Laura's POV
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*Past*
Salvatore mi viene incontro mantenendo il suo sguardo basso, coperto dalla visiera del suo cappello. Ha gli occhiali da sole quasi a mascherare i suoi pensieri. Mi saluta e poi si guarda intorno. Fa un cenno verso un gruppo di signore sedute davanti il tabaccaio e poi si gira verso di me.
«Lo sai?»
Cominciamo a camminare verso il parco giochi e ci accendiamo all'unisono una sigaretta.
«Immagino che hanno messo in giro qualche cattiveria su di me.»
Mi annuisce e prende un tiro dalla sua Chesterfiel.
«Annamaria ha sentito il litigio tra te e tua madre e va dicendo in giro che Angela in quel momento era ubriaca e fatta.»
Serro la mascella e scuoto la testa.
«Non mi stupisce più di tanto, stamo a parla' di Annamaria, la gallina del paese.»
Salvatore si ferma e obbliga anche me a fare lo stesso.
«E quindi? Glielo permetti?»
Sospiro e punto lo sguardo a terra. Mi giro verso il gruppo di signore e guardo Salvatore.
«Non m'importa Sa'. Ne hanno dette di tutti i colori sulla mia famiglia, su di me, sul mio gruppo. Una cazzata in più, non me tocca.»
Scuote la testa.
«Hai ragione, ma non te sei stancata?»
Mi scappa una risata.
«Sì, non sai quanto. Forse è proprio per questo che non andrò lì a parlarle. Sono stanca, di tutto. Di questo paese del cazzo e delle persone che ci vivono. Per questo ho accettato di andare in Spagna. Posso andare in qualunque posto purché non rimanga qui.»
Salvatore mi viene incontro e mi mette una mano intorno alle spalle.
«Sai che ti dico allora? Divertimose finché possiamo.»
Mi gira e comincia a camminare verso il tabaccaio._________
*Present*
Prendo un fazzolettino di carta nuovo e poi la penna abbandonata accanto a Greg sul tavolo.
«Se noi posizionassimo più telecamere in più punti di Alxandria, nella post-produzione sarà molto più facile creare un montaggio coordinato e senza intoppi. Uniamo i vari frame e l'editing finale sarà molto più di impatto. Potrei già pensare ad una canzone da scrivere..»
Finisco il mio disegnino e Greg si porta le mani chiuse sotto il mento.
«Si potrebbe fare.. e se invece...»
«La smettete voi due di parlare sempre di lavoro? Potreste almeno divertirvi ogni tanto?»
Guardo Danai che incrocia le braccia al petto e che ci guarda con sguardo serio. Io e Greg ci guardiamo all'unisono e assumiamo un'espressione di chi è appena stato beccato a rubare delle caramelle. Ridacchiamo entrambi ed io alzo le mani in segno di resa.
«Va bene, domani ne parleremo meglio.»
Danai ci guarda soddisfatta ed annuisce, dileguandosi subito dopo. Alzo lo sguardo e osservo i miei amici. La cena è finita e sono quasi tutti in piedi che parlottano tra di loro, scherzano e ridono. La musica alta del locale fa mischiare le voci tra loro ed io ci metto un po' a trovare Lauren fra la folla. Le sorrido e poi abbasso nuovamente lo sguardo. Mi giro alla mia destra e noto Jeffrey che dal suo posto mi fissa serio.Proprio per questo ho iniziato a parlare di lavoro con Greg.
Jeffrey non mi ha staccato gli occhi di dosso nemmeno per un secondo ed io ho fatto di tutto per mantenerlo lontano.
Mi ha detto che dobbiamo parlare e solamente pensandoci, già mi viene il magone alla bocca dello stomaco.Dopo aver sopportato lo sguardo di Jeffrey per altri secondi, mi alzo e mi mischio nella folla, cercando la strada per uscire fuori dal locale. Forse un po' di aria è tutto ciò che mi serve. Appena fuori, mi appoggio al muretto del locale e comincio a cercare nella borsa il pacchetto di sigarette. Ne caccio delle salviettine, mille mazzi di chiavi, un caricabatterie, addirittura un paio di profumi e poi le trovo. Nel momento in cui sto per accendermela, una voce roca mi fa sobbalzare per lo spavento.
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Georgia. || With Jeffrey Dean Morgan.
FanficEstratto: «Dimmi un po', l'hai trovato quindi il tuo posto nel mondo?» Rimaniamo a guardarci per qualche secondo. Il suo viso è nella penombra e non riesco a capire dove finisca la sua pupilla e dove inizi l'iride. Abbasso gli occhi e guardo le sue...