Capitolo 4 ❤️

788 25 2
                                    

Luca

Appoggio la cornetta del telefono e mi alzo tirando un sospiro per calmare la mia rabbia. Vago nella stanza stringendo i pugni.
Chissà cosa starà pensando Mia ora. Non posso permettermi di perdere anche lei, è l'unica che mi è rimasta. Tutto per colpa di questa regola dei dieci minuti.
Mi posiziono davanti al muro e tiro un pugno contro esso.

<< Luca >> mi richiama Diego.

<< cazzo mi lasci in pace, non me ne frega niente di Cassandra >> gli urlo voltandomi verso di lui.

<< scusa Luca, non volevo farti arrabbiare >> Diego entra nella stanza e mi si avvicina.

<< scusa è che la mia fidanzata non ha preso molto bene quello che hai detto, potevi risparmiartelo >>

<< fidanzata ? cavolo non sapevo avessi la tipa, pensavo parlassi con i tuoi genitori >> mi guarda stupito. Non fa altro che peggiorare la situazione perché sentendo parlare dei miei genitori mi rabbuio.

<< ora si spiega quel succhiotto che hai sul collo >> dice ma io sono troppo preso dai miei pensieri per ascoltarlo

<< oi tutto a posto ?>> mi posa una mano sulla spalla .

<< si Diego, andiamo >> dico duro e lo supero per uscire dalla stanza. Esco dalla struttura in cui si fanno le telefonate per entrare nella scuola. Mi faccio strada per i corridoi dell'edificio dando spallate a chiunque intralci il mio passaggio. Ricevo insulti, ma li ignoro continuando ad avanzare verso i dormitori.

<< bro tu si che mi piaci >> mi si affianca Diego sorridente << sei proprio come me quando sono arrivato qui ! ci mancava da tempo uno così nel nostro gruppo >>

<< perché non sei più così ? >>  domando duro.

<< beh diciamo che ho avuto esperienze con la quarantena >>

<< quarantena ?>>

<< si, quando ti beccano non rispettare le regole, oppure fare risse e ribellarti ti sbattono in una cella in seminterrato per qualche giorno. Lì c'e solo un letto e un water e tre volte al giorno ti portano il cibo, non è il massimo insomma >> mi spiega. Sentendo queste parole mi convinco che almeno una volta ci dovrò entrare.

<< capisco >> stringo gli occhi pensieroso.

<< seguimi >> mi dice dirigendosi verso il dormitorio femminile << ti devo far conoscere Cassandra. Hai stretto con tutti del nostro gruppo, è giusto che tu conosca anche lei >> si ferma davanti ad una porta.

<< una femmina in questo gruppo ? Come mai ? >> domando.

<< ora lo capirai >>  bussa tre volte alla porta e poi ci viene ad aprire una ragazza biondo platino molto carina. Indossa un top leopardato e dei jeans neri molto attillati. Come scarpe porta ai piedi dei tacchi neri vertiginosi.

<< come mai ci avete messo tanto ? >> ci guarda seccata.

<< ci sono stati alcuni problemini tecnici >> risponde Diego.

<< tu devi essere Luca, io sono Cassandra >> sposta lo sguardo su di me e mi sorride.

<< si sono io >> ricambio il sorriso.

<< beh entrate, la festa è già iniziata da un pezzo e Cerri ha già distribuito le canne. Ve le siete perse >> dice aprendo di più la porta da cui esce una folata di fumo.

Chiamiamo il nostro amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora