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Azzurra

Lo sguardo di Stéphan mi fa capire che vuole parlare con me, io sono ancora arrabbiata per la storia di quella tizia incontrata a Versailles. Il mio orgoglio vorrebbe che passassi accanto a lui senza degnarlo di uno sguardo, per poi chiudermi in camera mia; la parte più razionale invece ha la meglio e così, ad un cenno del capo di Stéphan che mi indica il piano superiore, decido di seguirlo.

Resto due gradini dietro di lui sulle scale, avanzando con calma verso la sua stanza e una volta che sento la porta chiudere alle mie spalle, trovo il coraggio di prenderlo di petto.

«Allora?», gli domando fulminandolo con un'occhiata che non perdona. Lui abbassa lo sguardo, si sente colpevole lo so, ma non ho intenzione di cedere.

«Azzurra è...», fa un sospiro e si passa una mano tra i capelli prima di tornare a guardarmi. «La ragazza che hai visto con me si chiama Cloé ed è la mia ex ragazza.», quelle due semplici parole mi mandano in tilt.

Ex ragazza? La mia fastidiosa vocina nella testa comincia a tirare fuori mille motivi sul perché questa Cloé e Stéphan stessero parlando di nascosto. Per quale motivo chiudere così, all'improvviso, la comunicazione con gli auricolari.

Penso di essere rimasta davvero scioccata perché l'espressione di Stéphan tradisce ansia e preoccupazione, i suoi occhi si fanno più grandi e le pupille più piccole. Mi si avvicina di scatto e trovo il coraggio di guardarlo negli occhi, ancora più sconvolta.

«Azzurra non è come credi! In nessun modo...non ti tradirei mai, lo sai.», la sua voce trema e tradisce il tono fermo e tranquillo con cui voleva rassicurarmi, sembra più preoccupato che io non gli creda. Mando giù un nodo alla gola e cerco di creare una frase di senso compiuto, seppur mi esca solo un piccolo verso confuso inizialmente.

«Perché diavolo non me l'hai mai detto?! E soprattutto perché non hai voluto che ascoltassi la vostra conversazione? Hai spento l'auricolare Stéphan! Cosa dovrei pensare?», divento un fiume in piena e gli punto un dito contro arrabbiata, frustrata e spaventata...temo che in realtà quella tipa stia cercando di riallacciare i rapporti con lui. Non sopporterei di perderlo.

La sua mascella si contrae e abbassa nuovamente lo sguardo, stavolta ancora più amareggiato di prima.

«No Azzurra, non volevo che ti facessi l'idea sbagliata. Perdonami, non ho trovato il coraggio di lasciare l'auricolare accesso perché non volevo che sapessi di lei, non volevo che il passato tornasse a galla. Speravo che non ti accorgessi di lei perché non è stato nulla di importante, nulla di paragonabile a te...a noi due.», i suoi occhi nocciola sembrano diventati più lucidi, si sta sforzando di non piangere?

So che non mi sta mentendo, glielo leggo nella sua espressione contrita e triste, so che si sente ancora peggio di prima perché ho scoperto tutto in questo modo. Ma non riesco a non essere irritata da tutta la situazione, se considero che oltre a questa Cloé si è fatta avanti anche un'altra tizia con Lupin e nello stesso frangente.

«Credo che io e Dalila meritiamo delle spiegazioni da entrambi, anche quella ragazza che era con Lupin era una sua ex?», in cuor mio spero davvero che si tratti di un equivoco, ma il silenzio di Stéphan è un colpo basso.

«Cos'è uno scherzo? Come hanno fatto quelle tizie a trovarvi?», resto sempre più attonita e Stéphan scuote la testa. «No Azzurra, non lo è. Quella a cui ti riferisci si chiama Josephine, è una vecchia fiamma di Lupin, sì. Sono stati insieme una notte ma lei si era innamorata di lui e insieme a Cloé volevano seguirci. Cloé è amica di Josephine e per questo ci hanno conosciuto entrambe. Ma nessuno di noi aveva pensato che potessero essere alla festa e che potessero riconoscerci.», abbasso lo sguardo dopo la sua spiegazione, non so bene il motivo ma mi sento amareggiata. E se Cloé dovesse portarmelo via? Se Stéphan dovesse innamorarsi di nuovo di lei?

La Ragazza Del Ladro [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora