CAPITOLO XVIII

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Mentre lui dormiva nel letto con le coperte intrise di sangue, Elena si guardava allo specchio del bagno nella stanza accanto. Era in condizioni pietose; i vestiti erano rimasti ai piedi del letto, completamente lacerati e inzuppati di sangue e lei poté osservare tutti i morsi già in via di guarigione, che rilucevano ancora rossi sulla sua pelle pallida macchiata qua e là da chiazze di sangue secco.

Si mise una delle camice di Alucard, che le faceva giusto da vestito e cercò di lavarsi almeno il sangue dalla faccia e dal collo. Era il momento di andare a liberare gli altri.

«Potete uscire ora, è tutto finito» disse Elena guardando nella piccola telecamera in alto sopra la porta del bunker.

La porta si aprì e i tre uscirono. «Elena! Stai bene? Cos'è successo? Siamo stati chiusi qui più di 24 ore! Fortuna che ci sono tutte le comodità e viveri a sufficienza per settimane dentro» disse Integra. Tutti la guardarono con curiosità e orrore notando i morsi e il sangue che non era riuscita a nascondere.

Lei rimase un attimo destabilizzata alla notizia che era rimasta a farsi torturare per un giorno intero «Sto bene, non preoccupatevi. È tutto tranquillo ora.» Ma le sue parole furono tradite da un tono di voce sfinito.

«E Alucard?» chiese di nuovo Integra.

«Dorme. Quando si sveglierà sarà tornato quello di sempre.» disse Elena, guardando nella direzione delle sue stanze.

«Sicura che stai bene Elena? Non hai un gran bell'aspetto» chiese Seras in apprensione.

«Certo. Non rimarrà alcun segno di quello che è successo. Mi ci vuole solo un po' di riposo ora.»

«Si può sapere cos'era quella roba?» chiese Integra mentre saliti di sopra, si affacciarono nel salotto e videro tutto quel sangue a terra.

«Il Bloodlust è un siero creato da Gabriel usando il mio sangue magico. Come gli animali vengono presi da frenesia alimentare in presenza di un'eccessiva abbondanza di cibo, così succede per i vampiri. Hanno il bisogno di cibarsi finché il loro desiderio non è completamente saziato. Vi avrebbe dissanguati e uccisi tutti e poi sarebbe uscito in cerca di altre prede, se non ci fossi stata io a sua disposizione. Gabriel usava il Bloodlust sui suoi vampiri. Per punirmi mi lasciava chiusa in una stanza con loro finché non fosse finito l'effetto, ma all'epoca funzionava solo su vampiri di basso livello. Ora deve averlo migliorato se ha funzionato su Alucard.»

«Gideon, sarà meglio pulire questo scempio» disse Integra chiudendo la porta della sala.

«Si Signora» rispose lui.

«E Soren? Lui ci ha traditi non è vero?» chiese Seras.

«Vi dispiace se affrontiamo l'argomento domani? Vorrei davvero darmi una pulita e andarmene a dormire» implorò Elena.

«Ma certo va pure a riposarti cara. Domani penseremo alle conseguenze di quanto è successo» disse Integra in tono materno.

Quando Elena si svegliò, non aveva voglia di vedere nessuno. Si rifugiò in un bel salottino privato e intimo. Una poltrona comoda e un tavolino si trovavano al centro della stanza, una libreria piena di libri e dischi in vinile era appoggiata contro una parete, mentre un pianoforte e un giradischi erano nell'angolo vicino alla finestra.

Gabriel era così deciso a riaverla che non l'avrebbe mai lasciata in pace. Le persone che amava erano in pericolo. Sotto l'effetto di quella droga magica Alucard aveva dato libero sfogo alla sua natura, ferendola. Soren, che la amava e avrebbe dovuto proteggerla, sembrava che avesse tradito lei e il suo ruolo di guardiano. Che fosse andato da Gabriel di proposito, dopo aver visto lei e Alucard insieme? Che l'avesse già tradita da tempo? Se l'aveva sempre amata sin da quando l'aveva conosciuta, come aveva potuto farle una cosa del genere?

HELLSING: LIGHT AND SHADOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora