Mia
Scendo dal treno seguita da Christian che si è offerto di accompagnarmi. Gli avevo detto che sarei andata tranquillamente da sola, ma lui ha insistito dicendo che era pericoloso.
Mi guardo intorno disorientata, non ero mai stata in questa stazione di Milano prima.
<< dov'è il posto in cui dobbiamo andare ?>> chiede Christian alle mie spalle.<< non ne ho idea. Ora lo cerco su Google maps >> L'app consiglia di prendere un autobus che ferma poco distante dalla palestra in cui si svolgerà la competizione.
In mezz'ora, grazie all'aiuto di Christian, arriviamo a destinazione.
Sono le 9 e quaranta e quando ho cercato informazioni su questa giornata ho letto che che le partite inizieranno alle 10.
Ci sono già delle squadre, ma tra quelle non vedo Luca, probabilmente il suo riformatorio arriverà a momenti.Insieme a Christian mi metto in un angolo contro il muro della palestra.
<< è strano non essere a scuola >> rifletto.<< wow che brivido ! >> mi prende in giro e io lo spintono scherzosamente.
<< è la prima volta che la pacco, ho paura di quello che mi diranno i miei. Ma è una giusta causa, non trovi ?>>
<< no, ma se fossi stato io al posto di Luca si >> mi fa la linguaccia e io alzo gli occhi al cielo.
<< si parla del diavolo... >> inizia Christian guardando alle mie spalle.
Guardo anche io nella sua stessa direzione e non ascolto più ciò che mi dice.Vedo un pullman molto grande di colore rosso e proprio da quello vedo scendere il mio ragazzo.
Indossa un pantaloncino corto, nero di tuta e una maglia rossa e gialla con sopra il nome della loro scuola. In viso porta un paio di occhiali a specchio che non avevo mai visto. Vederlo dopo tanto tempo, con il sole che lo illumina, mi fa mancare il fiato.
Rimango incantata tanto che Christian mi passa una mano davanti agli occhi per farmi riprendere, a quel punto inizio a sorridere come una deficiente.Apprezzo il silenzio di Christian che osserva la scena tranquillo.
Luca si avvicina ai suoi compagni sistemandosi i capelli più lunghi rispetto all'ultima volta in cui l'avevo visto.
Contemplo i suoi compagni e capisco immediatamente che Luca avevano ragione, non sono i tipi che preferisco. Hanno tutti piercing e tatuaggi, ma Luca si inserisce perfettamente a loro portandoli anche lui. Vedo scendere altri ragazzi più "normali" e infine un gruppo di cheerleaders. Vedo un paio di adulti parlare all'intero gruppo e poi allontanarsi.Luca si guarda intorno e quando il suo sguardo si posa su di me, il mio cuore inizia a battere fortissimo e iniziò ad agitarmi. Il suo volto da confuso si rabbuia poi diventa sorpreso e infine sorride rassicurandomi. Dice qualcosa ai compagni poi cammina verso di me ed io lo salutò con la mano guardando a terra imbarazzata. Non lo ricordavo così bello, è troppo affascinante per me.
<< che ci fai tu qui ?>> lo sento dire mentre continuo a osservarmi i piedi e attendo un rimprovero, ma i realtà sento sollevarmi da terra. Solo a quel punto mi rendo conto di essere tra le sue braccia.
Luca fa un giro su se stesso e poi mi stringe forte a se.Mi avvicino per lasciargli un bacio, ma lui mi posa a terra dicendo << non si può. Se mi beccano finisco in quarantena e non potrei sentirti. In realtà non avrei potuto neanche abbracciarti, ma l'allenatore e i professori sono via quindi ho rischiato >>
Sorrido timida e lui mi osserva divertito.
<< siamo tornati al punto di partenza ? Tu che ti vergogni e io che cerco di scioglierti >> ride guardandosi intorno. Vede in lontananza che i suoi docenti stanno tornando e sbuffa sussurrandomi << devo andare. Ci vediamo dopo >> e io annuisco.
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Chiamiamo il nostro amore
ספרות לנערותSequel di "Continuiamo il nostro amore". Luca e Mia si devono separare perché a causa della morte del padre e della madre in ospedale, Luca sarà costretto ad andare in orfanotrofio. Dovrà restare in quella struttura fino a quando non diventerà magg...