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Poggio la mano sulla superficie trasparente dall'aspetto di una teca in vetro temperato e il mio cervello non smette di girare per cercare una via di fuga, qualsiasi essa sia.

«Inutile che ci provi, credi non ci abbiamo già pensato? Sembra davvero infrangibile.», Monroe interrompe il flusso dei miei pensieri, facendomi sorridere dal suo accento marcato nonostante sappia bene l'italiano, a quanto sembra.

«Non può finire così... c'è sicuramente un modo per uscirne, se sono riusciti a farci entrare deve per forza esserci anche un via di fuga.», gli rispondo con uno sguardo talmente serio che lui non risponde, si limita a lanciarmi un sorrisetto.

«Lupin ti ha addestrata bene, vedo.», anche il diretto interessato si volta a guardarlo con una strana luce negli occhi e il sorriso arrogante.

«Grazie del complimento nascosto Monroe. Ma il grosso del lavoro lo ha fatto lei, è un'ottima allieva.», resto stupita da quanto, pure in una situazione del genere, quei due riescano a fare battute sarcastiche.

ʼMa dove la troveranno la voglia mi chiedo.ʼ, Lupin però si volta verso di me, il suo sguardo divenuto piombo fuso mentre mi incatena sul posto con una sola occhiata. Il cuore comincia a correre e un brivido percorre la mia schiena; anche in situazioni del genere mi basta un solo suo sguardo e il mio corpo reagisce in un istante.

Mi prende una mano e fa un sorriso enigmatico, non capisco cosa abbia intenzione di fare. Poi noto che emette un sospiro leggero:

«Avrei voluto farlo prima e in una situazione completamente diversa, ma... sembra che il destino per ora ha voluto questo, perciò...», poi lo vedo osservare per un momento Monroe, come per accertarsi che stia guardando.

«Lupin... non capisco che stai...», non finisco la frase che lo vedo tornare ad osservarmi; stavolta con un misto di dolcezza e speranza. Di colpo lo vedo tirare fuori dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni una piccola scatola e si inginocchia su una gamba.

Non riesco a credere a quello a cui sto assistendo...

«Come ti ho già detto... avrei voluto farlo prima e meglio ma per ora dovrò arrangiarmi.», resto sempre più sbigottita e quando vedo che apre l'oggetto tra le sue mani sento le mie mascelle cadere definitivamente.

»Dalila, mai avrei pensato in vita mia di arrivare a questo punto. Non credevo sarebbe stato parte della mia esistenza, tanto meno dei miei pensieri ma tu... hai completamente stravolto i miei piani.», i miei occhi si posano su quell'anello così raffinato quanto meraviglioso.

«Vorresti concedermi lo straordinario onore di diventare mia moglie?» Poche parole per lasciarmi gli occhi lucidi e in silenzio per alcuni secondi.

Riesco solo a fare un sorriso da far invidia a Joker, allungare una mano verso di lui e annuire con un nodo in gola.

«Sì.», appena pronuncio queste due lettere, Lupin ricambia il mio sorriso con dolcezza e sollievo, infila l'anello al mio dito e si rialza lasciandomi un bacio mozzafiato e inaspettato per certi versi. Inaspettato come la sua proposta.
Ora capisco perché ha voluto farlo davanti a Monroe, voleva che egli fosse un testimone oculare di ciò che ha appena fatto. Come a voler incidere in ogni modo la sua fedeltà verso di me.

«Ti prometto che usciremo di qui e avrai la tua proposta come meriti. Ti amo come non avrei mai pensato di fare con qualcun'altra.», mi bacia di nuovo, giusto in tempo prima che la grande porta davanti a noi venga aperta quasi frettolosamente.

Lui. Alexander si trova a pochi metri da noi con uno sguardo affilato e la bocca piegata in uno strano ghigno compiaciuto. Si avvicina a passo veloce con i suoi tre scagnozzi al seguito.

La Ragazza Del Ladro [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora