9.

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Grace POV

<Piccola Stronza! Aprici o sfondiamo la porta!>
Mugolo infastidita rigirandomi tra le coperte sul piccolo divano scomodo. Apro un occhio fissando prima l'orologio sulla mia destra e poi la porta in legno economico che traballa pericolosamente.
<Avete sbagliato appartamento!> Urlo mettendo la testa sotto il cuscino. Non e' la prima volta che un ragazzo ubriaco si presenta alla mia porta cercando la ragazza traditrice oppure mia madre. La tecnica migliore e' ignorarli, dopo un po' si stancano e se ne vanno.

<Grace apri sta cazzo di porta! Si gela in corridoio.> La voce acuta di una ragazza mi fa strizzare gli occhi dal fastidio. Mi hanno chiamata per nome?

I colpi alla porta ripartono insistenti.
Urlo frustrata alzandomi definitivamente. Rabbrividisco quando i miei piedi nudi entrano in contatto con il pavimento spaventosamente gelato, socchiudo gli occhi cercando di regolare la mia vista sfuocata. Agguanto la mazza da baseball di mio fratello che tengo sempre accanto a me e la rigiro tra le mani pronta a spaccarla sui crani di questi scassa palle.
Chi con un briciolo di coscienza e cervello andrebbe a disturbare la gente alle cinque del mattino? Sono andata a letto un'ora fa, mi meritavo almeno un'altra ora di sonno.

Apro il lucchetto della porta che si spalanca con un forte boato, alzo la mazza in acciaio pronta a fare un po' di strage.

<Cazzo Grace metti giù quella mazza, non mi hai beccato per un centimetro!>
Fisso il ragazzo davanti ai miei occhi che urla come una gallina mentre agguanta la mia mazza fermandola in mezzo all'aria poco lontano dalla sua fronte corrugata. I capelli neri come la pece e i suoi occhi verdi simile al mio destro mi guardano traumatizzati. Ritiro la mia arma facendolo sospirare dal sollievo.
<Spencer?> Chiedo in un sussurro sorpreso.
<Si scema! E questi sono Marshmellow, Bubu e Bubble. I tuoi amici d'infanzia, ti ricordano qualcuno?>
<Che cazzo ci fate davanti casa mia alle cinque?> Chiedo rientrando in casa sbadigliando e buttandomi nuovamente sul piccolo divano.
Li sento entrare e chiudere la porta.
<Wow tesoro, questo posto fa più schifo di quanto mi ricordassi.> Commenta Kelsey toccando con disgusto i mobili impolverati.
<Grazie stronza, tutto merito della mia dedizione nelle pulizie.> Le faccio il dito medio ancora con gli occhi chiusi. La sento ridacchiare mentre il rumore dei suoi tacchi rimbomba in tutta la mia casa.

<Hey Snuggle, ce le hai delle birre?>
<Non mi chiamare così Marshmallow, comunque le ho finite, devo andare a fare la spesa.> Rimugino stanca.
Lo sento grugnire per poi sistemarsi accanto a me sbuffando. Si rintana sotto le coperte tremando per il freddo.
<Allora mi dite il motivo di questa grande visita?>
<Accidenti, e noi che ci aspettavamo un come state e magari un abbraccio. E una vita che non ci vediamo!>
<Eh dai Spence, saranno al massimo due mesi.> Lo riprendo dolcemente.
<Beh, dal vederci tutti i giorni al mai  è un po' drastico non trovi?> Borbotta Bubu incrociando le braccia muscolose e tatuate al petto.
<Dai scusami, è solo che ultimamente è un periodo di merda.>
<Lo sappiamo, è per questo che vogliamo starti vicino.> Dice Bubble sedendosi al mio fianco e accavallando le lunghe gambe color caramello.

La guardo mentre crea una bolla gigante rosa confetto con la bubble gum che ha perennemente in bocca.
I capelli corvini insieme agli occhi scuri e alle grandi labbra la rendono il sogno di qualunque uomo. L'ho sempre ammirata e forse anche invidiata per il suo portamento elegante e per il suo menefreghismo universale. Non le è mai importato quello che dicevano su di lei.

<Lasciando stare i sentimentalismi, come sono i ragazzi alla nuova scuola? Ho sentito dire che sono dei fighi pazzeschi, magari me ne presenti qualcuno.> Dice facendomi l'occhiolino mentre i suoi occhi marroni si illuminano affamati di news e gossip. E' sempre stata una ragazza in piena regola: gossip, ragazzi e vestiti sono il suo pane quotidiano.
<Come vuoi che siano Bubble? Brutti, boriosi e antipatici!> Esclama Spencer palesemente geloso e adirato.
<Sei solo invidioso Spence.> Lo riprende Kelsey guardandosi le unghie laccate di rosso.
<Io? Di loro? Ma nemmeno da morto. L'unica cosa che voglio è che Snuggle sia al sicuro dai loro cazzi patinati.> Borbotta mettendo su un adorabile broncio.
<Tranquillo, non voglio nessun cazzo patinato e non.> Mormoro imbarazzata.
<Non potrai mica rimanere vergine per sempre!> Urla Bubble sistemandosi la chioma ribelle con le piccole mani aggraziate.
<Ha solo quindici anni!> Esclama scandalizzato Mellow accoccolandosi sul mio divano.
<Io alla sua età ero già una dea del sesso e poi tra meno di due mesi ne fa sedici.> Alza gli occhi al cielo Kelsey.
<Non è mica colpa di snuggle se non la da a chiunque incontri per strada.> Inferisce Bubu entrando nel mini salotto.
<Mi stai dando della puttana? E poi la verginità è qualcosa di sopravvalutata.> Alza gli occhi al cielo Bubble per nulla offesa da Bubu. E' questo tipo di strafottenza che ammiro di lei. Non è la prima che le danno di una poco di buono, anche se il commento di Bubu non conta visto che fa parte della famiglia.

JUDGE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora