CAPITOLO XXII

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Alucard, Elena e Seras erano a bordo di un taxi che li stava portando in un piccolo villaggio a un'ora e mezza di distanza dalla città di Glasgow, dove un'altra missione li aspettava.

Arrivarono che il sole stava ormai tramontando; molti negozi stavano chiudendo le serrande e i cittadini si stavano ritirando nelle loro case per la notte.

Potevano sembrare tre turisti che si erano attardati in giro per le strade del villaggio nell'esplorazione dei luoghi storici, invece erano lì per uccidere i ghoul che terrorizzavano la gente del posto. Potevano avvertire nell'aria la paura delle persone che si affrettavano a tornare al sicuro nelle loro abitazioni, lasciando le strade deserte. Il villaggio stava fronteggiando qualcosa di pericoloso e infausto, qualcosa che metteva in pericolo le loro vite, dato che la misteriosa scomparsa di quindici persone in una sola notte era stata pubblicata su molti giornali. Integra aveva provveduto a nascondere tutte le notizie e informazioni, in modo che potessero approfondire la situazione e risolvere il caso senza dare nell'occhio. 

Non sapevano esattamente da dove cominciare le ricerche, perciò decisero di passeggiare semplicemente per le vie buie e desolate in attesa che i ghoul uscissero allo scoperto. Le ore passarono nel silenzio assoluto e l'unica luce presente era quella dei lampioni che illuminavano i lati delle strade; improvvisamente un folto gruppo di ghoul cominciò a dirigersi nella loro direzione camminando tra le case dei cittadini. Tutte le porte e finestre erano sbarrate, segno che le persone all'interno si stavano nascondendo e ognuna di loro pregava di non essere la prossima a sparire. I tre compagni si fermarono allo scoperto in mezzo alla strada per attirare l'attenzione dei nemici, i quali come previsto, li circondarono famelici formando un cerchio intorno a loro, convinti di aver trovato le loro prossime vittime.

Contemporaneamente Seras e Alucard sfoderarono le loro pistole ed Elena sguainò la spada. La prima fila di assalitori in un attimo finì a terra in un bagno di sangue; alcuni decapitati o tagliati a metà, altri crivellati dai proiettili. Gli altri ghoul non avevano ancora realizzato cosa stava succedendo, che Alucard ed Elena stavano già danzando in mezzo alla folla, fianco a fianco, uccidendone uno dopo l'altro.

C'era qualcosa di strano però; erano veramente tanti, più di un centinaio. I ghoul di solito se ne andavano in giro sparpagliati, si riunivano solo sotto il comando del loro padrone. Chi era quel padrone e come mai aveva formato una piccola armata, si chiedeva Elena, mentre continuava a sterminare i nemici. 

Improvvisamente dal nulla, qualcosa volò a circondare il corpo di Elena, legandola strettamente. Urlò dal dolore, la corda che la avvolgeva era fatta di una specie di fibra d'argento benedetto; anche se non era qualcosa di letale per lei, il contatto le bruciava la pelle e ogni movimento per cercare di liberarsi non faceva che aumentare la sua pena. Qualcuno da dietro la afferrò per tenerla ferma; se quella corda non l'avesse indebolita così tanto sarebbe sicuramente riuscita a divincolarsi dalla presa.

Erano completamente circondati dai corpi dei ghoul e talmente impegnati ad ucciderli, che non si accorsero di essere finiti in una trappola. 

I ghoul rimasti in vita si fermarono di attaccare e si raggrupparono da una parte, permettendo ad Elena di vedere cosa stava succedendo. Anche Seras era stata legata con la stessa corda ed era inginocchiata a terra in preda al dolore. Alucard si teneva in piedi a stento; qualcuno gli aveva sparato crudelmente un intero caricatore addosso. La cosa strana era che le sue ferite non si stavano rimarginando, anzi perdeva molto sangue e sembrava in difficoltà a muoversi.

Una figura emerse dall'oscurità. «Vi è piaciuta la mia trappola? Non vi aspettavate che ci fosse qualcuno più forte di qualche ghoul ad aspettarvi, eh?»

Un vampiro dai capelli quasi bianchi legati in una lunga coda e gli occhi rossi e folli rideva divertito. Era Gabriel.

«Buonasera mia dolce Elena, finalmente ci incontriamo di nuovo. Il tuo profumo è inebriante proprio come lo ricordavo, se non migliore» disse lui accarezzandole una guancia e annusandola.

HELLSING: LIGHT AND SHADOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora