Capitolo 16 ❤️

747 22 0
                                    

Mia

Non mi ero mai accorta di quante persone leggessero il giornalismo della scuola fino a quando io non sono finita dentro un'articolo sconvolgente.
È impressionante come queste persone credano ciecamente e ciò che c'è scritto su quel pezzo di carta.
Attraverso il corridoio cercando di non notare tutte le occhiate che da giorni mi sono rivolte.
Al mio passaggio tutto si allontanano come se avessero timore di me e io cerco più che posso di ignorare la cosa, ma non c'è la faccio. Mi sembra di essere rientrata in un vecchio incubo.

Improvvisamente vengo toccata ad una spalla e sussulto, non sono più abituata al contatto fisico qui a scuola.Mi volto e vedo il viso preoccupato di Matteo che mi prende per il braccio e mi trascina immediatamente all'interno di uno sgabuzzino.

<< mi spieghi che cavolo sta succedendo ?>> sussurra una volta all'interno.
Lo guardo interrogativa e lui mi passa il giornalino di questa settimana che non avevo ancora guardato, non credevo di finire anche in questo.
<< perché tutti ti credono una pazza assassina ?>>

Osservo la prima pagina e mi sento male.
C'è una foto presa da una videocamera di sorveglianza della via di Luca in cui ci sono io che lo sto stringendo al collo piangendo alla porta d'ingresso di casa sua.
Risale al giorno in cui Luca è partito.
Ricordo quel momento, è stato l'ultimo bacio che gli ho lascito sulle labbra prima che entrasse nell'auto nera con Roberta, ma dalla foto di poca qualità sembra proprio che io lo stia strozzando.

Sotto di essa c'è scritto: attraverso ricerche accurate siamo venuti a disposizione di questo video in cui Riggi Mia stringe il collo del suo fidanzato e poi i due scompaiono dietro la porta. Luca non si è mai più visto dopo quest'accaduto. Che Mia l'abbia davvero ucciso e nascosto il suo cadavere da qualche parte ? Non vi preoccupate, arriveremo a fondo di questa storia. Dalla vostra bocca della verità e tutto per ora.
Baci.

Alzo la testa e Matteo mi guarda con gli occhi spalancati.
<< non crederai mica l'abbia ucciso ?>> lo guardo sconvolta.

<< no, sono sicuro che tu non l'abbia fatto, l'ho sentito al telefono la sera della mia festa >> risponde sollevandomi << perché le persone non sanno che Luca sia in un orfanotrofio?>>

<< perché lui non hai mai voluto dire che suo padre è morto e sua madre è in ospedale >>

<< credo proprio che sia meglio che tu lo faccia sapere al resto della scuola se non vuoi passare guai. Ho sentito alcuni miei compagni di calcio dire che vogliono chiamare la polizia >>

<< stai scherzando?>> lo guardo disperata e lui scuote la testa.

Sbuffo e faccio per uscire dallo sgabuzzino quando lui mi blocca per un braccio e dice << vado prima io poi ti dico se puoi uscire >>

<< perché?>> lo guardo dubbiosa e lui mi fissa non sapendo cosa rispondere.
<< no aspetta >> mi viene da sorridere per la disperazione << tu non vuoi farti vedere con me >>

<< no Mia non è così >> dice in panico.

<< si va bene >> rido ed esco dallo stanzino ignorandolo.

Frustrata inizio a camminare velocemente per andarmi a rifugiare in bagno, ma qualcuno mi tira una spallata. Mi fermo e guardo in cagnesco Lucia.
<< cosa facevi nello sgabuzzino? Pianificavi un altro omicidio ?>>

<< smettila, sai bene che nel video non lo sto strozzando. Sei solo una stronza invidiosa >>

<< si, sono la stronza che ti sta rovinando la vita. Ti ricordo che il resto della scuola crede a me e non sa che in realtà tu e il tuo fidanzato stavate pomiciando. Ti credono tutti un assassina. A S S A S S I NA >> sibila mettendomi davanti alla faccia le sue labbra schifose.

Chiamiamo il nostro amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora