interpretarla al meglio. Ma quando l'ho vista attraversare il corridoio centrale tra i sedili di velluto, con il viso imbestialito, ho capito che l'idillio era finito e che la realtà – la mia realtà – era tornata per ricordarmi quanto facesse schifo.

Ma come ci siamo finiti in questo casino allucinogeno? Facile anche per un neonato intuire cosa possa essere accaduto.

Un mattino, Macy si è svegliata con la puntuale sensazione che Eloise non fosse a Comendeen. Ha cercato il suo passaporto in tutta la casa e, non trovandolo, ha deciso di avvisare mamma. Quest'ultima pare abbia avuto una sincope, ma dopo essersi ripresa si è infilata in macchina e ha raggiunto Comendeen City. Ad ogni suo "Dov'è tua sorella?", chiedevo a Jorg di cacciarla, finché non ha cominciato a impallidire, a piangere e a massaggiarsi il petto. A quel punto, è stato Jorg stesso a rivelarle dove fosse Eloise, rassicurandola che stava bene e che sarebbe tornata presto. Ma si sa, la latrina preferirebbe vedere gli organi di Eloise spappolati sulle rotaie di una ferrovia piuttosto che saperla in compagnia di Alex, così è svenuta. Siamo stati costretti a chiamare un'ambulanza. Non l'ho fatto io. L'hanno fatto due attori della compagnia che, mossi a compassione, hanno pensato solo a salvare la vita di una povera mamma preoccupata.

Io sono reginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora