CAPITOLO XVII

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Dopo aver passato il resto della notte a preoccuparsi per Soren e a prendersela con sé stessa per non avere avuto il coraggio di parlargli apertamente prima del disastro, il sonno di Elena era parecchio irrequieto e pieno di sogni ingarbugliati. Che l'avesse scoperta in quel modo è stata la peggior cosa che potesse accadere. Come se non bastasse prima di addormentarsi aveva rimuginato su tutto quello che era accaduto negli ultimi mesi. Tutte le emozioni, già amplificate di loro per la trasformazione, si intensificarono di botto andando fuori controllo. La scoperta di chi era veramente, la minaccia costante del vampiro che l'aveva torturata e che avrebbe dovuto essere morto, il rapporto con Soren rovinato, il cambiamento del suo corpo, il cercare di controllare la sua sete di sangue per non diventare un mostro qualsiasi e la tremenda attrazione per Alucard. Tutto in una volta avevano innescato una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.

Sembrava stesse gestendo tutto alla grande e invece era sul punto di cedere.

Aprì gli occhi di colpo; erano rossi e brillanti. Nella mente aveva solo il pensiero di affogare quelle emozioni e metterle a tacere. Era sdraiata a pancia in su nella sua bara e quando la sua mente si schiarì per un attimo, si accorse di non essere sola; Alucard era sopra di lei e la fissava con il suo solito sorriso demoniaco.

«Buongiorno mia cara» disse accarezzandole una guancia con l'indice.

«Perché sei qui stavolta?» Tutto sommato non le dispiaceva, era una delle cose che desiderava in quel momento.

«I tuoi pensieri sono come delle urla nella mia mente e posso intuire cosa vorresti fare appena uscirai da questa stanza. Sono qui per soddisfare quei desideri» rispose con voce particolarmente calda e sensuale.

«Non riesco più a resistere. Queste emozioni... sono divorata dal desiderio di uccidere, dalla sete e dalla voglia di te» disse ansimando leggermente. Si leccò le labbra scoprendo appena la punta dei canini.

Alucard le passò il pollice sulle labbra dischiuse e la baciò con irruenza. Lei ricambiò immediatamente avvinghiandosi al suo corpo e intrecciando le dita nei suoi capelli fin quasi a tirarglieli. La bara era un tantino scomoda per due persone perciò lui si sollevò tirandosela dietro, senza mai staccarsi l'uno dall'altra. Finirono sul pavimento poco distante, incapaci di arrivare fino al letto poco più in là, dato che Elena lo spinse a terra e gli si mise a cavalcioni lasciandolo presto senza vestiti. Stava sfogando tutta la sua frustrazione baciando, leccando e mordendo ogni centimetro di quella pelle fredda e pallida. Alucard non era abituato a lasciare che qualcun altro avesse il controllo della situazione, ma era quello di cui lei aveva bisogno e in più gli stava dannatamente piacendo. Tornò a baciarlo sulla bocca torturandolo piacevolmente con i suoi movimenti, con le mani che lo accarezzavano e con la lingua che non gli dava tregua. Improvvisamente cominciò a mordergli il labbro inferiore finché non glielo fece sanguinare e cominciò a succhiare avidamente le gocce di liquido rosso che ne fuoriuscivano.

«Ho fame» gli sussurrò sollevandosi a sedere e guardandolo con sguardo lussurioso mentre continuava a leccarsi le labbra.

«Posso porre rimedio anche a questo.» Alucard si scostò un attimo da lei solo per tirare fuori un bicchiere e una bottiglia piena di sangue fino all'orlo.

Ne versò un po' del contenuto nel bicchiere, ma invece di offrirglielo ci immerse l'indice e con uno sguardo da demone tentatore osservò Elena succhiarlo mugolando di soddisfazione, con gli occhi rossi incatenati a quelli di lui.

«Ne voglio di più.» Il tono di voce di Elena sembrava quello di un gatto che fa le fusa.

Alucard stavolta immerse il pollice nel sangue e glielo passò sulle labbra dischiuse, sporcandogliele. Finalmente poté fare quello che aveva desiderato ogni volta che la vedeva nutrirsi; si avventò sulle sue labbra, gliele leccò e gliele morse in un bacio selvaggio senza riuscire a soffocare un ringhio di eccitazione.

HELLSING: LIGHT AND SHADOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora