CAPITOLO XII

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E così passarono altre due settimane; non ci fu più nessun segno o notizia del vampiro che aveva minacciato Elena e tutto procedeva nel migliore dei modi. Lei e Seras erano diventate grandissime ed inseparabili amiche, Soren aveva finalmente accettato la sua trasformazione e non faceva altro che starle vicino. Era gentile, affettuoso e romantico; sembrava proprio deciso a volerla conquistare, senza però metterle alcuna fretta. A lei piacevano le sue attenzioni, ma c'era anche Alucard. Anche lui non si faceva mai perdere l'occasione di importunarla con altrettanto interesse. Nonostante facesse un po' la scontrosa e cercasse di stare sulle sue, aveva piacere nello stare in sua compagnia tanto che finiva sempre per passare parecchie notti con lui, anche quando aveva ormai imparato a combattere e difendersi.

Scoprirono di avere bisogno della compagnia reciproca l'uno dell'altra, non potevano più farne a meno. Non mancavano i momenti in cui scherzavano insieme, diventando sempre più complici e non mancavano neanche le occasioni in cui Alucard la provocava e la corteggiava; al contrario di Soren però, lui era molto più malizioso. Lei sempre lo metteva al suo posto e gli teneva testa; le faceva piacere ricevere quelle attenzioni e alle volte era quasi tentata a cedere, ma poi si ricordava il motivo per cui aveva deciso di non lasciarsi andare.

Per Alucard era una situazione nuova e strana, ma estremamente piacevole. Aveva sempre creduto di essere quello a cui avevano portato via tutto, senza essergli rimasto più niente. Il suo regno, i suoi sudditi, gli amici, la famiglia, tutto venne distrutto sotto ai suoi occhi. Aveva perso tutto a causa dei suoi ideali. Non gli fu permesso di tenersi neanche la donna che desiderava. Non aveva più nessuno, non era niente per nessuno, se non un'arma; era convinto di dover camminare su quella bellissima e desolata terra da solo, per l'eternità. Aveva trasformato Seras perché aveva ceduto al sentimentalismo e alla solitudine, ma era solo la sua allieva, non una compagna che camminasse al suo fianco. E ora c'era lei, Elena. Era alla mercé delle sua bellezza, della sua voce, del suo sangue che lo chiamava, ma soprattutto della sua personalità così luminosa, tanto da rischiarare la sua sua notte perenne.

Arrivò il momento per Elena di partecipare alla sua prima missione. Un locale notturno in periferia di Londra era diventato il posto di ritrovo preferito di un gruppo di fan dei vampiri. Tutti quei libri e film di appassionanti storie d'amore tra umani e vampiri che andavano di moda, non rispecchiavano esattamente la realtà. Se avessero saputo come stavano realmente le cose non sarebbero stati più così entusiasti di conoscerne uno o innamorarsene. Si incontravano apposta per fare giochi di ruolo e interpretare i loro personaggi preferiti, fingendo di essere vampiri o vittime umane pronte a farsi mordere. Il locale era diventato anche il posto preferito di alcuni veri vampiri, che venuti a conoscenza di questa moda, ne approfittavano adescando giovani ragazze, facendole ubriacare e poi portarsele a fare un giretto. Solo che in quel caso i morsi non erano solo finzione e già tre ragazze erano scomparse. Il compito che Integra aveva assegnato loro era quello individuare i vampiri ed eliminarli.

Elena, Seras e Alucard erano seduti ad un tavolino in quel locale in stile gotico, con luci molto soffuse e musica dark. Con loro si era unito anche Soren, per assicurarsi che Elena non si fosse trovata in pericolo. Non era stato molto d'accordo quando aveva scoperto quale fosse il loro piano d'azione.

Soren aveva appena messo un braccio attorno alle spalle di Elena, il pensiero che dei vampiri le si avvicinassero lo metteva a disagio e tutto quello che desiderava era di tenerla al sicuro tra le sue braccia.

Alucard, lo sguardo nascosto dietro le lenti arancioni dei suoi occhiali, si stava godendo la visuale di Elena che indossava un altro dei vestiti che le aveva scelto; era nero, con un bustino che le fasciava la vitae una gonna corta davanti e dietro lunga, che toccava quasi terra. Non aveva appositamente le spalline in modo da metterle in risalto le spalle e il collo; nascosta tra le ciocche di capelli Alucard poteva vedere la piccola cicatrice che i suoi denti le avevano lasciato sulla pelle. Il segno che sarebbe appartenuta a lui per sempre. Vedere che Soren le aveva messo le mani addosso non gli faceva per niente piacere. Ringhiò cupamente e attorno a lui si formò un'aura oscura e minacciosa. Elena avvertì il cambiamento e girandosi verso Alucard con sguardo curioso, intravvide un barlume di rabbia sul suo volto. Si sentiva a disagio sotto a quello sguardo ma non poteva scostarsi bruscamente da Soren senza sollevare delle domande inopportune.

HELLSING: LIGHT AND SHADOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora