Capitolo 7 ❤️

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Mia

Christian mi ha invitata a casa sua con la scusa di fare i compiti, ma poi sono finita a cenare da lui. Sua madre è via quindi ci siamo arrangiati e abbiamo preparato una pasta al pesto e una semplice frittata, entrambi erano abbastanza buoni. 

<< allora signorina, ora che ha la pancia piena di cibo delizioso, mi da l'onore di batterti a biliardino ?>> mi sorride appoggiando le braccia sul tavolo e sporgendosi verso di me.

<< te la do già vinta, io non so giocare >> rido scrollando le braccia all'indietro.

<< ma come ! Luca non ti ha mai insegnato?>> mi guarda stupito.

<< non ho mai giocato con Luca a biliardino >> spiego.

<< oh, che uomo ti sei trovata ? >> ride e prendendomi la mano mi fa alzare da tavola.

Lo seguo mentre esce dalla stanza e scende per delle strade che portano al piano di sotto. Non ero mai stata a casa di Christian prima d'ora e devo dire che è davvero molto grande. È su tre piani spaziosi e ha anche una taverna. Al piano terra c'è sala, cucina e bagno mentre nei piani superiori diverse camere.
Christian mi ha spiegato che si sono trasferiti in questa casa dopo il secondo matrimonio di sua madre.

Da quello che ho capito l'uomo che ha sposato è il padre di Edoardo ed è davvero ricco. Ho notato, da come me ne ha parlato Christian, che non gli vanno molto a genio ne Edoardo ne il nuovo marito di sua mamma, ma non è davvero un problema perché mi ha spiegato che non ci sono mai. Il padre acquisito di Christian è sempre a lavoro mentre Edoardo va spesso nell'altra casa del padre che si trova in centro.

Christian mi porta in taverna dove c'è un tavolo da biliardino, uno da bigliardo una mini palestra e un grosso divano con davanti la tv.
Mi avvicino al biliardino e lo osservo spaesata.

<< che omini scegli, quelli blu o quelli rossi ?>> 

<< blu >> sussurro dopo una lunga indecisione.

<< perfetto >>

Afferro le maniglie mente lui si posiziona davanti a me e lancia la pallina in mezzo al gioco. Cerco di muovere gli omini ma mi sento molto imbranata infatti lui riesce immediatamente a farmi un goal. La situazione si ripete per due volte.

Alzo lo sguardo e incontro il suo << così non è divertente >> sbuffa io mi stringo nelle spalle dispiaciuta.

<< ok dai ti insegno io, anche se questa sarebbe dovuta toccare al tuo boy >> sospira spostandosi alle mie spalle.
Mette le mani sulle mie e inizia a spiegarmi i movimenti giusti e le varie tecniche, ma io sono distratta dal brivido che mi corre per la schiena causato dal suo respiro sul mio collo. 

Torna di fronte a me e facciamo un nuovo tentativo. Ma ovviamente sbaglio movimento quindi arrabbiato torna dietro di me e io scoppio a ridere per la mia goffatagine. Improvvisamente Edoardo irrompe nella stanza.

<< oh ho interrotto qualcosa >> dice con il sorriso.

<< non pensavo fosse in casa >> sussurro a Christian.

<< neanche io >> lo guarda in cagnesco.

<< tranquilli me ne vado >> dice alzando le mani dopo aver afferrato un libro da uno scaffale.

Dopo che Edoardo è sparito dalla nostra vista io e Christian riprendiamo le nostre posizioni per provare a continuare la partita. Ma tra me e Christian si è creato un velo di imbarazzo che per fortuna viene interrotto dallo squillo del mio telefono dal piano superiore. << deve essere Luca >> spiego correndo su per le scale.

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