Capitolo 22 ❤️

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Luca

<< Luca non è che tu centri qualcosa con il fatto che Matteo e Benedetta mi sono stati appiccicati per tutta la settimana ? >>  

<< che importanza ha ? non hai appena detto di essere stata bene questa settima ? >> cerco di sviare la domanda. Ricordo perfettamente che mi aveva chiesto di non dire a Matteo di aiutarla ad affrontare quella situazione. Ma quando sono stato da lei ho capito che era diventata una storia troppo grossa per Mia.

<< si, ma voglio sapere se sei stato tu a parlargli non so in che modo, perché magicamente dopo il giorno in cui mi sei venuto a trovare loro non mi hanno lasciata per più di un ora da sola >>

<< se l'avessi fatto ti arrabbieresti ? >> domando pronto a sentirmi insultare.

<< allora è colpa tua ! >> 

<< non mi urlare contro l'ho fatto per te, io ti ho vista molto giù e da qui non potevo fare niente, loro erano l'unico modo per assicurarmi che tu starai meglio >> mi difendo.

Mi stupisco quando invece che urla sento dire dall'alta parte del telefono un sincero << ti amo >>

<< aspetta cosa ?  non ce l'hai con me ?! >> pronuncio incredulo.

<< no scemo, anzi ti ringrazio. Matteo ha mandato via Lucia tutte le volta in cui ha provato a placcarmi, se non fosse stato per te avrei vissuto un altra settimana orribile >>

<< sono il migliore, come faresti senza di me >> dico pieno di me stesso.

<< si, ma anche meno >> ride la mia ragazza e sorrido a quel dolce suono.

<< che fai di bello stasera ? >>

<< oh sarei dovuta uscire con Benedetta, ma alla fine Matteo ha comprato di nascosto due biglietti per il cinema per loro due, quindi sono stata rimpiazzata dalla mia migliore amica. Credo che rimarrò a casa a guardarmi un film e pensati >>

<< ma che tristezza rimanere a casa il sabato sera ! Faccio di più io qui chiuso in uno schifoso riformatorio >>

<< perché che fai ? >> domanda curiosa.

<< organizzano una festa nella camerata delle ragazze e vado lì insieme ai miei amici >> spiego.

<< ah divertiti e non pensare alla tua ragazza a casa da sola >> fa la permalosa.

<< ma smettila, sai che preferirei rimanere qui a parlare al telefono con te fino a notte fonda se potessi >> 

<< lo so, scherzavo >> dice e percepisco che sta sorridendo attraverso la sua voce.

Beap beap

<< divertiti e non fare scemenze >> si raccomanda.

<< certo amore >> cantileno.

<< a domani >> 

<< sicuramente >> pronuncio poi le schiocco un bacio.

Riappoggio il telefono alla cornetta e esco dalla struttura, lasciando il posto ad una ragazzina con un grosso paio di occhiali nero e due trecce attaccate alla testa che non avevo mai visto prima. Deve essere nuova, penso, oppure semplicemente non l'ho mai notata in giro. Questo posto è cosi grande che se non svolgi attività in comune al pomeriggio o frequenti le stesse lezioni, non riesci a vedere più di una volta una stessa persona.

Raggiungo la camerata delle ragazze attraversando la scuola e busso alla porta.

<< Luca ! >> mi salta addosso Cassandra euforica.

Chiamiamo il nostro amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora