Capitolo 32 ❤️

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Mia

<< oh beh... il tuo fidanzato non avrebbe piacere di saperlo, ma ...>>

<< cosa stai dicendo ? >> lo blocco impaurita di sentire il resto.

<< credo tu mi abbia scambiato per lui >> dice sicuro.

<< che intendi ? >>

<< intendo che mi volevi nel tuo letto >> lo pronuncia senza degnarmi di uno sguardo.

<< hai detto a Christian che abbiamo passato la notte in due stanze separate >> ricord per non farmi prendere dall'ansia.

<< infatti. Dopo che ti ho aiutata a slacciare il tuo abito hai cercato più volte di baciarmi e di spogliarmi mentre io ti ripetevo di metterti a letto. Però tu non sembravi propensa a voler dormire così sono uscito dalla stanza e ti ho chiusa lì dentro minacciandoti dicendo che se non ti fossi cambiata e sdraiata sul letto non ti avrei più fatta uscire >> racconta tutto ciò senza neanche un briciolo di imbarazzo. A differenza sua io divento rossa come un peperone se penso che lo stavo spogliando.

Dopo queste sue parole mi passa per la testa un altro ricordo : Edoardo che si sdraia al mio fianco scocciato e io che mi avvinghio a lui impaurita mentre il boato di un forte tuono rimbomba intorno a noi.<< non è finita qui vero ? Ho un confuso ricordo di te e me nello stesso letto >> ammetto.

In risposta lui chiude gli occhi e mostra una espressione un po' dispiaciuta. Dalla sua reazione ho come l'impressione che questa parte della serata avrebbe preferito tenersela per se.<< esatto. Non riuscivi ad addormentarti perché eri spaventata dai tuoni e mi hai pregato di rimanere con te fino a quando non ti fossi addormentata, peccato che non ti sei messa a dormire subito. Hai parlato e parlato per due ore interminabili >> si finge annoiato, ma io ho notato la sua espressione di prima, non gli è dispiaciuto tenermi compagnia ieri, come invece vuole farmi credere.

<< ero ubriaca >> mi giustifico.

<< anche troppo >> mi ride in faccia lui.

Termino la mia colazione e lascio i rifiuti in mano ad Edoardo che esce dall'auto per andarli a buttare in un cestino a pochi metri di distanza.

Ripenso a ciò che ho fatto alla sposa e mi porto le mani al viso Quando Edoardo torna da me dico << cavolo ho proprio rovinato tutto ieri, i tuoi parenti ora mi staranno odiando >>

<< no, non tutti, mio nonno ti adora >> cerca di tirarmi su il morale, ma non fa che aumentare la mia vergogna. Dovevo aiutarlo a convincere i suoi genitori che riesce a trovarsi moglie anche da solo e invece mi sono dimostrata una fidanzata infantile e ubriacona. Complimenti Mia.

<< sei arrabbiato con me ? >> domando. Io lo sarei. Ho combinato solo disastri.

<< inizialmente si, anche tanto, ma poi ho riflettuto sul fatto che era anche colpa mia se tu eri in quelle condizioni. Ti avevo lasciata sola dopo che avevi appena litigato con il tuo ragazzo era plausibile che tu ti buttassi sull'alcol >>

<< quindi sono perdonata ? >> esclamo rallegrata mostrando un sorriso a trentadue denti.

Lui sospira e alzando gli occhi al cielo risponde << si >>

<< grazie, grazie >> mi allungo ad abbracciarlo, ma lui mi spinge via brontolando << sta un po' su di dosso, ti ho sopportata già stanotte >>

<< quindi non è vero ciò che hai detto a Christian ? >> intuisco.Lui torna a guardare la strada, non risponde ma nasconde un sorriso. Lo prendo come un si. Non so per quale motivo ma il pensiero di aver dormito fianco a fianco con Edoardo mi fa sorridere. Anche se non dovrei farlo.

Chiamiamo il nostro amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora