Capitolo 24 ❤️

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Mia

Osservo la mia nuova immagine allo specchio. Ora delle ciocche di capelli dorati mi ricadono sulle spalle in boccoli. Ci voleva proprio, dovevo togliere un po' di tutto quello scuro dal mio viso.

<< tesoro ti dona questo colore >> la parrucchiera mi sorride mentre mi slaccia la mantella.


<< grazie >> sorrido e mi alzo dalla poltrona.


Pago ed esco dal salone dentro al quale ho passato tre ore, ma ne è valsa la pena.


Afferro la mia bicicletta che avevo legato attorno ad un palo fuori dal negozio e dopo aver tolto il catenaccio, salgo sopra di essa e inizio a pedalare più forte che posso.

Devo raggiungere i miei genitori che stanno visitando la mia possibile nuova casa. Sono già in ritardo e visto che questa abitazione è lontana dal centro, se pedalassi al mio ritmo abituale arriverei tra venti minuti. Supero la piazza e passo in mezzo a cari vicoli abitati, costeggio una stata poco trafficata per circa un chilometro e finalmente arrivo al viale lungo la quale si trova quella casa. Mi osservo intorno e vedo delle ville molto carine e appena costruite. Non sono mai passata per questo quartiere anche perché è stato creato da poco. Percorro la stradina con più calma, anche perché ormai non ho più fiato.

Devo cercare la casa che ha come indirizzo il numero 8. Noto che la villa alla quale passo di fianco è la numero due.Quindi conto le case che dovrò superare e quando poso lo sguardo su quella che precede la mia noto un una figura familiare che scende da un auto che già conosco e andare ad aprire il cancello dell'abitazione.


Cavolo, devo cercare di non farmi vedere. Per raggiungere i miei genitori devo passargli davanti quindi pedalo lentamente sperando che lui enti in casa velocemente.

Ma proprio nell'istante in cui lui stava per oltrepassare il cancellato e io stavo per aumentare la velocità nuovamente per superare la villa nella quale stava entrando, mi squilla il cellulare, così io che ero concentrata nel non farmi notare prendo paura, sbando e cado giù dal marciapiede.


Sento la voce di Edoardo chiedere << tutto bene ? >>

<< si si >> rispondo mentre torno in piedi e sollevo la bici da terra. Sento la presenza di Edoardo alle mie spalle allora mi volto ritrovandolo a pochi centimetri da me. 

Entrambi indietreggiamo sussultando come scottati dai nostri sguardi poi Edoardo spalanca gli occhi e pronuncia << Mia ! >>


<< ciao >> sorrido imbarazzata sistemandomi la felpa. Mi rendo conto di provare un leggero dolore alla mano destra quindi porto il mio sguardo ad essa e noto che è un po sbucciata.

<< ti sei fatta male ? >> mi chiede guardando nella mia stessa direzione.

<< oh no, non è niente >>

<< sicura ? se vuoi disinfettarla, dentro in casa dovrei aver qualche medicazione >> mi comunica voltandosi verso l'edificio alle sue spalle.


<< oh è casa tua ? >> 


<< ehm si >> vedendo la mia espressione paralizzata si volta confuso verso la sua villa cercando di capire se c'è qualcosa che non va.


<< non abitavi da tuo padre in centro ? >> ricordo.


<< oh si, ma circa tre settimane fa mio padre mi ha comprato questa villa e ho deciso di trasferirmi qui per essere più autonomo >>

Chiamiamo il nostro amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora