CAPITOLO IV

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Elena scese per fare colazione insieme a Integra e Soren. Indossava un vestito verde e aveva legato i suoi lunghi capelli in una treccia che le scendeva sulla spalla destra. Soren la guardò con particolare attenzione; non l'aveva mai vista così rilassata, di buonumore e...bella.

«Sembri diversa oggi rispetto al solito, più felice» disse Soren omettendo la parte che riguardava la sua bellezza.

Le si arrossarono leggermente le guance «si beh, immagino sia perché mi trovo bene in questa casa.» Giocò un attimo con il cibo nel piatto «mi sento un po' meglio da quando ci hanno lasciati qui. All'inizio ero a disagio, ma poi mi sono ambientata in fretta.»

In realtà Elena sapeva perché si era svegliata così di buonumore. La chiacchierata con Alucard della notte scorsa le aveva lasciato un senso di benessere e tranquillità che non aveva mai provato dal giorno dell'incidente. E il sogno che aveva fatto era così reale...anche se le aveva suscitato qualche domanda. Era ancora innamorata di Soren, eppure da quando aveva visto Alucard non faceva che pensare a lui, nonostante sapesse ancora poco o nulla sul suo conto.

«Sono contenta di sentirtelo dire. Forse cambiare aria e fare nuove conoscenze era quello di cui avevi bisogno, Elena» intervenne Integra.

«Ma non è giusto che mi senta così, Anna e Paul hanno fatto tanto per me e io li ripago dicendo che sono più contenta ora che mi sono allontanata da loro.»

«Non devi pensare questo» le rispose Integra «hai passato dei brutti momenti ed è giusto che ora tu possa sentirti di nuovo felice, qualunque sia il motivo che ti rende tale. E sono sicura che loro ne sarebbero contenti» Integra le sorrise in modo rassicurante «a proposito, per renderti ancora più felice, Seras oggi è tutta tua e non vede l'ora di passare il pomeriggio con te.»

Soren non aveva più aperto bocca per tutta la conversazione, sembrava infastidito o preoccupato per qualcosa.

*****

Il cielo era di un bell'azzurro intenso, con qualche bianca e soffice nuvola, l'erba era verde e un lieve venticello contrastava il calore del sole. Elena era seduta sul bordo della fontana e aveva le gambe immerse nell'acqua fresca mentre Seras era seduta a gambe incrociate nell'erba. Anche Soren era nei paraggi, solo che si era tenuto un po' in disparte per lasciare le due ragazze libere di spettegolare.

«Non te l'ho ancora mai chiesto, ma come fai a rimanere alla luce del sole senza che ti succeda nulla?» chiese Elena con curiosità.

Seras ridacchiò «sono stata trasformata da Alucard, perciò il sole non è un problema per me come non lo è per lui.»

«Davvero è stato lui? E com'è successo?»

«Stavo morendo. Lui mi sparò in modo che la pallottola potesse attraversarmi il corpo e uccidere il vampiro alle mie spalle che mi teneva in ostaggio. Ma forse non è il caso di parlare di certe cose.» Temeva di impressionarla con dettagli troppo cruenti.

«Ma no, non preoccuparti!» Voleva sapere qualcosa di più su Alucard «Quindi lui è diverso dai normali vampiri?»

«Oh si, è molto più forte! Lui è IL vampiro. Non credo ci sia nessun altro che possa eguagliarlo. È unico.»

«Parli di lui con molto affetto e ammirazione.» Elena si chiedeva che tipo di rapporto ci fosse tra i due.

«Può essere terrificante a volte, ma è ok. È lui che mi ha insegnato ad essere un vampiro, è come un maestro per me.» Si alzò e si mise a sedere di fianco ad Elena picchiettandole una spalla «e tu mi sembri interessata a conoscere parecchie cose di lui.»

HELLSING: LIGHT AND SHADOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora