Grace POV
<Voglio un gioco pulito! Miller prova a cadere nuovamente come un sacco di patate e giuro sulla mia testa che ti faccio il culo a strisce, Ryan e Joe cercate di placcare e non di leccare il culo ai vostri avversari! E giuro, giuro su chiunque abbia conosciuto il mio nome che se, tu piccola stronzetta, non smetti di fare le tue fottute acrobazie ti spedisco a calci in culo al Cirque du Soleil! Mi hai capito Grace?- Alzo gli angoli della bocca ghignando- E portate a casa una vittoria degna degli Wolf!> Esultiamo tutti battendo le stecche per terra. Sorrido raggiante a Trevor che mi fa l'occhiolino.
Sono passati due mesi... interessanti dal mio compleanno. Io e Trevor continuiamo a conoscerci come meglio possiamo e quando possiamo. Mi sono rifiutata categoricamente di andare a vivere con lui e la sua famiglia, inutile dire che ci siamo ringhiati contro per quasi un mese. Ma ora abbiamo trovato una specie di compromesso, passo tutti i weekend da lui, mentre durante la settimana sono libera di dormire dove mi pare anche se Trevor è incredibilmente contrario a questa mia decisione mi lascia stare, per ora.
Io, Rachel e Liam siamo diventati... amici, non l'avrei mai detto eppure non trovo nessun altra parola con cui poterli definire. La squadra di hockey mi ha accettata, chi più chi meno e abbiamo trovato un nostro equilibrio sul ghiaccio. Mentre altri ancora non riescono a digerire la mia presenza, come Megan, che non perde occasione per screditarmi o rinfacciarmi la mia intera esistenza. Ma poco me ne importa.
Due settimane fa mi sono convinta a dire a Trevor dell'unico incontro illegale a cui ho partecipato, del perchè mi servissero quei soldi e anche di Ash, mi sono messa a frignare come una bambina, non riesco ancora a non vergognarmene. Erano anni, una vita, che mi tenevo tutto dentro, ma Trevor, Trevor mi fa sentire al sicuro, scioglie qualunque barriera abbia cercato di costruire, mi legge dentro senza alcuna paura, senza giudicare le pagine macchiate di sangue che mi porto dentro, eppure non sono riuscita a confessare quello che ho fatto, quello che ho dovuto fare. Non ho idea se questa vulnerabilità che provo quando sono con lui sia una cosa negativa, ma di sicuro non è una cosa che mi fa piacere. Abel aveva tutte le intenzioni di staccarmi la testa quando gli ho raccontato tutto, ma alla fine mi ha abbracciato e mi ha promesso che avremo superato tutto insieme, Trevor mi ha costretto a farlo, ma non me ne pento.
Tra l'altro Trevor resta comunque uno stronzo arrogante che si crede Dio sceso in terra, ma si è anche dimostrato di essere tutta un'altra persone, inoltre si è rivelato essere anche un incredibile fottuto romanticone, roba da diabete istantanea.
Due giorni dopo essermi risvegliata nella casa di Mike mi ha portato sul tetto abbandonato di quel palazzo, il palazzo in cui ci siamo conosciuti veramente, il palazzo in cui ci siamo visti per la prima volta. Ha preparato una specie di pic-nic a base di Mcdonald e tanto gelato, mi ha regalato un telefono, il suo numero era già salvato ovviamente e abbiamo parlato, parlato e riso tanto. Mi sono ritrovata a pregare che quelle ore non finissero mai, ma tutti i momenti belli sono destinati a finire, questo lo so fin troppo bene. Non so quando accadrà o come, l'unica cosa di cui sono certa è che farà dannatamente male.
Vengo sottratta dai miei ricordi quando una poderosa pacca sul sedere mi fa traballare sul ghiaccio. Mi giro con le sopracciglia aggrottate verso il protagonista dei miei pensieri. Trevor mi sorride avvicinandomi a sé.
<Cerca di non stancarti troppo scheggia, stasera sei mia.> Rabbrividisco quando mi lascia un casto bacio dietro l'orecchio.
<Scoperete dopo King, ora abbiamo una partita da vincere!> Trevor rivolge un caloroso dito medio a Cole che sghignazza mandandoci un bacio.
<Andiamo a stracciarli baby!> Urla qualcuno mentre entriamo sul ring. Le tribune sono piene, straripanti di studenti e allenatori universitari. Mancano due partite prima della finale del campionato e in questo momento siamo a pari merito con la squadra con cui ci stiamo per battere. Questi stronzi sono conosciuti per essere dei bastardi al limite della correttezza.
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JUDGE ME
RomanceUna ragazza cresciuta nel ghetto che per salvare la sua famiglia si macchia di una colpa più grande di lei. Per scampare al riformatorio e alla probabile galera, lo stato le propone un accordo. Deve frequentare la scuola più rinomata e famosa di Ne...